Possibile doc?

Salve,
non potendo più replicare al consulto https://www.medicitalia.it/consulti/psichiatria/629080-escitalopram-5mg.html apro questo per chiedere delucidazioni essendo il mio curante in ferie.
Dall'ultimo consulto la situazione è migliorata tanto che all'ultima visita di controllo a fine Luglio il medico ha deciso di pianificare per Settembre la dismissione del farmaco. Anche grazie all'aiuto della terapia cognitivo comportamentale sono riuscito a fronteggiare spesso le situazioni ansiose, solitamente generate da eccessiva preoccupazione e attenzione ai sintomi fisici del corpo che scatenavano spesso la ricerca di patologie su internet con conseguente incremento dell'ansia. Tutto ciò fino a circa una settimana fa, quando molto stanco fisicamente e mentalmente a causa del lavoro nell'ultima settimana prima delle ferie, ho iniziato ad avere fastidiosi pensieri intrusivi di ambito sessuale/immorale/macabri che mi hanno molto preoccupato. Sono finito cosi con il cercare il DOC con questo ambito di pensieri intrusivi e trovando riscontro mi ha generato insonnia per qualche giorno e il non riuscire a scacciare questi pensieri. È come se più voglio evitare questi pensieri più finisco per farli. Premetto che questo problema è iniziato da un giorno all'altro, non era mai stato oggetto dei colloqui perché mai avuto prima. Non mi pare di avere delle compulsioni associate a questo tipo di pensieri, a parte forse leggere cose sul DOC online. Non ho dubbi sull'essere attratto o meno dal contenuto di questi pensieri, ovviamente non lo sono ne lo sono mai stato, ma il fatto di non poter sopprimere questi pensieri mi preoccupa. Temo le possibili condizioni invalidanti del disturbo, di perdere il lavoro ecc ecc. La frequenza con la quale si presentano questi pensieri intrusivi non è costante, riesco spesso se in compagnia a distogliere il pensiero su altro tanto da trovare assurdo il focalizzarsi su certi pensieri. Ma poi, specie al mattino riprendono.
Potrebbe essere un inizio di DOC?
È possibile sviluppare un DOC di punto in bianco?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Il farmaco è a dose inefficace, per cui niente di strano che vengano fuori questi disturbi.

Lei era in cura non per doc, ma per cosa invece ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Attacchi di panico e ansia.
Secondo lei può essere comparso anche il DOC?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
Decidere di ridurre la terapia se sono presenti ancora sintomi o se sembrano peggiorare non è una buona strategia di cura.


Attenda il controllo e faccia rivalutare della situazione.


Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
Il medico ha deciso di diminuire il dosaggio dopo che non si presentavano più episodi da mesi anche grazie all'effetto positivo della TCC. L'unico lieve ritorno di uno stato di agitazione è stato a Maggio per il quale ho chiesto il consulto precedente, ma si è risolto solo tornado alla normalità. Questa settimana di preoccupazione per il DOC e pensieri sgradevoli è stato il primo episodio significativo da molti mesi.
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Utente
Utente
Comunque, pensate sia verosimile il DOC?
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Utente
Utente
O è un ritorno della sintomatologia ansiosa? Allora perché i pensieri intrusivi?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 996 63
A me non pare che sia in compenso né che la psicoterapia abbia sortito degli effetti stabili per cui si può pensare di ridurre la terapia.

Già sottodose aveva iniziato ad avere alcuni sintomi di ricaduta che evidentemente non sono stati presi in considerazione ed oggi si dovrebbe giungere ad una sospensione.

Secondo me i tempi non sono corretti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Attacchi di panico "e ansia" è una diagnosi approssimativa, non si capisce se magari ci fosse già dentro questo tipo di sintomi, perché "ansia" è generico. Comunque, non stupisce certo che una persona curata per panico poi abbia anche sintomi ossessivi, è comune.
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Utente
Utente
Pensieri intrusivi del genere non li ho mai riportati perché mai sperimentati. Quando dice "non stupisce certo che una persona curata per panico poi abbia anche sintomi ossessivi, è comune." si riferisce a sintomi ossessivi dovuti al disturbo pre esistente o al fatto che è comune sviluppare un doc avendo già un'altra patologia?
Ieri ad esempio mi sembrava tutto rientrato alla normalità e pensando proprio la sera che non avevo fatto pensieri intrusivi durante il giorno sono ripartiti.

Per quanto riguarda la terapia a questo punto la valuterò col medico appena rientra.
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dopo
Utente
Utente
Secondo voi data questa situazione dovrei tornare a un dosaggio curativo per l'ansia o per il doc?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Dico che è comune che siano associati, subito, o in una sequenza in cui prima c'è un aspetto, poi si vede anche l'altro.

La domanda di chiusura è una di quelle domande che non è bene alimentare, partono da una risposta che sa già ma è scontata.
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dopo
Utente
Utente
I dosaggi curativi per il DOC sono sempre più alti di quelli per ansia e panico o 10mg può essere ugualmente curativo? Leggevo che l'utilizzo dell'escitalopram per il DOC è off-label. È vero?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sì, mediamente è così la regola: i dosaggi anti-doc sono più alti di quelli anti-depressivi o anti-panico.

Sì, forse non avrà l'indicazione, ma si tratta di una questione burocratica, non medica in senso stretto. Tra l'altro, l's-citalopram è già stato usato come r/s-citalopram, prima che uscisse la versione s pura.
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dopo
Utente
Utente
Il medico mi ha suggerito di tornare gradualmente a 10 mg. Sarà sufficiente? Sul DOC non si è pronunciato, ritiene sia la patologia pre esistente che ora si manifesta così piuttosto che con somatizzazioni fisiche.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Dopo tutto il discorso fatto, la domanda "sarà sufficiente" se presa alle lettera è un passo indietro. Altrimenti è una domanda retorica sul futuro.
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dopo
Utente
Utente
Ha ragione sulla domanda, però purtroppo temo il DOC e il decorso invalidante, come ho scritto nel primo messaggio. Temo che questa volta sia qualcosa di diverso per la quale non c'è cura se non prendere farmaci a vita. Posti i limiti del consulto online e che seguirò quanto detto dal mio curante, secondo lei è verosimile una insorgenza di un DOC anche piuttosto improvvisa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Queste domande sono oziose, sono domande in sostanza "a vuoto", che non cambiano nulla, soprattutto nella gestione del problema.
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Utente
Utente
Saranno oziose e non meritano risposta per lei, ma mi sembra leggittimo chiedere se sia verosimile o meno una patologia. Non mi sembra una domanda strana. Siccome ad oggi continuo ad avere questi pensieri che mi infastidiscono molto come mai successo prima e non riuscirò a fare una visita a breve, posso chiedere come andrebbe gestito il problema? 10 mg non è un dosaggio curativo per questo tipo di problema o no?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
No, ci mancherebbe che non la meritano in senso morale, non la richiedono in senso tecnico, e anzi non è bene che la ricevano per non alimentare dei dubbi già esistenti.
E' come cercare di lavare una macchia che invece si allarga, il concetto è quello. Meglio lasciare che sbiadisca, tanto non cambia.

Le domande di questo tipo oggettivamente non possono avere una risposta sensata, o sono sul futuro, o sono cose che uno sa già, ma sono incerte, e tali restano.

Ad esempio, Lei farà una visita per gestire il problema, il che magari si tradurrà in una cura da prendere. Dopo di che, si pone da capo il problema su ora, come gestire ora, il che è una specie di ridondanza. Si gestisce prendendo un appuntamento per trovare una soluzione, e l'ha già fatto,
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dopo
Utente
Utente
Esiste un criterio per discriminare o meno la presenza di un DOC?
Io fin dal primo pensiero fastidioso sono finito nella ricerca online di questa patologia per via dell'ipocondria che ho da sempre. Non so ora se le immagini e pensieri intrusivi successivi siano stati dati dall'ipocondria con il ritorno del disturbo ansioso o se dal DOC. È questo il dubbio che ho costante e che mi pare non potrà avere risposta. In chi ha un DOC è presente la paura di averlo e il timore della malattia stessa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sta proseguendo con domande sempre più sintomatiche e sempre meno utili. Non capisco esattamente che differenza tra ipocondria e doc in generale in questo caso, sembra che ne faccia una questione di contenuti. Il valore delle paure non riguarda il contenuto, è formale. Potrebbe porsi qualsiasi domanda anche su cose che sa di avere, tipo "ho gli occhi azzurri davvero ?" se li ha azzurri, o se li ha marroni "e se li avessi azzurri" etc.
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dopo
Utente
Utente
La differenza è che l'ipocondria è sempre stata presente, il doc no. A me sembra significativo, anche solo per tranquillizzarmi in attesa della visita e in attesa che arrivi a 10mg di Cipralex.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Ma, intendo, l'ipocondria spesso altro non è che un'espressione del doc, che si chiama ipocondria quando riguarda temi legati al corpo, alla salute etc.
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dopo
Utente
Utente
Salve,
sono tornato a 10 mg da sei settimane ma non posso ancora dire purtroppo che la problematica sia scomparsa. Il livello di ansia si è abbassato ma non sono ancora libero da questi pensieri/immagini e si è aggiunto spesso un umore decisamente basso (molta tristezza) che mi sembra favorisca questo tipo di pensieri. Mi sembrava tutto passato in due momenti da quando ho aperto il consulto, ovvero per circa 10 giorni (coinciso con una vacanza) e in seguito circa una settimana dopo aver parlato con lo psichiatra (come se mi fossi rassicurato). Poi purtroppo sono sempre ripresi sia i pensieri che l'umore basso dopo questi periodi. Ho esposto tutto ciò in modo dettagliato al mio psichiatra che ha escluso il DOC più volte. Ma più leggo o vedo video a riguardo del DOC più mi sembra vicino a quello che mi sta succedendo. Ora mi sento meno triste ma comunque non libero da questi pensieri.
Volevo porvi tre domande:
1. Dopo sei settimane dovrebbe essere finito il periodo di latenza del Cipralex, è lecito aspettarsi ancora un miglioramento?
2. Può un calo dell'umore favorire questo tipo di pensieri?
3. Si deve considerare a questo punto il DOC come possibile?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
In ogni caso la dose non è massima, quindi il medico se ritiene provvederà a ritoccarla o a cambiare molecola, se i risultati finali non sono soddisfacenti.
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dopo
Utente
Utente
Capisco. Per quanta riguarda le domande che ho posto?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Non è che si possa fare diagnosi qui, inoltre che signfica "considerare il doc come possibile" ? O uno fa diagnosi, o non la fa. "Possibile" mi pare un discorso completamente ipotetico e vago.
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dopo
Utente
Utente
Ho posto anche altre due domande, ma mi pare che ci sia sempre reticenza a rispondere. Di certo non la prego. Ringrazio per le risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Non è reticenza, è che sono domande relative ad una ipotetica diagnosi, quindi inutile aprirle a ventaglio.
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dopo
Utente
Utente
Le prime due domande non mi pare siano ipotetiche, una riguarda il farmaco e una il calo dell'umore riscontrato dal medico.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Sì, ma sono domande che riprendono quello che già sa e lo ripropongono come domanda.
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Utente
Utente
Cosa già saprei tanto da riproporlo come domanda? Se pongo una domanda è proprio perché non so qualcosa.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Le domande che lei pone sono o generiche "è possibile ?" oppure aperte (c'è margine di miglioramento dopo 6 settimane). Ora, questo tipo di informazioni si presume che più o meno col medico siano state discusse, altrimenti diventano domande da porre direttamente, poiché riguardano il caso specifico (la diagnosi, cosa il medico intende fare etc).
Poste qui come domande generiche, diventano un "è possibile" ripetuto come domanda "è possibile ?" e non se ne può ricavare nessuna risposta che non sia quello che già poteva sapere da solo.
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dopo
Utente
Utente
Non capisco cosa intende col "sapere da solo", io di mio non so nulla, non sono un medico. Altrimenti qualunque consulto su questo sito si può risolvere con "lo chieda al proprio medico".
La mia domanda, al netto del "è possibile", è che il medico esclude il DOC, voi cosa ne pensate? Il pensiero del mio medico già lo so
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
In questo senso, no, non mi verrebbe in mente di escludere proprio il doc in base ai sintomi riferiti.
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dopo
Utente
Utente
Quindi dovrei cercare un secondo parere secondo lei? Sono in cura con lui da quasi due anni quindi conosce bene la mia storia clinica. Aggiungi per completezza che l'insorgenza è stata molto improvvisa e che l'andamento non è stato costante: ci sono giorni in cui mi sembra tutto risolto e lontano, altri no. Il medico ritiene che sia sempre il disturbo ansioso che ora si manifesta in questa forma.
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dopo
Utente
Utente
"non mi verrebbe in mente di escludere proprio il doc in base ai sintomi" non colgo a pieno l'utilizzo del "proprio", nel senso che non le verrebbe in mente di escludere proprio quella determinata patologia o che non escluderebbe per nulla/ovviamente il doc?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
In base alle cose che ha riferito, se mai mi verrebbe da prenderlo in considerazione come ipotesi, non da escluderlo.
Questo volevo dire, almeno come tipologia di sintomi, poi la diagnosi non è solo la presenza di alcuni sintomi, però ecco se il senso era se quegli elementi possono ricordare le ossessioni, beh direi di sì.
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dopo
Utente
Utente
Il fatto che ci sia stato un esordio improvviso da un giorno all'altro, l'assenza di compulsioni e un andamento altalenante quanto sono rilevanti ai fini di ipotizzare o meno il Doc? Sto cercando di capire cosa ha portato il mio medico a escluderlo
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dopo
Utente
Utente
Devo dirle che leggere questo suo articolo https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/331-ipocondria.html è stato piuttosto illuminante. Mi sono ritrovato nel paziente che consulta molti medici (in passato nel mio caso gastroenterologo, urologo, dermatologo, cardiologo più volte, otorino) temendo sempre qualche patologia e che arriva spesso a fare esami anche invasivi pur di ottenere tranquillità. È capitato anche che decidessi di fare esami senza che mi fossero prescritti.
Tutto ciò è stato precedente alla cura per il disturbo di ansia, essa ha limitato molto questo perigrinare tra medici. Ora, non so come spiegarlo bene, è come se si fosse spostato tutto sul piano psichico. Sin dall'inizio di questa situazione ho temuto il Doc in quanto patologia grave e invalidante e non curabile ed è come se controllassi continuamente se faccio o meno tali pensieri, finendo poi per farli ed alimentare la paura del Doc e delle conseguenze nefaste che potrebbe avere. È come se stessi dentro una paura costante del Doc che alimenta questa situazione. Non so se sono riuscito a spiegare meglio il tutto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Il problema non sta nel fatto di avere o meno x o y, ma nel "temere di avere". Uno può anche temere di avere ciò che poi di fatto ha, ma perché temerlo ? Nel temerlo c'è una specie di timore gratuito, che uno deve poi scacciare, o un tarlo che uno deve risolvere.
La compulsione non è necessariamente un'azione. Anche un pensiero che va a cercare le ragioni per escludere un'ipotesi è la compulsione evocata dall'ossessione.
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dopo
Utente
Utente
Quindi, praticamente, cosa posso fare per uscirne?
Il fatto che non sia una situazione costante, cosa indica secondo lei?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
Magari semplicemente curarsi, se torna all'inizio avevamo fatto delle osservazioni sulle caratteristiche della cura in corso.
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dopo
Utente
Utente
Sto seguendo il dosaggio prescritto dal medico, ovvero 10 mg di Cipralex da 7 settimane. Il medico sta aspettando un incremento della risposta da quanto mi ha spiegato. Infatti ho chiesto sopra quando avviene il massimo del miglioramento dato dal farmaco , ho sempre letto tra 2 e 6 settimane.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.4k 988 248
La tempistica è questa. La dose non è massima, anche se già 10 mg può essere sufficiente. In generale, il doc risponde a dosaggi maggiori rispetto alle altre diagnosi.
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Utente
Utente
Il mio medico non crede sia Doc e credo stia tarando il dosaggio su questo.

L'insonnia è un disturbo del sonno che comporta difficoltà ad addormentarsi o rimanere addormentati: tipologie, cause, conseguenze, cure e rimedi naturali.

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