Diminuzione cymbalta e lexotan
Buongiorno , da circa un anno ho iniziato ad assumere antidepressivi, cambiati di volta in volta al fine di ridurre gli effetti collaterali. Da ottobre in terapia con cymbalta 60 mg. In aggiunta ,al bisogno, 20-30 gocce lexotan.Con cymbalta migliorato umore e nettamnte ridotti episodi di emicrania . A causa di alcuni effetti collaterali poco sopportabili e non volendo più assumere antidepressivi e altri farmici, d'accordo e dietro schema del medico generale curante ho iniziato otto giorni fa a sospendere il lexotan e ridurre il cymbalta da 60 a 30 mg al giorno. dopo circa 3 giorni sono incominciate fitte alla testa, capogiri,vertigini ,emicrania e pressione alta (90 min e 150 max, normalmente soggetta a 80 min e 120 max), più battito del cuore accellerato. dopo 5 gg (domenica)sono andata da guardia medica e la dott.ssa mi ha riscontrato una sorta di astinenza da cymbalta , consigliandomi di scalare il farmaco molto molto più lentamente , riprendendo il 60 mg a giorni alterni con il 30 mg , poi via via procedendo lentamente, anche in qualche mese.lunedì recatami dal medico mi ha solo detto che potrebbe essere ma che visto che i dolori alla testa erano diminuiti e persisteva solo pressione alta, emicrania e battiti cuore elevati di continuare col 30mg e di fare controllo tsh per valuta se insorto sospetto ipertiroidismo.(Sono in attesa degli esiti)
Vorrei sapere quale dovrebbe essere lo schema per diminuire il cymbalta, se risulta comune il fatto dell'aumento di pressione .
Ringrazio e invio cordiali saluti
Vorrei sapere quale dovrebbe essere lo schema per diminuire il cymbalta, se risulta comune il fatto dell'aumento di pressione .
Ringrazio e invio cordiali saluti
Gentile utente,
l'aumento pressorio può considerarsi un effetto collaterale comune durante il trattamento e non in diminuzione del farmaco.
In ogni caso, in presenza di rialzi pressori andrebbero fatte valutazioni specifiche per capire se sia il caso di intraprendere un trattamento antiipertensivo.
l'aumento pressorio può considerarsi un effetto collaterale comune durante il trattamento e non in diminuzione del farmaco.
In ogni caso, in presenza di rialzi pressori andrebbero fatte valutazioni specifiche per capire se sia il caso di intraprendere un trattamento antiipertensivo.
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Ex utente
Grazie per la sua cortese e celere risposta.
cordiali saluti
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.6k visite dal 31/01/2013.
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