Gravi problemi crisi universitaria

Gentilie medici Italia

Sono uno studente universitario di 27 anni.Da quando sono andato fuori corso nella fine del 2011, e mi sono ritrovato ad affrontare gli ultimi esami più difficili all'università,l'elaborazione della tesi,e la perdita del legame con molti colleghi universitari,sono caduto in una crisi incomprensibile.Ho un insieme di disagi sia ansiosi,sia tipici della sindrome del burn out e anche depressivi.In parole povere è come se ci fosse stata una sorta di regressione dell'io,che ha prodotto una serie di disagi sia fisici che caratteriali.Oltre a ciò si è anche verificata una disevoluzione del carattere,e la comparsa di paura e di atteggiamenti poco maturi per la mia età.Ammetto che fino quando ero in corso,avevo una certa ansia e fragilità fin da piccolo,ma il fatto di aver affrontato situazioni di vita più semplici mi ha permesso di nascondere nei limiti del possibile questi difetti.Diciamo che fin quando è andata avanti la vita da studente,appogiandomi prima ai compagni di scuola e dopo ai colleghi di università risucivo a mascherare i miei difetti.Da quando sono finito fuori corso,ad affrontare da solo gli esami e una serie di cose da solo,è come se ci fosse stato una sorta di black out del carattere,ed una regressione dell'io che ha abbassato di molto la mia zona di confort ai bisogni essenziali.Sono andato in un primo momento da uno psichiatra,che a sua volta mi ha indirizzato a sua moglie che è psicoterapueta.Quest'ultima ha calssificato il mio problema prima come Disturbo di Conversione,poi come Ansia post traumatica da stress.Ha applicato la tecnica dell'EMDR,ma nel mio caso non ha funzionato.Per quanto ho cercato di sottolinearle al meglio i miei sintomi,lei continua a dire che l'unico metodo efficace è l'EMDR,ma a me da solo un sollevo momentaneo,che nel giro di pochi giorni riemerge.Dato che il mio disturbo è abbastanza grave,cosa mi consigliate di fare, e che tipo di terapia devo affrontare?Secondo voi con un disturbo così grave c'è bisogno di medicine,e ipnosi,o è necesaria una terapia più blanda?E' vero che la EMDR è molto criticata e funziona solo per determinati casi?

Gentili Saluti,

[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
personalmente sono formato nell'approccio Emdr e pertanto sul tipo di metodo posso esprimere soddisfazione in merito ai casi applicati.

Nel suo caso, diventa difficile dire se è adeguato o meno.
La cosa a mio modo di vedere dovrebbe essere la seguente:
- diagnosi precisa
- indirizzo terapeutico indicato
- ipotesi di durata del trattamento.

Al limite senta anche un altro parere specialistico.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2012 al 2017
Ex utente
Ho il brutto presentimento che è sbagliata la diagnosi a monte e che si tratti di un problema ben più serio.Qua non si tratta di un ansia generata da un evento traumatico,bensi di una insicurezza e di una mancanza di maturità che emersa man mano che la vita è diventata più difficile e mi sto avvicinando all'età adulta.Vi dico che con me l'EMDR non funziona.E' come se arrivato a un certi punto,con l'aumento degli impegni richiesti si è creato un cortocircuito ed una regressione dell'io.

i sintomi sono questi
Senso di testa vuota e come se fosse piena d'aria sensazione come se il cervello fosse spento
senso di stanchezza fisica e psichcica inispiegabile che è più forte il mattino e si attenua il pomeriggio e la sera
legnosità e difficoltà ma cordinare il corpo,senso di difficoltà a controllare il corpo come se gli arti diventassero deboli nei momenti di ansia
difficoltà a mantenere la concentrazione nel fare i compiti quotidiani
eccessiva reazione di stanchezza e stress alle cose quotidiane
difficoltà ad allontanarsi da casa se non per tragitti brevi per andare all'università e fare le cose essenziali
senso di difficoltà e ansia con altre persone,tranne se con persone fidate e amici d'università o mdi infanzia di lungo corso
agorafobia,senso di vertigini e paura di perdere il controllo del corpo
reazioni anomale a luoghi o situazioni nuove che creano quasi un senso come se scoppiasse la testa,aumentasse la pressione del viso e si irrittasse il lobo frontale
difficoltà nella cordinazione dei movimenti
tendenza ad evitare situazioni sociali o a frequentare nuovi luoghi a meno che non sono in compagnia di persone fidate che conosco da anni e mi devo recare in luoghi conosciuti
difficoltà ad affrontare per mancanze di forze fisiche e psicihiche la giornata,tendenza a saltare le lezioni all'università
emergere di stati di paura e immotivati in alcuni circostanze che rischiano di portarmi al perdere il controllo del corpo e della lucidità
fatica estrema nel controllare in questi momenti di panico il corpo per mantenere la lucidità,senso come tendenza a distaccarsi dalla realtà e a mantenere l'autocnotrollo
tendenza a bere caffè per nascondere un insipiegabile senso di stanchezza e senso di cervello spento e stanco
irritabilità dell'umore e tendenze ad avere stati d'animo di angoscia,smarrimento
regressione nell'autonomia del carattere,perdita dell'autonomia e dell'indipendenza

in parola povere solo se frequento amici o colleghi fidati e frequento luoghi che conosco mi sento bene,come esco fuori da questi binari emergono tutta una serie di fenominei inispiegabili spiegati sopra.Fino al 2011 stavo bene,magari ero ansioso per l'università ma riuscivo a fare le cose normalemnte e con lucidità.Ero stato pure in inghilterra più volte in estate senzza avere problemi di autofficienza,autonomia o lucidità o ansia.Dal 2011 è come se ci fosse stato un crollo psicofisico inispiegabile che mi ha limitato l'autosufficienza.Che malattia è?potete aiut
armi?
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Gentile utente,
capirà che non si può fare diagnosi via internet, non sarebbe corretto.
Le consiglio di interpellare un altro psichiatra per un inquadramento diagnostico preciso, come le ha suggerito il collega.

Franca Scapellato