Palpitazioni da ansia appena mi sdraio sul letto la notte

Salve a tutti, dallo scorso anno a periodi alterni soffro di palpitazioni prima di addormentarmi, tanto che ultimamente sono costretta a prendere 10 gocce di lexotan per riuscire a dormire, nonostante il sonno.

Sono una studentessa universitaria di 26 anni e a febbraio 2020, mentre preparavo un esame che mi metteva molta preoccupazione, la notte avvertivo qualche battito accelerato poco prima di prendere sonno, ma nulla di che, infatti poi mi addormentavo subito.
Tuttavia quello stesso mese, c’è stata una forte scossa di terremoto che lì per lì non mi aveva emotivamente segnato, più di tanto, ma verso maggio ho cominciato a sentire sensazioni di tremore come se ci fossero altri terremoti, per poi rendermi conto che non c’era nulla e allora giorno dopo giorno, questi tremori diventavano interni e insieme a quelli, iniziavo ad avvertire palpitazioni, con sensazione di riduzione improvvisa del battito, che spaventandomi, me lo faceva riaumentare.
Tutto questo ovviamente la notte come mi mettevo sul letto.
Dopo un mese circa, la sensazione di tremore è scomparsa, ma è rimasta quella al cuore, tanto che, una volta tornata dalle vacanze perché ormai si era fatta estate, (ottobre 2020) sono andata dal cardiologo che mi ha fatto elettrocardiogramma ed ecografia.
I battiti erano accelerati circa sui 100 bpm, poco più, ma quando mi si visita è sempre così, mi agito per paura di avere qualcosa e infatti il cardiologo stesso mi aveva notato le tipiche chiazze rosse da ansia.
Ora, dopo questa visita, magicamente non ho più avuto problemi per tutto l’inverno, fino a giugno 2021 quando tra l’ansia per un esame che poi non ho dato, rabbia per un evento spiacevole accaduto con un ex importante, mi si è ripresentato il fenomeno e a sere alterne prendevo 10 gocce di lexotan dopo che gli integratori di melatonina, presi in estate, non avevano fatto nulla.
Dopo aver deciso di non fare quell’esame, preparandone un altro con più tempo, aver ridotto un po’ la rabbia e dormito con mia madre, ho iniziato a rasserenarmi e a prendere 1 ml di sedivitax al mattino.
Per più di un mese è andato tutto benissimo, dormivo bene, mi svegliavo e addormentavo agli stessi orari e soprattutto niente più lexotan.
Ora però ad agosto, quando ho ricominciato a mettermi sui libri, con meno tempo di quanto avrei voluto, mi è tornata la palpitazione e per 3/4 notti alternate, ho dovuto riprendere 10 gocce di lexotan che stanno facendo effetto un po’ più tardi di prima.
Stanotte però ho deciso di riprendere il sedivitax che avevo sospeso, perché credevo non mi servisse più, ma a parte la sonnolenza, non mi sta dando altri risultati.

È un periodo in cui, data la mia età, mi sento profondamente sbagliata perché indietro, rispetto a chi già lavora o ha addirittura figli.
Ho un pensiero di sotto fondo di paura e fallimento, quest’anno andrò a Parma, vorrei rivolgermi a uno specialista, ma non è la mia città e ho paura di fare danni.
Cosa posso fare per ora per le palpitazioni?
Vorrei dormire.
Graz
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non c'è motivo per cui ritardi il fatto di rivolgersi ad uno specialista, è una visita medica e quindi non c'è niente di complicato.
Soluzioni su cosa prendere non possono essere date sul sito.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Io però al momento non posso recarmi fisicamente da uno specialista perché non mi trovo a Parma, almeno fino ai primi di settembre. Quindi, se continuassi con 10 gocce di lexotan solo la sera, sperando di stancarmi di più alcuni giorni e quindi di addormentarmi senza bisogno di nulla, secondo lei sarebbe un problema? Accetto qualunque consiglio, anche non farmacologico, pur di dormire. Grazie.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Non mi pare che l'essere domiciliati a Parma sia un requisito sine qua non per farsi valutare.

Vedo che nonostante le sia stato detto che non si possono dare indicazioni le richiede come se niente fosse, con la formula "accetto qualunque consiglio".
Lei lo accetta ma non si può dare.

Dr.Matteo Pacini
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