Depressione e disturbo ossessivo compulsivo

Buonasera a tutti! Sono un ragazzo di ventun'anni frequento il primo anno di Accademia di belle arti. Da qualche mese io e la mia (ex)ragazza ci siamo lasciati di comune accordo vista la distanza che ci separa (viviamo in due città abbastanza lontane) e soprattutto perché tutti e due siamo sofferenti di disturbi psichiatrici e crediamo che stando insieme il rapporto non può che peggiorare (pensiero mio, opinabile, non sono né uno psichiatra né uno psicologo). Ragazza conosciuta proprio in ricovero in un ospedale psichiatrico. Questa é la mia situazione, spero sia utile alla comprensione del caso. Frequento l'accademia con costanza anche se faccio fatica a stare al passo con le consegne e spesso sono stanco. E qui arriva il punto, ho sofferto per diversi anni di disturbo ossessivo compulsivo (dai tredici anni ad adesso, anche se ora in maniera più lieve) qualche mese fa grazie all'aiuto dello psichiatra ed a un ricovero in una casa di cura sono migliorato. Ho sofferto anche di depressione. L'unico problema era che i farmaci mi davano un incredibile sonnolenza e quindi sotto stretto consiglio dello psichiatra ho deciso di togliere alcuni farmaci. La terapia consisteva in due pastiglie di Xanax, due di sertralina, due di Olanzapina e una di Stilnox per dormire (purtroppo non ricordo le dosi). Ora prendo solo una pastiglia di sertralina. Il problema é che ora ho grosse difficoltà ad addormentarmi, alcuni pensieri ossessivi cominciano a tornare e di conseguenza alcuni rituali. Ricordo che uno delle mie manie piú importanti era ed é rimasta quella di non masturbarmi per paura di sporcare, purtroppo questa mania non é mai scemata. Pure la depressione sembra essere tornata in modo prepotente (non che se ne sia mai completamente andata). Ora quando mi addormento al risveglio faccio un'altra gran fatica ad alzarmi, non ho voglia di fare nulla, non riesco più a divertirmi guardando film, ascoltando musica ecc. Non riesco più nemmeno a suonare la chitarra. I lavori che devo presentare in Accademia li faccio all'ultimo e in modo rafazzonato. Rapporti con amici ecc. sono e sono sempre stati ridotti al minimo termine. La mia autostima é più bassa di quanto non sia mai stata. Continui pensieri riguardanti il suicidio (ad aprile sono stato ricoverato per due settimane in ospedale dopo aver ingerito una gran quantità di farmaci). E l'umore é decisamente basso, son spesso angosciato, anche se non lo do a vedere (anzi credo che per tenere sul morale faccio battute sciocche, con conseguente arrabbiatura
di fratelli e genitori, non vorrei fare fanta-psicologia mal potrebbe essere una forma inconscia per nascondermi e tenere l'umore alto). La psicoterapia per motivi economici e per mie difficoltà a parlare con gli specialisti non la faccio. Volevo sapere, se possibile, anche visto il luogo non molto adatto, se ci sono dei consigli che si possono avere... E se é normale che ci sia questa ricaduta. Grazie mille in anticipo a tutti quelli che vorranno rispondere. Grazie e Buona Serata!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
In presenza di una possibile ricaduta, la terapia farmacologica va rivista e ridosata.


Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie mille per la risposta puntuale e un grandissimo grazie anche per la velocità. Grazie e buona giornata!
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dopo
Utente
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Scusate ma ho un altro domandone da porre (forse difficile da espilcare in sedi del genere). Non ho mai capito i motivi psicologici che stanno dietro al mio disturbo e vorrei chiedere se é possibile che il mio tipo di disturbo possano essere nati solamente da fattori fisiologici/chimici(?). Scusate lla saccenza con la quale pongo le domande ma mi crediate non é così. Grazie e buona giornata!