Il trasferimento, i problemi del sonno sono rimasti tali

Salve sono una 30enne e da circa un anno e mezzo soffro di insonnia con frequenti risvegli notturni e attacchi di ansia sempre nella notte, difficilmente l'ansia si presenta di giorno. Importante sottolineare che dall'età di circa 20 anni fino ai 25 ho sofferto di una forma di anoressia definita come disturbo depressivo con sintomi alimentari. Attualmente faccio dei controlli e la situazione è abbastanza sotto controllo anche se rimangono certi tipi di "pensieri" sul peso che credo resteranno per sempre.
dopo qualche mese dall'insorgenza dell'insonnia mi sono rivolta ad una psichiatra che mi ha diagnosticato un disturbo di ansia legato fortemente all'attesa di un trasferimento lavorativo più vicino al mio luogo di residenza.
Ho iniziato una cura con elopram gocce fino ad un dosaggio di 20ggc la sera e en 15 ggc.
Ottenuto il trasferimento, i problemi del sonno sono rimasti tali con minime variazioni della terapia. attualmente sotto indicazione della psichiatra ho ridotto fino ad interrompere l'en. Fatto sta che la notte continuo a dormire poco con la sensazione che adesso l'ansia derivi proprio dalla paura di passare notti insonni non rilevo almeno coscientemente altre mortivazioni, anche perchè sono appena stata 2 settimane in ferie e non ho dormito comunque. prendo ancora 15 gcc di elopram la sera ma ho come la sensazione che non faccia effetto ed io inizio comunque a pensare di smettere. So che i sintomi dell'interruzione potrebbero essere bruschi e forti però anche proseguire così è pesante. faccio controlli periodici dalla psichiatra che però non riesco a capire che idee abbia tutte le volte non ritocca la cura se non in modo minimo ma io nell'arco di questo anno e mezzo non ho notato sostanziaòli miglioramenti..
Vorrei se possibile un'altro parere e qualche consiglio sul da farsi...

Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

il dosaggio attuale di elopram può essere considerato un dosaggio non pienamente soddisfacente dal punto di vista dell'efficacia e potrebbe essere utile un aumento posologico per valutare la variazione dell'andamento attuale.

Se difficilmente la sua psichiatra fa variazioni può provare a sentire il parere di un altro specialista.

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Dr. Alex Aleksey Gukov Psichiatra 2.8k 119 6
Gentile utente,
mi permetto di aggiungere anche un mio commento.

In primo luogo bisogna individuare in modo più preciso la diagnosi di malattia. Proporrei almeno tre ipotesi: da proporre alla Sua specialista.

Se la Sua psichiatra ha ipotizzato un disturbo d'ansia legato fortemente alle condizioni della Sua vita, secondo me, questo disturbo andava capito meglio, eventualmente anche con il sostegno di uno psicoterapeuta (mentre la cura farmacologica, a secondo dei casi, può anche servire, ma acquista un ruolo non radicale e piuttosto palliativo). Lei fa già la psicoterapia ? Di questo approccio Le consiglierei parlare con la Sua psichiatra.

Diversa sarebbe la situazione nell'ipotesi di un disturbo depressivo (che anni fa è stato "con sintomi alimentari", ed ora forse si manifesta con l'insonnia come un sintomo più disturbante). Nel sospetto di tale possibilità, va fatto un attento esame psichico dal vivo, e sarebbe di molto aiuto anche l'esperienza di quello specialista che ha seguito a lungo il Suo caso. Sempre nel caso del disturbo depressivo, non escludo eventuale utilità di psicoterapia, alla quale ho accennato, ma, secondo me, l'approccio farmacologico può essere quello di prima linea e più incisivo, e su questo sarebbe da lavorare, valutando, eventualmente le modifiche di dosaggio e dei farmaci. Nel contesto di questa ipotesi sono d'accordo con l'iintervento del mio collega che Le ha appena risposto.

Infine, l'ipotesi che non è l'ultima, ma anzi la prima, per la sua importanza. L'insonnia può essere anche una manifestazione delle condizioni generali dell'organismo e dello stato metabolico. In tale contesto riveste iportanza anche la Sua storia di anoressia. L'alimentazione e lo stile di vita possono influire anche sul sonno. Lei scrive che "la situazione è abbastanza sotto controllo anche se rimangono certi tipi di "pensieri" sul peso." Quando scrive dei controlli, a che cosa si riferisce ? Che tipo dei controlli ? Quale sono le Sue attuali abitudini alimentari ? Il Suo attuale regime della giornata ? L'entità ed il tipo di attività fisica ?

Dr. Alex Aleksey Gukov

[#3]
dopo
Utente
Utente
Salve intanto grazie per la risposta così tempestiva.
Si seguo la psicoterapia ormai da diversi anni e sono riuscita a risolvere numerose difficoltà sia relazionali che di impatto con la vita ed i suoi problami. Attualmente la mia Nutrizionista mi lascia libera di contattarla quando voglio non dandomi più lei appuntamenti fissi, questo dall'inizio dell'estate quando mi ha trovata mentalmente molto più serena. Al livello di peso per non sapendo più da tempo con precisione oscillo cmq dai 48-50 kg per 1,64 m di altezza. In tutta onestà non posso dire di essere una mangiatrice nè di non far caso a quello che mangio, faccio attività sportiva leggera 4 volte alla settimana. Sicuramente avevo pensato pure io che l'alimentazione potesse inluire sul sonno anche perchè la nutrizionista ai tempi più difficili già mi aveva fatto notare questa ipotesi.
Io sinceramente non sento, come in passato, di aver stati d'animo di tipo depressivo, mentre la notte riconosco bene stati di tipo ansioso. Aggiungo che sia mio padre che mia nonna paterna hanno sofferto di periodi di depressione curati farmacologicamente.

Grazie per la gentilezza.
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