Ansia generalizzata, paura di essere lesbica

Buongiorno, scrivo perché mi sento bloccata e sola. E' come se non riuscissi a muovermi e a prendere decisioni, ho paura del futuro e della gente. Da tanti anni respiro a fatica, quasi come se avessi un nodo nella gola e a volte mi risulta difficile deglutire/mangiare. Le situazioni sociali sono diventate un problema e ho paura di andare a lavoro, di stare a contatto con la gente. A volte l'ansia è così forte che mi "congelo", cioé mi blocco e vado in bagno a vomitare o respiro affannosamente per 5 minuti in attesa che passi la convulsione. Sto chiusa in casa quasi tutto il giorno/a letto. Ho spesso paura dei contesti sociali, anche solo un pranzo in compagnia, e in particolare degli uomini. Spesso per fare cose considerate normali come uscire di casa prendo dell'Alprazolam che devo dire mi aiuta molto. Non ho amicizie vere solo conoscenti che vedo di rado e che cerco di tenere a distanza per paura forse che scoprano queste cose di me. Non mi va di spiegare che ho paura di uscire di casa. Sono una ragazza carina e ho 25 anni. Vivo in un paesino sperduto e molto triste. A volte stare bene mi spaventa, perché a casa mia tutto tace è lugubre e conosco meglio la depressione che la felicità. Essere felice a casa mia sembra quasi un peccato, tutti dicono "DEVO fare questo, devo fare quello" ma mai la parola voglio. A casa non si ride né si scherza, non si sentono risate nonostante la casa di per se sia accogliente. Io vivo sola con mia mamma, mi sento di essere un po'dipendente da lei perché ha un carattere forte.

Tempo fa uno psichiatra mi ha detto che ho ansia generalizzata, infatti da quanto ricordo sono tesa da sempre, e sotto controllo. Mi hanno fatto notare che strofino i piedi l'uno sull'altro soprattutto quando sto a letto o prima di addormentarmi (è una cosa che ho fin da piccola, forse per tranquillizzarmi), e ho spesso la mandibola serrata o digrigno i denti. Spesso mi pettino i capelli con le mani fino a farli cadere, ma non riesco a smettere.. Respiro a fatica da tanto tempo e il peso sul petto è ormai una costante.

Ho paura del contatto fisico, forse non mi piace o non ci sono abituata.
Da qualche anno mi chiedo se sono lesbica, ma è una cosa che ho tenuto sempre per me. Poi è sfociata qualche mese fa e ho preso contatti con alcune lesbiche della zona per cercare di capire se lo sono, e non sono arrivata a una conclusione.
Dato questo timore del contatto fisico, ho scritto a un gruppo di asessuali però non sono arrivata a conoscere nessuno di persona.
Anni fa mi è stato detto che avevo vaginismo,perché non riuscivo con la penetrazione e durante la visita ginecologica non entrava niente. A dire il vero non mi è mai piaciuto far entrare qualcosa in vagina ne toccarmi in quella parte durante la masturbazione. Premetto che a casa mia il sesso è tabù, non se ne parla, neanche una parolaccia.
Ho mamma ansiosa/perfezionista, papà malato di protagonismo ma non vivo con lui.

Credo di impazzire, mi torturo col pensiero e non riesco a staccarlo.
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.6k 51
Gentile utente,
il quadro che lei fa della sua situazione appare complesso e molto limitante per la sua vita sia sociale che affettiva.Penso che vada affrontato sotto molti punti di vista sia psichiatrico che psicologico che sessuologico.Credo comunque che un primo passo potrebbe essere una nuova visita Psichiatrica al fine di inquadrare al meglio la situazione dal punto di vista diagnstico.Successivamente potrà essere lo specialista che in base alle proprie competenze potrà indirizzarla in maniera più compiuto verso una terapia che potrà seguire personalmente,o con il supporto di altre figure professionali.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

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