Psicofarmaci in gravidanza

Salve, ho discusso con il mio psichiatra e il mio ginecologo sull'opportunità di prendere degli antidepressivi (prozac) in questo periodo che sto cercando di avere una gravidanza e vorrei avere qualche informazione supplementare sui rischi concreti di questi farmaci? Forse ho letto troppe informazioni in internet e sono molto spaventata.Ma nel concreto qual'è il reale impattodi questi farmaci? Anche leggendo le informazioni dell'aspirina si rischia di tutto. Grazie dell'aiuto
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Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,

la scelta di assumere antidepressivi in gravidanza è da valutare in funzione del disturbo manifestato. Tenga presente che le "sollecitazioni" ormonali legate al disturbo mentale da trattare (quale per esempio una forma depressiva) possono essere molto deleterie per il feto. Occorre pertanto valutare tutto ciò e lasciare da parte pregiudizi o altre disinformazioni sull'uso di questi farmaci anche in gravidanza.

Lei per quale motivo dovrebbe assumere tale medicinale?

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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dopo
Utente
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Soffro da anni (tanti)di ciclotimia. E il periodo autunnale è il peggiore e di norma, ricorro all'uso dei farmaci. Quest'anno ( d'intesa con il mio psichiatra ) ho resistito all'assunzione di farmaci malgrado l'ansia sia iniziata da qualche settimana ( in vista dell'auspicata gravidanza). Giovedi pomeriggio ho avuto il mio primo attacco di panico in ufficio ( con svenimento). In 37 anni non mi è mai successa una cosa del genere. Però ora sto bene. Sono stata in pronto soccorso e mi hanno fatto tutti gli esami del caso e diagnosi: attacco di panico. Il mio psichiatra consiglia a questo punto di riprendere i farmaci. Io desidero avere un altro parere (tenuto anche conto che l'anno scorso non ho avuto grandi benefici ( per la prima volta dopo 20 anni ) dagli antidepressivi....
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Buonasera,

le posso porre delle domande per mia curiosità?
lei dice di aver preso antidepressivi per 20 anni, quindi dall'età di 17 anni.
La diagnosi era ciclotimia già a quell'età?
Aveva già ansia all'epoca, già attacchi di panico anche se meno intensi?
Vi sono stati altri disturbi associati?

Per quel che riguarda la terapia in gravidanza, ha mai fatto una psicoterapia?

Cordiali saluti

Massimo Lai, MD

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ho contattato il primo psichiatra intorno ai 18 anni quasi per caso all'università. Mi hanno somministrato antidepressivi ogniqualvolta ne avevo bisogno fintanto che un nuovo psichiatra mi ha fatto una nuova diagnosi: disturbo bipolare ( curato con il Lamictal), accompagnato da antidepressivi in caso di bisogno. Qualche anno fa ho smesso il Lamictal ( perché stavo bene e in vista di una gravidanza). Il nuovo psichiata che mi ha in cura ora mi ha fatto nuovamente una nuova diagnosi : ciclotimia,... In grandi linee in questi ultimi anni sto bene. Niente a che vedere con il passato. Putroppo in autunno e in giorni ben precisi del ciclo, l'ansia sale in modo molto forte e talvolta non riesco a controllarla. Come giovedìì. Credo che più che i farmaci il mio attuale star bene è dovuto al lavoro fatto con la psicoterapia in questi anni e che mi permette di avere una vita regolare. Purtroppo malgrado tutto vada bene. Quest'ansia che mi opprime talvolta è più forte di qualsiasi pensiero positvo. Sono altamente convinta, che ad oggi, sia prettamente collegata ai miei ormoni... I medici condividono abbastanza questa posizione ma mi dicono che intervenire sugli ormoni è troppo complicato.... Forse la gravidanza risolverà... Forse potrei avere una ricaduta dopo il parto... L'attacco d panico di giovedì è riconducibile ad uno stress acuto.... Mi interessa molto sapere che ne pensate? Grazie mille
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
Cosa significa "quasi per caso"? significa che non lo cercava?

Sempre per curiosità mia:
Quindi le è stata fatta prima una diagnosi di depressione curata con antidepressivi?
e successivamente la diagnosi di disturbo bipolare?
Quanto tempo è passato tra il primo contatto con uno psichiatra e la diagnosi di disturbo bipolare?

Quanti anni su Lamictal?
Ha impedito ricadute depressive o di eccitazione?

Sa per quale motivo il suo attuale psichiatra è passato ad una diagnosi di disturbo bipolare a una di ciclotimia? (che è sempre una forma di disturbo bipolare comunque...)

Venendo alla domanda:
se il disturbo lo permette si sospendono i farmaci se si prevede una gravidanza, come ha fatto lei.

Gli ormoni sono importanti sull'umore e lo dimostra la sua sindrome premestruale, non c'è motivo di dubitare quello che dicono i suoi medici.

Se sta abbastanza bene in questo periodo forse non è necessario riprendere la terapia, questo lo giudicherà il suo psichiatra, comunque potrà sempre farlo in un secondo tempo.
Non mi spaventerei per un attacco di panico che era anche motivato da uno stress: quale?

Se la psicoterapia la ha aiutata forse è il caso di riprenderla per affrontare quest periodo in cui ricerca una gravidanza.




[#6]
dopo
Utente
Utente
Quindi.. Durante il mio primo anno di Università mi sono rivolta ad un' orientatrice scolastica perché non ero sicura della strada intrapresa e lei, ascoltando i mie problemi, mi ha indirizzata da uno psichiatra. Da lì, i miei problemi ( che esistevano da anni) hanno preso una connotazione psicologica-psichiatrica. E mi hanno prescritto i primi farmaci ed ho iniziato la prima psicoterapia. Ho fatto anche training autogeno e sofrologia. Negli anni universitari, gli antidepressivi me li davano nel periodo pre-esami e, devo ammettere che questo mi ha aiutata. Nessuno mi ha parlato di disturbo bi-polare nei 5 anni di universit`. Dopo la laurea, sono rientrata a casa ed i problemi di umore si sono acutizzati, con forti periodi depressivi. Il nuovo psichiatra mi ha innanzitutto curata con antidepressivi, poi, con stabilizzanti dell'umore ( mi ricordo Depakine) e un altro farmaco di cui non ricordo il nome che non mi faceva che dormire. Sono stati veramente brutti periodi. mi ha anche detto che curare un disturbo come il mio con farmaci antidepressivi dati come sono stati dati a me non ha fatto che acutizzare la ciclotomia. Credo alla fine di aver passato 4 anni con Il Lamictal e da circa 3 anni ho smesso. Quello psichiata non lo vedo più a 4 anni ( contestualmente ad un mio trasferimento) e il nuovo psichiatra mi ha detto che di disturbo bipolare in me non ne vede.... Da 10 anno ho trovato uno psicoterapeuta straordinario. abbiamo lavorato molto insieme e, quando ho bisogno mi riceve per scogliere i nodi che ho. ma non sentiamo il bisogno di una terapia. Ad oggi, ho raggiunto, finalmente una situazione di stabilità. Sono un avvocato con una posizione di responsabilità, ho un magnifico compagno da 5 anni, stiamo costruendo una bella casa e pianifichiamo una famiglia. D'altra parte, da 3 mesi a questa parte sono sottoposta a pressioni particolari sul lavoro con una costante di richieste e richieste e richieste, costruire una casa comporta anche ansie, riuscire a rimanere incinta ( dopo un aborto un anno fa) anche, poi c'è la dieta, lo sport che deve essere regolare... e, giovedì, all'ennesima richiesta sono scoppiata. Lo so dove sta il problema e devo intervenire per cambiare la gestione delle richieste delle persone che stanno intorno a me. Per il resto ora non ho ansia. ( Però 2 settimane fa ho avuto qualche giorno veramente forte). Ma, mi dite, non avrâ mai fine questa cosa? sono veramente stufa. L'attacco di panico lo metterei nel cassetto e guarderei avanti ( come ho sempre fatto). Ma sembra che i medici che mi circondano abbiano un'unica soluzione: antidepressivo! Ancora?????
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
richieste, richieste, richieste... se fa parte del suo lavoro cosa c'è che non va nelle richieste?
Cosa non va nella gestione delle richieste intorno a lei?

Ricapitolando quello che ho capito:

1° psichiatra: antidepressivi

2° psichiatra: antidepressivi, poi si accorge di cambiamenti di umore e aggiunge stabilizzanti dell'umore e poi le dice che gli antidepressivi dati in passato le hanno aggravato la ciclotimia, ma anche lui li dava. Quindi è passato alla diagnosi di disturbo bipolare a quella di ciclotimia ciclotimia?

3° psichiara: né disturbo bipolare, né ciclotimia mi sembra di capire, forse perché adesso è stabile. Ma non tiene conto del suo passato?

4° non in ordine cronologico: segue contemporaneamente uno psicoterapeuta con cui sembra che faccia un buon lavoro. Gli ha parlato dei problemi di gestione delle domande degli altri?
Lo psicoterapeuta pensa che lei se la possa sbrigare da sola in questo momento, mi sembra di capire... ma forse non le ha raccontato le ultime cose.

In sostanza alla fine non ha una diagnosi certa!

Insomma, ha avuto periodi di depressione leggera, alternati a periodi di eccitazione leggera, senza mai stare veramente bene e stabile?
o come erano questi cambiamenti di umore?
aveva periodi di benessere senza essere eccitata?

Immagino l'antiddpressivo che vogliono darle sia per l'ansia non per una fase deressiva?
[#8]
dopo
Utente
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Devo innanzitutto ammettere che non mi sono mai preoccupata di ottenere una diagnosi precisa dai medici che mi seguivano. Per questo ciò che ho scritto può apparire poco preciso. Ma forse è anche vero che sono proprio i medici che non sanno formulare una diagnosi precisa.
Le preciso che il 2° psichiatria, già alla prima visita, mi ha indicato che il fatto di prescrivere degli antidepressivi come sono stati dati a me ( diciamo ad ogni anno per 2 mesi prima degli esami) senza prevedere una terapia "curativa" a lungo termine ( supportata anche da un lavoro parallelo con lo psicoterapeuta) avrebbe potuto avere degli effetti negativi. Mi ricordo che mi aveva detto che le ciclicità delle mie crisi depressive avrebbero potuto aumentare ( nel senso che avrei avuto più episodi depressivi nel corso di un anno). è passato molto tempo e non ricordo con esattezza quando si è cominciato a parlare di disturbo bipolare. Di sicuro con il 2 ° psichiatra. Questo periodo, è stato il peggiore. Ci sono stati episodi di depressione molto forte. Mi era anche stato ordinato un ricovero ( al quale non ho dato seguito). Questo periodo si è distinto per una forte instabiltà emotiva ( il medico mi aveva anche parlato di personalità borderline). Non ci sono mai stati veri picchi di ipomania. Diversi eccessi, sì. E periodi di depressione. In questo periodo i momenti "su" e "giù" si alternavano anche a distanza di minuti. Con il tempo, il Lamictal e ( saltuariamente lo Zoloft) e soprattutto con la giusta terapia ho trovato il mio equilibrio, raggiunto i miei obiettivi e "mollato" i farmaci. Il 3° psichiatra mi ha "ereditata" nel periodo in cui avevo iniziato a trovare la stabiltà e ha solo potuto constatare le mie ansie legate al calo di luce del periodo autunnale ed a giorni precisi del ciclo. Il 3° psichiatra non ha mai visto i mie "eccessi". Diciamo che oggi vivo in modo equilibrato. Nel mese di ottobre comincio a sentire le prime ansie.. più le giornate si accorciano più quel cielo scuro sopra di me, sembra che mi cada addosso per schiacciarmi, E, purtropo questa senzazione talvolta è talmente forte che mi sembra di soffocare. MI dicono che questa è ansia e si cura con gli antidepressivi. Per quanto concerne il lavoro, da 3 mesi a questa parte copro due posizioni ( in quanto la mia collega è malata ( ansia)), la crisi non permette le sostituzioni ed io devo accontentare le richieste dei colleghi e ( sono tutte urgenti), all'ennesima richiesta di urgenza ( in contemporanea ad altre 6) giovedì ho perso i sensi. Domani devo rientrare al lavoro ce la farò? Mi sembra solo di essere sottotono di energie in questo periodo e le persone che mi circondano mi succhiano le poche rimaste. QUesto vale anche nella mia vita sociale.....(le persone che non mi succhiano attualmente energia credo non siano più di 3..9. Tutto il resto lo vedo come un rubarmi energia.
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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
E' andato bene il ritorno al lavoro?

Riguardo alla diagnosi si sarà resa conto di persona che non è facile farla in psichiatria dove si usa solamente la clinica senza esami a disposizione. Ma da questa dipende la terapia quindi è importante.

Nel suo caso, nonostante le diagnosi diverse, i primi due psichiatri erano sostanzialmente d'accordo e grazie alle loro cure unite alla psicoterapia è stata abbastanza bene.

Adesso, ha individuato alcuni dei punti da lavorare (l'assertività?) e attraversa un momento difficile con un lavoro impegnativo e dei cambiamenti (casa e famiglia) che richiedono un nuovo adattamento. Senza considerare che è meno serena visto il recente aborto.

Ci sono tutti gli elementi per essere in ansia e affaticata in questo momento di superlavoro.

Deve prima di tutto cercare di allentare la tensione anche facendo sport o iscrivendosi ad attività rilassanti, ritornare dallo psicoterapeuta anche solo per un sostegno per gestire l'ansia e la fatica e se tutto questo non basta associare un trattaento farmacologico.
Ma credo che se lo psichiatra che la segue glielo ha già proposto, forse è perché lo ritiene opportuno. Si tratterebbe di passare questa fase difficile.

Un'ultima curiosità: parla di luce diversa nei mesi autunnali. E' abituata al sole del sud?


[#10]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la disponibilità. In questi giorni sto bene ( o solo in alcuni momenti un'ansietta leggera). Sto molto meglio di quanto stata in questo periodo. Purtroppo il mio psichiatra non potrò vederlo prima del 20 pv. ( Sa gestire lo stress meglio di me). Per il momento mi ha indicato ( per il tramite della segretaria) di riprendere i farmaci se non sto bene. Mi domando se è l'episodio di giovedì può essere un evento indipendente e, di fatto, sto bene e posso quindi "resistere" senza farmaci oppure l'evento di giovedì è un segnale che c'è qualcosa che non va e lo sto sottovalutando. Forse questa è la calma prima della tempesta. Alla fine dopo tanto tempo, ci si pone troppe domande. Dovrei prendere i farmaci come li prendo un'aspirina quando ho il mal di testa? Comunque i farmaci sono ancora lì e non li ho presi. Rimando di giorno in giorno.....Speriamo non capiti qualcosa e poi sia troppo tardi.
ps. Non abito al Sud... ma più a Nord dell' Italia.

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Dr. Massimo Lai Psichiatra 829 30 24
L'effetto degli antidepressivi non è come quello dell'aspirina, ci vuole più tempo, se lo comincia lo deve anche continuare per vederne gli effetti.

La calma prima della tempesta... ansia anticipatoria! ha già superato altre tempeste quindi è più armata di quello che crede e comunque tra neanche una settimana vedrà il suo medico, se anche ci fosse burrasca ne uscirà fuori, un po' di ottimismo...
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