
Utente 479XXX
Buongiorno,
In attesa di una consulenza psichiatrica, de visu, vorrei chiedere, per sciogliere il più possibile i miei dubbi, alcune informazioni.
La mamma del mio compagno ha sviluppato una schizofrenia dopo aver partorito (penso intorno ai 35 - 36 anni). Date le circostanze famigliari un po' complicate non siamo in grado di sapere se nei suoi ascendenti più lontani ci fosse qualcuno malato. Sappiamo che i suoi genitori e la sorella erano persone sane da quel punto di vista.
Il mio compagno ha 34 anni e fino ad ora è sempre stato bene a parte tre episodi di panico (anche a suo padre è capitato), ma tutto sommato è una persona molto equilibrata, probabilmente per il fatto di aver vissuto sempre e solo con il papà.
Ora sono attanagliata dal dubbio sulla nostra eventuale futura prole.
Mi sono un po' informata ed ho capito che quello che si eredita non è la patologia in sé, ma un'eventuale predisposizione alla malattia che nella maggior parte dei casi, magari, non si svilupperà mai. Ho letto anche che la componente ambientale è importante allo sviluppo della malattia, ma quanto lo è in realtà rispetto alla base biologica?
Ho letto anche che i nipoti di persone schizofreniche hanno circa il 3% in più di probabilità della popolazione normale a sviluppare malattie psicotiche. Ma quello che forse mi spaventa di più è il fatto che la mia psicologa mi ha detto che la schizofrenia salta sempre una generazione. Volevo capire se questa affermazione è scientificamente attendibile o meno.
Volevo, inoltre, se sia possibile adottare delle misure per la prevenzione di soggetti predisposti. Grazie
In attesa di una consulenza psichiatrica, de visu, vorrei chiedere, per sciogliere il più possibile i miei dubbi, alcune informazioni.
La mamma del mio compagno ha sviluppato una schizofrenia dopo aver partorito (penso intorno ai 35 - 36 anni). Date le circostanze famigliari un po' complicate non siamo in grado di sapere se nei suoi ascendenti più lontani ci fosse qualcuno malato. Sappiamo che i suoi genitori e la sorella erano persone sane da quel punto di vista.
Il mio compagno ha 34 anni e fino ad ora è sempre stato bene a parte tre episodi di panico (anche a suo padre è capitato), ma tutto sommato è una persona molto equilibrata, probabilmente per il fatto di aver vissuto sempre e solo con il papà.
Ora sono attanagliata dal dubbio sulla nostra eventuale futura prole.
Mi sono un po' informata ed ho capito che quello che si eredita non è la patologia in sé, ma un'eventuale predisposizione alla malattia che nella maggior parte dei casi, magari, non si svilupperà mai. Ho letto anche che la componente ambientale è importante allo sviluppo della malattia, ma quanto lo è in realtà rispetto alla base biologica?
Ho letto anche che i nipoti di persone schizofreniche hanno circa il 3% in più di probabilità della popolazione normale a sviluppare malattie psicotiche. Ma quello che forse mi spaventa di più è il fatto che la mia psicologa mi ha detto che la schizofrenia salta sempre una generazione. Volevo capire se questa affermazione è scientificamente attendibile o meno.
Volevo, inoltre, se sia possibile adottare delle misure per la prevenzione di soggetti predisposti. Grazie
[#1] dopo

Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Referente scientifico

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Iscritto dal 2003

La sua preoccupazione è immotivata e probabilmente dettata da qualche suo problema personale di tipo psichico che forse non è trattato dal punto di vista psichiatrico.
Dr. F. S. Ruggiero
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http://www.psichiatra-psicoterapeuta.it
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