Fare l'amante
Buon pomeriggio.
Circa 7 mesi fa si è conclusa una relazione col mio ex durata alcuni anni.
La relazione soprattutto nell' ultimo periodo non mi faceva stare bene per cui nel post relazione sono stata meglio, più serena, con molti meno pensieri e sicura che fosse la cosa giusta.
In questo tempo non ho conosciuto nuovi ragazzi e non ho sentito la necessità di trovare un nuovo compagno.
Mi è capitato giusto di conoscere qualcuno su Instagram ma niente di più.
Nel frattempo sono stata ricontattata da un ragazzo con cui mi sono frequentata in due periodi della mia vita (qualche mese), il quale, ora fidanzato e convivente, mi ha in questi anni ogni tanto cercata e ha chiesto più volte di vederci (anche quando ero fidanzata).
Solo nell' ultimo periodo ho accettato tre volte di vederci.
La sua attrazione è tanta, la mia potrebbe essere altrettanta ma non ho mai accettato di avere rapporti in quanto il fatto che sia fidanzato mi fa sentire in colpa per la ragazza, mi fa pensare che mi voglia solo per sesso e temo di coinvolgermi e di essere svalutata poi.
Non mi piace poi l'idea di condividere un ragazzo con un' altra persona.
Allo stesso tempo penso che io, non essendo fidanzata, potrei semplicemente vivermi il momento per quello che è senza precludermi qualcosa.
Se non lo avessi fermato avrebbe tradito la ragazza il giorno prima di partire in vacanza con lei, di cui posta le foto.
E riuscito a rubarmi giusto un bacio.
Da ciò che ho capito sta comprando casa con lei ma sembra non perda occasione per tradirla.
Penso anche che chi tradisce solitamente è recidivo.
Detto ciò sono più propensa a lasciarlo perdere ma sono curiosa di un punto di vista professionale a riguardo
Circa 7 mesi fa si è conclusa una relazione col mio ex durata alcuni anni.
La relazione soprattutto nell' ultimo periodo non mi faceva stare bene per cui nel post relazione sono stata meglio, più serena, con molti meno pensieri e sicura che fosse la cosa giusta.
In questo tempo non ho conosciuto nuovi ragazzi e non ho sentito la necessità di trovare un nuovo compagno.
Mi è capitato giusto di conoscere qualcuno su Instagram ma niente di più.
Nel frattempo sono stata ricontattata da un ragazzo con cui mi sono frequentata in due periodi della mia vita (qualche mese), il quale, ora fidanzato e convivente, mi ha in questi anni ogni tanto cercata e ha chiesto più volte di vederci (anche quando ero fidanzata).
Solo nell' ultimo periodo ho accettato tre volte di vederci.
La sua attrazione è tanta, la mia potrebbe essere altrettanta ma non ho mai accettato di avere rapporti in quanto il fatto che sia fidanzato mi fa sentire in colpa per la ragazza, mi fa pensare che mi voglia solo per sesso e temo di coinvolgermi e di essere svalutata poi.
Non mi piace poi l'idea di condividere un ragazzo con un' altra persona.
Allo stesso tempo penso che io, non essendo fidanzata, potrei semplicemente vivermi il momento per quello che è senza precludermi qualcosa.
Se non lo avessi fermato avrebbe tradito la ragazza il giorno prima di partire in vacanza con lei, di cui posta le foto.
E riuscito a rubarmi giusto un bacio.
Da ciò che ho capito sta comprando casa con lei ma sembra non perda occasione per tradirla.
Penso anche che chi tradisce solitamente è recidivo.
Detto ciò sono più propensa a lasciarlo perdere ma sono curiosa di un punto di vista professionale a riguardo
Buongiorno,
Quello che condivide è il racconto di un’esperienza complessa, in cui sembrano intrecciarsi desideri, dubbi, bisogni affettivi e interrogativi etici. Mi colpisce la lucidità con cui osserva ciò che accade, nonché la sua capacità di distinguere tra ciò che potrebbe darle piacere nell’immediato e ciò che potrebbe, nel tempo, portarle sofferenza o disallineamento rispetto ai propri valori.
Nella sua domanda si avverte una tensione tra la voglia di vivere il momento con leggerezza (in fondo lei non è impegnata e non ha alcun dovere formale verso nessuno) e la consapevolezza che questa relazione parallela potrebbe collocarla in una posizione ambigua, potenzialmente dolorosa: quella di altra donna , di spazio segreto , forse di rimpianto o svalutazione futura.
Ciò che sembra darle fastidio non è tanto l’attrazione fisica o l’interesse che può provare per quest’uomo, quanto la dinamica relazionale che si innesca: lui impegnato eppure disponibile a cercare altrove; lei disponibile al dialogo, alla vicinanza, ma non al punto da sentirsi complice o complice inconsapevole di un tradimento.
Il punto, quindi, non è solo se lasciarsi andare oppure no. È: che ruolo voglio avere nelle relazioni? Quali parti di me sto cercando di soddisfare? Quale tipo di amore sento di meritare?
È possibile che questa situazione le stia offrendo, al di là della superficie, l’occasione di confrontarsi con alcuni temi profondi: il bisogno di sentirsi scelta, il timore di essere usata, la fatica a fidarsi, il valore che dà a sé stessa in una relazione.
Spesso ripetiamo inconsapevolmente schemi relazionali già vissuti, non perché sbagliamo , ma perché lì si annida qualcosa di irrisolto. Non si tratta di giudicare le sue scelte, ma di capire da dove nascono, cosa nutrono dentro di lei e cosa lasciano dopo il momento.
Un percorso psicologico potrebbe offrirle uno spazio protetto in cui esplorare questi nodi con calma e profondità, senza doverli affrontare da sola o nel dubbio costante.
Resto a disposizione,
un caro saluto,
Quello che condivide è il racconto di un’esperienza complessa, in cui sembrano intrecciarsi desideri, dubbi, bisogni affettivi e interrogativi etici. Mi colpisce la lucidità con cui osserva ciò che accade, nonché la sua capacità di distinguere tra ciò che potrebbe darle piacere nell’immediato e ciò che potrebbe, nel tempo, portarle sofferenza o disallineamento rispetto ai propri valori.
Nella sua domanda si avverte una tensione tra la voglia di vivere il momento con leggerezza (in fondo lei non è impegnata e non ha alcun dovere formale verso nessuno) e la consapevolezza che questa relazione parallela potrebbe collocarla in una posizione ambigua, potenzialmente dolorosa: quella di altra donna , di spazio segreto , forse di rimpianto o svalutazione futura.
Ciò che sembra darle fastidio non è tanto l’attrazione fisica o l’interesse che può provare per quest’uomo, quanto la dinamica relazionale che si innesca: lui impegnato eppure disponibile a cercare altrove; lei disponibile al dialogo, alla vicinanza, ma non al punto da sentirsi complice o complice inconsapevole di un tradimento.
Il punto, quindi, non è solo se lasciarsi andare oppure no. È: che ruolo voglio avere nelle relazioni? Quali parti di me sto cercando di soddisfare? Quale tipo di amore sento di meritare?
È possibile che questa situazione le stia offrendo, al di là della superficie, l’occasione di confrontarsi con alcuni temi profondi: il bisogno di sentirsi scelta, il timore di essere usata, la fatica a fidarsi, il valore che dà a sé stessa in una relazione.
Spesso ripetiamo inconsapevolmente schemi relazionali già vissuti, non perché sbagliamo , ma perché lì si annida qualcosa di irrisolto. Non si tratta di giudicare le sue scelte, ma di capire da dove nascono, cosa nutrono dentro di lei e cosa lasciano dopo il momento.
Un percorso psicologico potrebbe offrirle uno spazio protetto in cui esplorare questi nodi con calma e profondità, senza doverli affrontare da sola o nel dubbio costante.
Resto a disposizione,
un caro saluto,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
La ringrazio per la risposta, mi aiuta a riflettere.
Che ruolo vorrei avere nelle relazioni?
Di donna che sa essere empatica, sicura, complice, amante (inteso come donna con cui c'è intesa sessuale) ma che sta bene anche da sola e che se sceglie di fare entrare qualcuno nella propria vita è perché aggiunge qualcosa e non toglie serenità. Non tengo stretto nessuno che non mi apprezza per come sono (sia un amore che in amicizia), non perfetta ma una persona che si impegna a migliorarsi per sé prima di tutto (facendo sport, mangiando sano, evitando di sovraccaricarsi di lavoro e che non ha paura di lasciare andare chi non l'apprezza).
Quali parti di me sto cercando di soddisfare?
Direi il bisogno di vivere il momento con leggerezza, il bisogno di lasciar andare un po' la morale e la razionalità.
Quale amore sento di meritare?
Sento di meritare un amore sincero, che porta rispetto, sostiene. Questo non risponderebbe a questo bisogno ma più ad un altro bisogno ossia di vivere la vita con leggerezza.
Che ruolo vorrei avere nelle relazioni?
Di donna che sa essere empatica, sicura, complice, amante (inteso come donna con cui c'è intesa sessuale) ma che sta bene anche da sola e che se sceglie di fare entrare qualcuno nella propria vita è perché aggiunge qualcosa e non toglie serenità. Non tengo stretto nessuno che non mi apprezza per come sono (sia un amore che in amicizia), non perfetta ma una persona che si impegna a migliorarsi per sé prima di tutto (facendo sport, mangiando sano, evitando di sovraccaricarsi di lavoro e che non ha paura di lasciare andare chi non l'apprezza).
Quali parti di me sto cercando di soddisfare?
Direi il bisogno di vivere il momento con leggerezza, il bisogno di lasciar andare un po' la morale e la razionalità.
Quale amore sento di meritare?
Sento di meritare un amore sincero, che porta rispetto, sostiene. Questo non risponderebbe a questo bisogno ma più ad un altro bisogno ossia di vivere la vita con leggerezza.
Grazie a lei per aver condiviso queste riflessioni così profonde e autentiche. Il ruolo che desidera avere nelle relazioni racconta di una donna che ha lavorato su di sé, che ha imparato a non elemosinare amore, a riconoscere il proprio valore e a non rimanere dove non viene vista per ciò che è, che sa stare anche nella solitudine senza viverla come mancanza, ma come scelta consapevole di non accettare meno di ciò che sente di meritare.
Il fatto che riconosca, con la stessa chiarezza, anche il bisogno di vivere con "leggerezza", di lasciarsi andare, di non essere sempre guidata dalla morale e dalla razionalità, la rende ancora più integra.
Qui si colloca la complessità della situazione che ha descritto: un uomo che non è libero, un’attrazione che c’è, una tentazione che stuzzica il bisogno di leggerezza, ma che allo stesso tempo stride con quel rispetto che desidera ricevere e che, da ciò che scrive, sembra anche voler offrire.
Non è raro che in alcuni momenti della vita, soprattutto dopo una relazione finita o durante una fase di ridefinizione personale, ci si senta attratti da esperienze di passaggio , meno impegnative, più leggere. Ma anche in queste esperienze temporanee c’è spesso il desiderio, profondo e umano, di essere trattati con cura.
La vera domanda, quindi, potrebbe non essere Posso vivermela e basta? , ma Anche dentro questa leggerezza, mi sento rispettata? Sento che mi sto rispettando?
Non tutte le esperienze devono necessariamente essere la storia della vita , ma ogni scelta può essere un atto d’amore verso sé stessi, o un allontanamento da quel rispetto che sentiamo di meritare.
Continuare a coltivare questo dialogo interno può aiutarla a non sentirsi imprigionata tra "bianco o nero" (tutto o niente, giusto o sbagliato), ma a riconoscere le infinite sfumature che ci abitano.
Rimango a disposizione.
Il fatto che riconosca, con la stessa chiarezza, anche il bisogno di vivere con "leggerezza", di lasciarsi andare, di non essere sempre guidata dalla morale e dalla razionalità, la rende ancora più integra.
Qui si colloca la complessità della situazione che ha descritto: un uomo che non è libero, un’attrazione che c’è, una tentazione che stuzzica il bisogno di leggerezza, ma che allo stesso tempo stride con quel rispetto che desidera ricevere e che, da ciò che scrive, sembra anche voler offrire.
Non è raro che in alcuni momenti della vita, soprattutto dopo una relazione finita o durante una fase di ridefinizione personale, ci si senta attratti da esperienze di passaggio , meno impegnative, più leggere. Ma anche in queste esperienze temporanee c’è spesso il desiderio, profondo e umano, di essere trattati con cura.
La vera domanda, quindi, potrebbe non essere Posso vivermela e basta? , ma Anche dentro questa leggerezza, mi sento rispettata? Sento che mi sto rispettando?
Non tutte le esperienze devono necessariamente essere la storia della vita , ma ogni scelta può essere un atto d’amore verso sé stessi, o un allontanamento da quel rispetto che sentiamo di meritare.
Continuare a coltivare questo dialogo interno può aiutarla a non sentirsi imprigionata tra "bianco o nero" (tutto o niente, giusto o sbagliato), ma a riconoscere le infinite sfumature che ci abitano.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Utente
Potrei evitare di rispettarmi effettivamente più che altro per il fatto di essere io single e non entrambi single che non hanno obiettivi chiari. Da un certo punto di vista mi sentirei in una posizione di svantaggio essendo io single e lui no.
Un dubbio che mi rimane è cosa porti una persona a scegliere di tradire (non sono mai stata io a cercarlo). Immagino insoddisfazione di qualche bisogno ma perché poi farsi vedere come la coppia felice sui social? Per rispondere ad un bisogno di approvazione? Si può amare una persona e al tempo stesso scegliere di tradirla?
Forse non sono problemi che mi devo porre ma ammetto che la domanda mi viene.
Un dubbio che mi rimane è cosa porti una persona a scegliere di tradire (non sono mai stata io a cercarlo). Immagino insoddisfazione di qualche bisogno ma perché poi farsi vedere come la coppia felice sui social? Per rispondere ad un bisogno di approvazione? Si può amare una persona e al tempo stesso scegliere di tradirla?
Forse non sono problemi che mi devo porre ma ammetto che la domanda mi viene.
Il fatto che lei si senta in una posizione di svantaggio è significativo. Essere single, mentre l’altro è impegnato in una relazione ufficiale, crea uno squilibrio che può toccare diversi livelli: visibilità, trasparenza, riconoscimento. Il rischio, non banale, è che l’altra persona abbia il lusso di vivere due dimensioni, mentre a lei resti una sola parte, quella nascosta o provvisoria. Anche quando si desidera leggerezza, non sempre si è disposti a sentirsi meno.
Riguardo al tema del tradimento, le sue domande sono legittime e profondamente umane. Cosa spinge una persona a cercare altrove mentre pubblicamente si mostra felice? Nella maggior parte dei casi non si tratta di un’unica risposta, ma di una combinazione complessa di fattori: desiderio di conferme, bisogno di evasione, insoddisfazione relazionale non riconosciuta o non affrontata, fatica a tollerare la monotonia o l’intimità autentica, paura della solitudine. E sì, spesso c’è anche un bisogno di approvazione sociale che porta a mantenere l’immagine della coppia perfetta, soprattutto sui social, dove ciò che appare conta più di ciò che si vive.
Ma si può amare e tradire allo stesso tempo? Dipende da cosa si intende per amore. Alcune persone vivono l’amore come un vincolo affettivo profondo, ma non esclusivo sul piano del desiderio. Altre si raccontano di amare, ma non riescono a entrare davvero in contatto con l’altro, perché evitano i conflitti o vivono relazioni di copertura , più che autentiche. Altre ancora tradiscono non tanto per mancanza di amore, quanto per incapacità di riconoscere i propri bisogni e comunicarli all’interno della coppia.
Ciò detto, è vero anche che lei non è chiamata a risolvere questi interrogativi per lui. Piuttosto, può chiedersi se il modo in cui lui si muove nelle relazioni è compatibile con ciò che lei desidera davvero, oggi. E se ciò che le propone è coerente con l’amore che sente di meritare.
Non sempre sapere perché qualcosa accade ci aiuta a sentirci meglio. Ma sapere come ci fa sentire ciò che accade, sì. E quello è un ottimo punto da cui partire.
Resto a disposizione,
Riguardo al tema del tradimento, le sue domande sono legittime e profondamente umane. Cosa spinge una persona a cercare altrove mentre pubblicamente si mostra felice? Nella maggior parte dei casi non si tratta di un’unica risposta, ma di una combinazione complessa di fattori: desiderio di conferme, bisogno di evasione, insoddisfazione relazionale non riconosciuta o non affrontata, fatica a tollerare la monotonia o l’intimità autentica, paura della solitudine. E sì, spesso c’è anche un bisogno di approvazione sociale che porta a mantenere l’immagine della coppia perfetta, soprattutto sui social, dove ciò che appare conta più di ciò che si vive.
Ma si può amare e tradire allo stesso tempo? Dipende da cosa si intende per amore. Alcune persone vivono l’amore come un vincolo affettivo profondo, ma non esclusivo sul piano del desiderio. Altre si raccontano di amare, ma non riescono a entrare davvero in contatto con l’altro, perché evitano i conflitti o vivono relazioni di copertura , più che autentiche. Altre ancora tradiscono non tanto per mancanza di amore, quanto per incapacità di riconoscere i propri bisogni e comunicarli all’interno della coppia.
Ciò detto, è vero anche che lei non è chiamata a risolvere questi interrogativi per lui. Piuttosto, può chiedersi se il modo in cui lui si muove nelle relazioni è compatibile con ciò che lei desidera davvero, oggi. E se ciò che le propone è coerente con l’amore che sente di meritare.
Non sempre sapere perché qualcosa accade ci aiuta a sentirci meglio. Ma sapere come ci fa sentire ciò che accade, sì. E quello è un ottimo punto da cui partire.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
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Utente
Se dovessimo trovarci bene una sera può anche starci considerando la situazione per quella che è, nulla di più. Con questa persona ho desiderato in passato altro ma non desidero altro ora, perché non potrei fidarmi di una persona che si comporta così con altre e quindi potrebbe fare altrettanto con me. Non mi sembra nemmeno uno a cui manchi il sesso ma più una persona, come successo in passato con me, fosse poco aperto al dialogo, cosa che reputo fondamentale invece. È vero anche che nel mio caso il piacere passa anche da un importante coinvolgimento emotivo e senza quello diventa poco appagante e quindi...chi me lo fa fare?
Credo che penserò a godermi le ferie e fare qualcosa di bello per me.
È stato veramente arricchente confrontarmi con lei e avere degli spunti di riflessione senza giudizio, la ringrazio davvero
Credo che penserò a godermi le ferie e fare qualcosa di bello per me.
È stato veramente arricchente confrontarmi con lei e avere degli spunti di riflessione senza giudizio, la ringrazio davvero
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 666 visite dal 25/07/2025.
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