Ansia e tachicardia

Buongiorno.
Sono una ragazza di 26 anni, normopeso, soffro di attacchi di panico e sono sotto terapia, la situazione per quanto riguarda questi ultimo sta migliorando, vi scrivevo in quanto a frequenza cardiaca alta stamattima appena alsata 135, succeccivamente 110 120 seduta o appena mi alzo dal letto o dalla sedia, a riposo sdraiata 85/90, questo già da ieri.

Già effettuato esami screeming generici e fatto elettrocardiogramma meno si 1 mese fa tutto nella norma.

Soffro di pressione bassa e prendo integratori e vitamina D per una lievissima carenza (unica cosa trovata negli esami).

Da ieri ho questa specie di tachicardia, battiti alti anche al minimo movimento come vi spiegavo, pensavo fosse ansia ma dopo l'assunzione di Delorqzepan i battiti non calano.

La mia domanda è: è possibile che l'ansia o il dormire male possa provocare e far continuare per giorni questi battiti alti?


Perchè se fossero di origine ansiosa come penso (non ho problemi al cuore) non si abbassa la tachicardia con il delorazepam?
Dr.ssa Elisabetta Carbone Psicologo, Sessuologo 251 10
Buongiorno,

la ringrazio per aver condiviso la sua esperienza in modo così chiaro.
Da quanto scrive, è evidente che lei stia affrontando un periodo complesso, segnato da attacchi di panico e da sintomi fisici che, come spesso accade, possono risultare molto invalidanti e generare ulteriore preoccupazione.

Il sintomo che riporta può avere una componente ansiosa, soprattutto se si manifesta in concomitanza con altri segnali di attivazione psicofisiologica come il sonno disturbato, la tensione muscolare o la costante ipervigilanza sul corpo.

L’ansia e in particolare l’ansia anticipatoria legata agli attacchi di panico può portare a una condizione di attivazione del sistema nervoso autonomo, in particolare della sua componente simpaticotonica, che può mantenere elevati i battiti anche in assenza di uno sforzo fisico reale.
Questo vale soprattutto quando si dorme male o in modo non ristoratore: il corpo può risvegliarsi già in allerta, come se dovesse difendersi da qualcosa.

Tuttavia, è comprensibile che lei si chieda perché, pur assumendo delorazepam, la frequenza non si riduca significativamente.
È importante sapere che le benzodiazepine come il delorazepam non agiscono in modo diretto sulla frequenza cardiaca, ma piuttosto sulla percezione dell’ansia. Se l’attivazione è molto alta o se è presente una forte componente psicofisiologica (cioè il corpo è in costante "allerta"), può volerci tempo perché si regoli; inoltre, anche il monitoraggio frequente del battito può, senza volerlo, alimentare l’ansia stessa e tenere alta l’attivazione.

Detto ciò, se gli esami cardiologici recenti sono nella norma, come lei riporta, è verosimile che si tratti di una somatizzazione ansiosa.

Esistono approcci terapeutici molto efficaci per la gestione dell’ansia e della tachicardia somatica, anche quando è resistente al solo intervento farmacologico.

Resto a disposizione,

Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483

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