Ansia, disturbi psicosomatici e agorafobia

Buonasera, da circa 8 anni assumo Efexor 75mg RP per ansia generalizzata, somatizzazioni a livello gastrointestinale e attacchi di panico sporadici. Inoltre mi fu prescritto Xanax 0,50 mg a rilascio prolungato per i primi 2 mesi di trattamento e poi da prendere al bisogno. Devo dire che nei primi 2 anni e mezzo, seguendo la terapia con efexor, sono stato davvero bene, non evitavo determinate situazioni (a differenza del passato) e vivevo la mia vita normalmente. In questo periodo ho assunto lo xanax solo per 3/4 giorni a seguito di un attacco di panico improvviso (circa un anno dopo l'inizio del trattamento) dovuto al fatto di aver avuto dei malesseri addominali (questa volta non somatici, ma a causa di una cattiva alimentazione nel giorno precedente) mentre mi trovavo in un treno affollato e che mi hanno portato alla mente il periodo delle somatizzazioni. Comunque, dopo 2 anni e mezzo, siccome stavo bene, insieme allo specialista si è deciso di ridurre gradualmente efexor (per mesi) fino a toglierlo del tutto. Dopo l'ultima assunzione di efexor, ho continuato a stare bene per circa 2 mesi, dopodiché l'ansia e le relative somatizzazioni si sono ripresentate. Lo specialista decise allora di riprendere l'efexor a 75mg. Gradualmente l'efexor ha avuto di nuovo effetto (dopo circa 2 mesi) e ho ripreso la mia vita normalmente. Tutto questo per 3 anni, durante i quali non ho mai avuto episodi di panico e non ho mai assunto xanax. A questo punto, a luglio dello scorso anno, ho deciso di ridurre, di mia volontà (anche a causa di un aumento di colesterolo e transaminasi), il dosaggio in maniera tale da prendere una capsula di efexor 75 un giorno si e un giorno no. Ho continuato così per un anno e stavo bene esattamente come quando lo prendevo tutti i giorni. Tutto questo fino a luglio di quest'anno. Una sera, ad una festa con parenti in un ristorante, mentre mangiavo e stavo normalmente senza ansia, ho riavvertito un malessere intestinale, ho ripensato al periodo delle somatizzazioni ma senza concentrarmi più di tanto. sono andato in bagno e ho avuto diverse scariche di diarrea. ora, questo bagno era angusto, senza finestra, c'erano più di 30° e bussavano alla porta. Sono iniziati i tremori, mi mancava il respiro, sudavo copiosamente e mi mancavano sempre più le forze, sono quindi uscito dal bagno, stavo uscendo dalla porta del ristorante per andare in auto, ma mi sono sentito mandare (ho avuto un episodio di LIPOTEMIA e non sincope, come mi capita ogni qualvolta ho un attacco di panico, non arrivo però del tutto a perdere i sensi). Mi sono trovato circondato da parenti e persone ed essendo una persona riservata, mi sono sentito davvero in un forte imbarazzo. Da allora è cominciato il mio calvario. Da allora l'ansia è una costante, ho ripreso a prendere efexor 75 tutti i giorni da ormai 3 mesi, ma non ho avuto nessun miglioramento, ho assunto nelle settimane di maggior stress xanax 0,50 mg RP, che non mi ha fatto nessun effetto. Ho avuto un secondo episodio di panico seguito da diarrea e lipotemia 2 settimane dopo l'accaduto in ristorante. Da allora comunque avverto ansia costante, evito le situazioni costrittive (pranzi/cene in luoghi pubblici o tra la gente, metropolitane, code...) e quindi penso di aver aggiunto alla mia ansia anche agorafobia. Non sto vivendo bene e non riesco a capire come mai l'efexor 75 non mi sortisca più alcun effetto (lo specialista mi disse che a differenza dello xanax non provoca assuefazione) e nemmeno lo xanax 0,50 mg RP non mi aiuta (quando poi l'ho preso davvero raramente). Cosa mi consigliate di fare? Dovrei aspettare ancora sperando che l'efexor ripristini la normalità?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Gentile utente,

C'è da dire che la dose di 75 mg nel caso dell'efexor è sotto la media efficace, anche se in passato ha funzionato comunque.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta. Secondo lei, dovrei aspettare ancora un altro mesetto e vedere se le cose migliorano?
Una curiosità. Il dosaggio di 75 mg è sempre stato davvero efficace nel mio caso per l'ansia e le cose ad essa collegate, pensieri ossessivi, somatizzazioni e via dicendo, ho davvero vissuto normalmente, anche in periodi di forte stress. Mi chiedo quindi come mai d'improvviso non agisce più come ha sempre fatto, bloccando tutte quelle sensazioni? Il fatto che lo abbia assunto per un anno a giorni alterni ha pregiudicato la sua efficacia? E dal monento che ho iniziato a riassumerlo tutti i giorni, quanto tempo deve trascorrere affinché il cervello si adatti nuovamente al dosaggio di 75mg giornalieri?
Inoltre soffro di ipercolesterolemia familiare e già con efexor a 75 mg avevo il colesterolo ldl oltre 300 e transaminasi a 90 e 60, quindi non penso che il mio medico di base approverebbe un aumento di dosaggio.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Dal suo scritto mi sembra di evincere che lei stia cercando di gestire la terapia da solo senza l'ausilio dello psichiatra.

Già in passato ha avuto una idea un poco anomala a voler assumere il farmaco a giorni alterni senza controllo, per cui ha avuto una ricaduta sintomatologica plausibile, ma oggi sta chiedendo a quale dosaggio può giungere per poter avere nuovamente miglioramenti.

Nel corso degli anni alcuni sintomi possono avere evoluzioni che possono anche richiedere delle variazioni di trattamento.

I controlli periodici sono quelli che consentono di capire l'andamento della situazione e di gestire in tal modo le variazioni di volta in volta.

A mio parere deve avere sempre come riferimento il suo psichiatra.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Utente
Utente
Buongiorno, prima di prendere efexor a giorni alterni, ho contattato lo specialista chiedendogli se potevo procedere in quel modo (gli dissi che preferivo fare così) per via dei valori alterati delle analisi del sangue, in particolar modo quelli delle transaminasi, cosa che mi ha consigliato di fare anche il medico di base. Lo specislista, dato che erano 3 anni che non avvertivo più ansia patologica e sintomi ad essa collegati, mi ha dato l'approvazione a procedere a giorni alterni e di vedere come andava. Dopo 2 mesi ho ripetuto le analisi e i valori delle transaminasi erano rientrati e il colesterolo si era ridotto sensibilmente. Dato che continuavo a stare bene, si è quindi deciso di continuare in quel modo, come una sorta di mantenimento della terapia (parole del medico). Anche in periodi di forte stress e tensione l'efexor a giorni alterni mi aiutava comunque, come in passato. Non ho mai gestito la terapia senza chiedere consiglio al medico di base e/o allo specialista, nè tantomeno voglio aumentare il dosaggio di mia iniziativa. Ho preso lo xanax in alcune settimane o singoli giorni perchè, a suo tempo, lo specialista e il medico dissero che potevo prenderlo al bisogno.
La cosa che volevo sapere è come ma il dosaggio di 75mg che mi sa sempre aiutato, dagli ultimi 2 attacchi di panico nel mese di luglio, non mi sortiscono più l'effetto dovuto, eliminando o attenuando la sintomatologia, in particolar modo in situazioni costrittive in cui l'ansia sale a livelli altissimi?
Inoltre, prima di parlare con lo specialista e modificare probabilmente la cura, sarebbe inutile provare prima per un periodo con integratori alimentari naturali a basso dosaggio di iperico, in aggiunta a efexor?
Grazie in ogni caso per le risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non deve utilizzare questo spazio per prendere decisioni sulla cura.
Non è chiaro se sia stato stabilito che esista una correlazione con il colesterolo alto, la semplice concomitanza non è dirimente.
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