La mia situazione

Mi chiamo Sara ed ho 22 anni... La prima volta che mi sono venuti gli attacchi di panico e stato 6 anni fa... ero tranquilla che andavo a bere un bicchiere di acqua e tutto d un colpo sento calore in tutto il corpo e il cuore che inizia ad andare all impazzita... ero cosciente e i miei genitori si erano spaventati tantissimo...
Sono andata in ospedale e mi hanno fatto un controllo ed era tutto ok e mi hanno fatto anche le analisi ed erano ok...
Son tornata a casa e sono andata a dormire...
Quando son andata a scuola non cela facevo più a stare in classe con i miei compagni perché non li trovavo simpatici... perché mi prendevano in giro quasi sempre specialmente uno!
Poi dopo un po di giorni sono tornata in ospedale perché mi era venuto un altro attacco e la mi hanno dato delle gocce per calmarmi ed aveva anche funzionato perché ero talmente ko che non ero più io... passano gli anni mi fidanzo nel 2018 e tra alti e bassi anche la mi venivano gli attacchi di panico verso il 2020 e da la mi son fissata che ho problemi di cuore/cardiaci... son andata da 10 cardiologi mi sa e tutto era apposto non avevo proprio niente che non andava! Arriviamo nel maggio del 2023 dove mi sono lasciata con il mio ex fidanzato perché non andavamo più d'accordo e poi ne aveva un altra perciò pace amen...! A giugno mi fidanzo con il mio ragazzo che tuttora stiamo insieme per fortuna, ma c e un problema però e da aprile che ho continuamente attacchi di panico e paura di morire da un momento all'altro forse perché io con qualche suo famigliare non andiamo tantissimo d accordo... perciò mi chiedo come mai mi son venuti questi attacchi di panico quasi tutti i giorni e anche fitte al petto e male al braccio sinistro e anche alla mandibola e sono tutte le sere con capogiri che sembra che cado da un momento all'altro?
Sono stufa di questa mia vita e vorrei cambiarla in meglio!
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Sara,
grazie per aver condiviso la tua storia, così complessa e densa di vissuti emotivi che meritano ascolto e rispetto.

Quello che descrivi sembra essere un lungo percorso segnato da episodi di panico, ricorsivi e intensi, che si intrecciano con momenti significativi della tua vita: la scuola, le relazioni affettive, la fine di un legame importante, un nuovo amore, i rapporti familiari. In tutto questo, il tuo corpo ha parlato attraverso segnali forti (palpitazioni, fitte al petto, sensazione di svenimento, paura della morte) che, comprensibilmente, hanno generato confusione e allarme, portandoti più volte a escludere cause mediche.

Il fatto che i cardiologi abbiano escluso patologie organiche è un elemento prezioso: ci suggerisce che la sofferenza che senti ha radici profonde, ma non necessariamente fisiche. Gli attacchi di panico possono essere espressione di un disagio più ampio, spesso legato a conflitti interiori, a emozioni non elaborate, a traumi relazionali, a vissuti di esclusione o svalutazione. La tua storia parla anche di una grande sensibilità e forse di una fatica nel trovare un senso di sicurezza e stabilità, soprattutto quando ti senti sotto giudizio o in disaccordo con chi ti è vicino.

Quando il panico prende spazio, è come se il corpo urlasse qualcosa che le parole non riescono a dire. E questa voce merita uno spazio terapeutico sicuro e competente, dove poter essere ascoltata senza paura né vergogna.

Ti incoraggio a intraprendere un percorso individuale, non per "curare" qualcosa che non va in te, ma per riconoscere le ferite, comprendere i significati nascosti dietro al sintomo, ritrovare una narrazione più gentile e solida di te stessa. La vita che desideri, meno segnata dalla paura e più orientata alla serenità, può essere costruita passo dopo passo, con pazienza e con l’aiuto giusto.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Contatta lo specialista e prenota una visita
Utente
Utente
Grazie mille per avermi risposto dottoressa! Io sono più preoccupata per le fitte al petto cosa potranno essere?
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Sara,
capisco molto bene quanto le fitte al petto possano spaventare. La mente, in quei momenti, tende a cercare una spiegazione immediata e spesso ci porta a pensare al peggio, soprattutto se l’ansia è già una presenza costante nella vita quotidiana.

È importante ricordare che, dopo una serie di accertamenti cardiologici con esito negativo, il corpo sta probabilmente comunicando in un altro linguaggio: quello dell’ansia somatizzata. Il petto è una zona che raccoglie moltissime tensioni, soprattutto quando ci sentiamo in allerta, sotto pressione o immersi in relazioni complicate. I muscoli si irrigidiscono, la respirazione si fa più superficiale, e il cuore, anche se sano, viene percepito come una minaccia. Non è raro, in questi casi, avere la sensazione di morire, pur essendo in realtà dentro un’esperienza intensa ma non pericolosa. Quello che descrive è un corpo che sta chiedendo ascolto, e una mente che ha bisogno di essere aiutata a sciogliere confusione, dolore e paura.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Leo e proprio una brava dottoressa veramente.... lunedì sera ho avuto un attacco di panico brutto sentivo caldo nel corpo fastidio alla spalla e alla mandibola ed ho pensato al peggio ovviamente io.... e stato bruttissimo! E comunque quando mi vengono le fitte il mio corpo si allarma e mi sembra di non essere più io....
Segnala un abuso allo Staff
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Cara Sara,

Potrebbe riflettere su cosa sia successo lunedì (sia di pratico che di "mentale") per dare un significato a quell'attacco di panico e a tutti i segnali che il corpo le ha mandato.

Il corpo, quando si sente minacciato, entra in modalità difensiva (è la famosa risposta di fight or flight). Ma nel suo caso questa attivazione si scatena senza una minaccia concreta, trasformando sensazioni fisiche, come un battito accelerato o una tensione muscolare, in campanelli d’allarme che la mente legge come pericolo di vita.

Ma questo non significa che si sta inventando tutto , anzi: vuol dire che il suo asse corpo-mente ha imparato a reagire con allarme al minimo segnale, anche i più innocui. E che ogni volta che sente una fitta, parte una catena di pensieri ( e se fosse il cuore? ) che alimentano ancora di più i sintomi. È un circolo vizioso, ma si può spezzare. Serve tempo e serve un lavoro profondo non solo sul sintomo, ma sulle storie, i legami e le esperienze emotive che si porta dentro.

Un caro saluto,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

Segnala un abuso allo Staff
Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille dottoressa lunedì sera c erano le giostre ed io ovviamente sto sempre ad ascoltarmi il cuore e mi agito se sento se fa un battito anticipato e mi preoccupo per niente insomma...
Segnala un abuso allo Staff
Attacchi di panico

Scopri cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi principali, quanto durano e quali sono le cause. Come affrontarli e come gestire l'ansia che li provoca?

Leggi tutto

Consulti simili su attacchi di panico

Consulti su disturbi d'ansia

Altri consulti in psicologia