Ansia notturna e vertigini durante il sonno che non mi fanno chiudere occhio

Buonasera gentili Dottori, mi chiamo Andrea e ho 29 anni.
Da anni penso di soffrire di depressione ma non mi è stata diagnosticata da un professionista ed ho difficoltà ad uscire di casa (se non per cose importanti) ed a relazionarmi con le persone.
Da qualche mese provo ansia nel cercare ed accettare un lavoro, tanto da autosabotarmi in ogni modo pur di non ottenerlo e pure quando riesco ad ottenerlo, mentre sono in prova.
Sono in psicoterapia da poco tempo e grazie a ciò ho scoperto che una probabile causa di questo mio comportamento deriva da una mia figura di riferimento che durante tutta la mia infanzia ed adolescenza mi sminuiva in modo pesante e mi paragonava ad altre persone, innalzandole rispetto a me, infatti ora è ciò che faccio io: mi sminuisco continuamente e penso di non essere in grado di fare nulla, anche se in passato ho giá avuto delle esperienze lavorative in cui apparentemente non ho riscontrato problemi di questo tipo.
Grazie alla psicoterapia, però, ho cominciato a lavorarci su per rimettermi in gioco ma allo stesso tempo, quando sto per ottenere un nuovo lavoro, l'ansia peggiora vertiginosamente a tal punto da farmi provare nausea o farmi passare il sonno la notte prima della giornata lavorativa, infatti ho dato buca a due appuntamenti di fila nella stessa azienda e provo un senso di colpa ed una vergogna assurda per questo, mi sento tanto immaturo ed incapace di assumermi qualsiasi responsabilitá e ciò mi rattrista perchè va in contrasto con la mia voglia di riprendere in mano la mia vita.
Ultimamente prima di dormire provo la paura irrazionale che da un momento all'altro mi venga un infarto, senza mai capire perchè ho questa paura frequente, successivamente provo delle vertigini che mi fanno svegliare di scatto. Vorrei capire se queste vertigini possono essere collegate al mio stato d'ansia e vorrei chiedervi se oltre alla psicoterapia potrei aver bisogno di consultare uno psichiatra che mi prescriva qualche psicofarmaco e se gli psicofarmaci hanno una funzione "calmante" momentanea (quindi da assumere solo mentre si è in preda all'ansia/ attacchi di panico) oppure fungono da terapia vera e propria, quindi da assumere regolarmente (scusate la mia ignoranza sull'argomento).
Ovviamente ne parlerò con la mia psicoterapeuta quando tornerà dalle ferie ma quest'ansia amplificata e queste vertigini si sono verificate in questi giorni ed ho un forte bisogno di "orientarmi" mentre aspetto di riprendere con la psicoterapia.

Vi ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
È utile che faccia valutare in modo complessivo tutta la situazione da uno specialista in psichiatria.


Dr. F. S. Ruggiero


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dopo
Attivo dal 2022 al 2022
Ex utente
Quindi è consigliabile una valutazione da uno psichiatra, capisco, la ringrazio Dottore!
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