Quando passa il disagio dell'essere madre?
Buongiorno.
Mia figlia ha sei mesi e un giorno, io dal suo secondo mese sono in cura per depressione post parto, prendo una pillola e mezzo di sertralina al giorno.
Ho una diagnosi di Asperger.
Non odio mia figlia, ma odio essere madre.
Non sono più una persona, penso a come fare a non essere più madre, ma questo significherebbe ferire la bambina mentalmente o fisicamente, e quello decisamente non lo voglio fare.
Stare con lei è un incubo infinito.
"Parla" costantemente, si muove altrettanto spesso, non vuole essere lasciata da sola.
Io sono stufa e tirata.
Non dormo.
Non ho appetito.
Non ho piacere a fare le mie cose (tipo leggere un libro o anche solo fare una doccia o i bisogni in santa pace) perché so di avere 5 minuti al massimo prima di essere richiesta a suon di urla.
La bambina mi pizzica, mi strappa i capelli, mi toglie gli occhiali, mi morde.
Ho capito che per lei è un gioco, ma mi fa male e mi dà fastidio! Ho le gambe piene di lividi per i suoi calci.
Non ne posso più.
Mi sento una merda perché tutti dicono sempre "ma come è brava! ".
Sì, fuori casa, dove si può guardare in giro, perché è molto sveglia e curiosa.
La pediatra dice che non è autistica, almeno non come me, avendo parlato con mia madre e sapendo come ero io alla sua età.
Comunque, mi sento una madre di merda e non voglio esserlo, né una madre di per sé.
Non ne posso più.
Voglio dormire, voglio godermi almeno tre capitoli di fila senza urla, non voglio più ascoltare le solite canzoncine per bambini tutto il giorno, la settimana, il mese.
Non cresce abbastanza velocemente.
Mio marito dice "ha GIÀ sei mesi" io ribatto "ha APPENA sei mesi".
Non ce la posso più fare.
Mi è venuta la mastite tre volte, la mia pancia è piena di smagliature nonostante io mi sia tenuta in esercizio finché mi è stato possibile, mi sono riempita di capelli bianchi, che si notano perché sto pure diventando pelata.
Ho sempre avuto una bella pelle e adesso è piena di "nei" rossi e ho le occhiaie talmente pronunciate che Tim Burton potrebbe usarmi come personaggio.
Odio andare a letto perché LO SO che tanto non dormirò.
Odio darle la pappa.
All'inizio odiavo anche cambiarla ma adesso mi è passata.
Quindi, ho pensato, tra quanto mi passa lo schifo di essere madre?
Quando posso iniziare a godermi la bambina?
Quando lei la smette di essere indemoniata?
Quando la smette di piangere PER NIENTE?
Quando la smetto di avere pensieri tipo "questa bambina ha rotto le scatole, è una rompiballe/voglio la mia vita di prima/non voglio più essere madre?
Non ne posso più.
Sono piena.
Basta.
L'unica soluzione che ho è morire, ma così poi le faccio venire comunque i traumi, e non va bene.
Però davvero, basta, non ne posso più, voglio solo dormire e non sentire niente per almeno 24 ore.
Poi lo so che dovrò tornare in trincea.
La cosa più brutta?
Ho lottato unghie e denti per averla, e adesso vorrei tornare indietro nel tempo e prendermi a schiaffi finché non cambio idea.
Che schifo di vita di merda.
Mia figlia ha sei mesi e un giorno, io dal suo secondo mese sono in cura per depressione post parto, prendo una pillola e mezzo di sertralina al giorno.
Ho una diagnosi di Asperger.
Non odio mia figlia, ma odio essere madre.
Non sono più una persona, penso a come fare a non essere più madre, ma questo significherebbe ferire la bambina mentalmente o fisicamente, e quello decisamente non lo voglio fare.
Stare con lei è un incubo infinito.
"Parla" costantemente, si muove altrettanto spesso, non vuole essere lasciata da sola.
Io sono stufa e tirata.
Non dormo.
Non ho appetito.
Non ho piacere a fare le mie cose (tipo leggere un libro o anche solo fare una doccia o i bisogni in santa pace) perché so di avere 5 minuti al massimo prima di essere richiesta a suon di urla.
La bambina mi pizzica, mi strappa i capelli, mi toglie gli occhiali, mi morde.
Ho capito che per lei è un gioco, ma mi fa male e mi dà fastidio! Ho le gambe piene di lividi per i suoi calci.
Non ne posso più.
Mi sento una merda perché tutti dicono sempre "ma come è brava! ".
Sì, fuori casa, dove si può guardare in giro, perché è molto sveglia e curiosa.
La pediatra dice che non è autistica, almeno non come me, avendo parlato con mia madre e sapendo come ero io alla sua età.
Comunque, mi sento una madre di merda e non voglio esserlo, né una madre di per sé.
Non ne posso più.
Voglio dormire, voglio godermi almeno tre capitoli di fila senza urla, non voglio più ascoltare le solite canzoncine per bambini tutto il giorno, la settimana, il mese.
Non cresce abbastanza velocemente.
Mio marito dice "ha GIÀ sei mesi" io ribatto "ha APPENA sei mesi".
Non ce la posso più fare.
Mi è venuta la mastite tre volte, la mia pancia è piena di smagliature nonostante io mi sia tenuta in esercizio finché mi è stato possibile, mi sono riempita di capelli bianchi, che si notano perché sto pure diventando pelata.
Ho sempre avuto una bella pelle e adesso è piena di "nei" rossi e ho le occhiaie talmente pronunciate che Tim Burton potrebbe usarmi come personaggio.
Odio andare a letto perché LO SO che tanto non dormirò.
Odio darle la pappa.
All'inizio odiavo anche cambiarla ma adesso mi è passata.
Quindi, ho pensato, tra quanto mi passa lo schifo di essere madre?
Quando posso iniziare a godermi la bambina?
Quando lei la smette di essere indemoniata?
Quando la smette di piangere PER NIENTE?
Quando la smetto di avere pensieri tipo "questa bambina ha rotto le scatole, è una rompiballe/voglio la mia vita di prima/non voglio più essere madre?
Non ne posso più.
Sono piena.
Basta.
L'unica soluzione che ho è morire, ma così poi le faccio venire comunque i traumi, e non va bene.
Però davvero, basta, non ne posso più, voglio solo dormire e non sentire niente per almeno 24 ore.
Poi lo so che dovrò tornare in trincea.
La cosa più brutta?
Ho lottato unghie e denti per averla, e adesso vorrei tornare indietro nel tempo e prendermi a schiaffi finché non cambio idea.
Che schifo di vita di merda.
Gentile utente,
dispiace moltissimo la sua sofferenza personale.
Come lei sa certamente, per le persone che soffrono di sindrome di Asperger le relazioni non sono la cosa più facile, e la relazione con il proprio figlio/figlia non fa eccezioni. Si calcoli che, a differenza delle altre relazioni, non è una relazione dalla quale si può fuggire o si può tornare indietro; e ciò può produrre uno stato d'animo di imprigionamento.
"..Ho lottato unghie e denti per averla, e adesso vorrei tornare indietro .. " E' uno stato d'animo non raro tra le neo mamme, nel periodo più impegnativo fino all'anno di vita del bambino.
E tuttavia sapere che non è possibile "tornare indietro", che non c'è divorzio dal proprio/a figlio/a può rappresentare una molla per farsi aiutare.
Lei è già in terapia farmacologica, auspicabilmente prescritta da uno psichiatra e non dal medico di base.
Forse quello che può aggiungere è una psicoterapia fatta con una psicoterapeuta (donna, direi) per lavorare sull'adattamento attivo alla nuova situazione. Sua figlia non ha alcuna responsabilità nell'essere stata chiamata al mondo, nell'essere una bambina di 6 mesi e dunque "assorbente" H24. Se la madre "nuota contro l'onda" si sfianca inutilmente e corre il rischi di andare sotto. Meglio attendere che l'onda passi assumendo atteggiamenti e comportamenti consoni. Non ultimo ritrovare alleanza e complicità con il/la proprio/a partner.
E' quello che Le auguro di riuscire a raggiungere, anche se mi rendo conto che non sarà certo un consulto online ad .. operare il miracolo. Ma del resto il nostro compito è quello di indicare la via da mettere in atto nella propria vita concreta.
Un abbraccio.
Dott. Brunialti
dispiace moltissimo la sua sofferenza personale.
Come lei sa certamente, per le persone che soffrono di sindrome di Asperger le relazioni non sono la cosa più facile, e la relazione con il proprio figlio/figlia non fa eccezioni. Si calcoli che, a differenza delle altre relazioni, non è una relazione dalla quale si può fuggire o si può tornare indietro; e ciò può produrre uno stato d'animo di imprigionamento.
"..Ho lottato unghie e denti per averla, e adesso vorrei tornare indietro .. " E' uno stato d'animo non raro tra le neo mamme, nel periodo più impegnativo fino all'anno di vita del bambino.
E tuttavia sapere che non è possibile "tornare indietro", che non c'è divorzio dal proprio/a figlio/a può rappresentare una molla per farsi aiutare.
Lei è già in terapia farmacologica, auspicabilmente prescritta da uno psichiatra e non dal medico di base.
Forse quello che può aggiungere è una psicoterapia fatta con una psicoterapeuta (donna, direi) per lavorare sull'adattamento attivo alla nuova situazione. Sua figlia non ha alcuna responsabilità nell'essere stata chiamata al mondo, nell'essere una bambina di 6 mesi e dunque "assorbente" H24. Se la madre "nuota contro l'onda" si sfianca inutilmente e corre il rischi di andare sotto. Meglio attendere che l'onda passi assumendo atteggiamenti e comportamenti consoni. Non ultimo ritrovare alleanza e complicità con il/la proprio/a partner.
E' quello che Le auguro di riuscire a raggiungere, anche se mi rendo conto che non sarà certo un consulto online ad .. operare il miracolo. Ma del resto il nostro compito è quello di indicare la via da mettere in atto nella propria vita concreta.
Un abbraccio.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Dimenticavo un suggerimento concreto:
Ha valutato di chiedere aiuto alle persone
più vicine come i genitori e i suoceri? Talvolta non è così facile chiedere aiuto, oppure individuare altre persone in grado di fornire aiuto. Quando c'è bisogno, ad esempio di prendersi l'intero pomeriggio, la delega diventa necessaria, la capacità di delega e tutta da costruire.
Ha valutato di chiedere aiuto alle persone
più vicine come i genitori e i suoceri? Talvolta non è così facile chiedere aiuto, oppure individuare altre persone in grado di fornire aiuto. Quando c'è bisogno, ad esempio di prendersi l'intero pomeriggio, la delega diventa necessaria, la capacità di delega e tutta da costruire.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 342 visite dal 04/07/2025.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Se sei uno specialista e vuoi rispondere ai consulti esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbi della vista
Controllare regolarmente la salute degli occhi aiuta a diagnosticare e correggere in tempo i disturbi della vista: quando iniziare e ogni quanto fare le visite.
Consulti simili su disturbi della vista
Consulti su problemi relazionali
Altri consulti in psicologia
- Parlare a degli adulti dei loro errori in ambito genitoriale
- Ansia da prestazione: è normale e come affrontarla?
- Ansia, isolamento e futuro: terapia è sufficiente?
- Disagio in terapia: le espressioni della terapeuta compromettono il lavoro?
- Sessualità stravolta: aumento desiderio e attrazione per uomini (genitali).
- Dipendenza dagli orgasmi: è possibile?