Depersonalizzazione e derealizzazione

Salve,
da 4 anni soffro di uno stato di depersonalizzazione e derealizzazione accompagnato da ansia e crisi di panico che nessuno psicologo è mai riuscito a risolvere. Psicofarmaci e sedute mi fanno sentire peggio, "malata", non riesco a vedere nulla di positivo nella mia esistenza. Non riesco a sentire più le cose, le sensazioni, mi sembra di vivere in terza persona e non riconoscere nemmeno i luoghi in cui mi trovo, ma vederli solo come "delle mura che contengono le persone". Analizzo ogni cosa o persona che mi trovo intorno, la mia mente analizza e critica tutto ciò che faccio nel giro di un secondo ed io non riesco più a trovare la spontaneità in niente, ogni cosa che faccio è finzione e sto facendo uno sforzo disumano per esistere. Penso spesso alla morte. Non so cosa sia giusto o sbagliato fare, non so come guarire.. ho bisogno di maggiori informazioni su questi problemi e possibili soluzioni, perciò ho deciso di rivolgermi a voi, se potete in qualche modo darmi dei suggerimenti.. grazie di cuore
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Dr. Piergiorgio Biondani Psichiatra, Medico di base, Perfezionato in medicine non convenzionali, Psicoterapeuta 1.7k 54
Gentile utente,
i sintomi che lei descrive possono essere spia di diverse condizioni di disagio Psichico,
e nella sua lettera non specifica nè la diagnosi che le è stata fatta,nè le terapie effettuate.
In linea generale si può dire che esistono farmaci e percorsi psicoterapici validi per i suoi sintomi,se correttamente inquadrati.Talvolta è difficile imboccare la strada giusta nei primi tentativi di cura,ma,generalmente,con un pò di pazienza alla fine si riesce spesso a trovare la giusta formula terapeutica.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Non ho ricevuto una diagnosi vera e propria, ho parlato con tantissimi psicologi di cui alcuni dicevano che soffro di semplice depressione, altri che stavo guardando la vita come dalla serratura d'una porta, senza viverla.
Ho preso già molti tipi di farmaci, tra ansiolitici, antidepressivi e quant'altro, ma questi non fanno altro che peggiorare il mio stato d'animo, come del resto le sedute con gli psicologi. Non capisco cosa dovrei fare, so di aver bisogno d'aiuto ma ciò mi mette a disagio, mi fa sentire, appunto, malata...
Che cosa può aver scatenato questa cosa dentro di me?
Come posso tornare a vivere spontaneamente?

Grazie di cuore..
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente, lei dice di soffrire di derealizzazione, depersonalizzazione e panico, ma anche che nessuno le ha fatto una diagnosi precisa. Dice di aver preso psicofarmaci e parlato con tantissimi psicologi ma niente è servito. Comprendo la sofferenza che prova. E' anche comprensibile che lei voglia una soluzione rapida ed efficace, proprio perchè soffre. Ma la soluzione va costruita, a volte, come nel suo caso, con fatica e pazienza. Sicuramente, come le diceva il collega che le ha risposto precedentemente, esiste una formula terapeutica utile per lei, ma è necessario che realisticamente la cerchi fra gli strumenti disponibili. Esprimendomi in maniera generica, direi che il lavoro difensivo della sua mente sembra frapporsi fra lei e l'esperienza spontanea. Anche per tornare all'esperienza spontanea c'è bisogno di un lavoro terapeutico, non ci sono formule magiche. Per cui non si scoraggi e continui a cercare.
Cordialità,

Dr. Roberto Di Rubbo

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Parlo di derealizzazione e depersonalizzazione perché si, mi è stato diagnosticato, ma come ho detto, alcuni psicologi mi davano una loro versione, altri un'altra ancora, ma facendo delle ricerche per conto mio mi ritrovavo totalmente nei sintomi della depersonalizzazione.
Ha azzeccato il punto riguardante il lavoro difensivo della mia mente, passo tutto il tempo in cui non dormo a farmi mille domande e analizzando ogni cosa nel giro di un secondo, e questo per tutto il giorno, sento sempre un senso di oppressione alla testa che mi schiaccia e l'ansia mi crea male al cuore, letteralmente.
Certo non mi scoraggio, ma non so più a chi rivolgermi, nessuno è mai stato in grado di aiutarmi veramente, sono anche arrivata a pensare che tutte le persone con cui ho parlato mi tenessero lì solamente per i soldi e non per aiutarmi davvero, ho paura che siano tutti ciarlatani, ho paura di essere stata solamente presa in giro, come se nessuno avesse davvero voluto darmi una mano.
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Dr. Roberto Di Rubbo Psichiatra, Psicoterapeuta 1.1k 24 4
Gentile Utente, mi spiace che questa sia stata la sua esperienza. Se le capiterà di rivolgersi a qualche professionista di nuovo cerchi di affrontare il problema della fiducia e dei modi e tempi dei risultati che si aspetta. Non trascuri il fatto che questa sfiducia generalizzata possa, oltre ad avere basi nell'incapacità dei curanti, essere anche un modo per difendersi dalla relazione.
Cordialità,