Seguire il cuore o i (legittimi) dubbi?
Buongiorno,
Scrivo per avere un consulto in merito alla mia attuale relazione.
Ho 34 anni e ho una relazione con un uomo che ha 15 anni in più di me, viviamo in città diverse (140 km di distanza circa)
Lui, figlio unico, vive con la madre vedova che è molto anziana e si occupa di lei.
Mi ha regalato un anello come promessa per un futuro insieme e dice che vorrebbe sposarmi e passare il resto della vita con me, ma di fatto ci vediamo una volta/ due volte al mese e ha messo in chiaro che finché sua madre sarà in vita la priorità sarà occuparsi prevalentemente di lei.
Mi ha chiesto di aspettarlo, ma nonostante io nutra dei sentimenti profondi nei suoi confronti credo che le relazioni vadano coltivate nella quotidianità e temo che questa situazione possa determinare il logoramento del nostro rapporto.
Mi pare che lui sia legato a delle dinamiche familiari che si sono protratte nel tempo e che non vuole modificare: ad esempio il fatto di dover rientrare a casa necessariamente entro mezzanotte quando ci vediamo.
Non abbiamo mai passato una notte insieme, nè trascorso un weekend insieme, né fatto una vacanza insieme, i nostri incontri avvengono al massimo dal mattino al tardo pomeriggio e qualche rara volta la sera quindi abbiamo condiviso poche esperienze nonostante ci frequentiamo tra alti e bassi da più di un anno.
Questo perché lui non se la sente di allontanarsi dalla situazione a casa e non vuole aiuti da parte di personale esterno alla famiglia.
Le poche volte che ci vediamo mi sento viva e in armonia con il mondo ma purtroppo le occasioni sono rare.
Quando gli ho spiegato che non pretendo una soluzione immediata ma almeno di trovare dei modi per migliorare la situazione dal punto di vista pratico, lui mi ha risposto che siccome soluzioni immediate non ce ne sono è inutile continuare a parlarne perché quest'argomento che si ripete potrebbe togliere serenità al rapporto.
Mi spaventa l'idea di fare una scelta così impegnativa senza aver condiviso quasi nessuna esperienza con lui, perché ho paura che dopo un' attesa senza certezze potrei trovarmi a scoprire che non siamo compatibili.
Inoltre mi spaventa il fatto che a fronte di una promessa così impegnativa non voglia modificare neanche minimamente le sue dinamiche personali/ familiari per accogliermi nella sua vita.
Il cuore mi suggerisce di aspettare ma la razionalità mi pone dei seri punti interrogativi sul mio futuro.
Cosa ne pensate?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà esprimere il suo parere.
Scrivo per avere un consulto in merito alla mia attuale relazione.
Ho 34 anni e ho una relazione con un uomo che ha 15 anni in più di me, viviamo in città diverse (140 km di distanza circa)
Lui, figlio unico, vive con la madre vedova che è molto anziana e si occupa di lei.
Mi ha regalato un anello come promessa per un futuro insieme e dice che vorrebbe sposarmi e passare il resto della vita con me, ma di fatto ci vediamo una volta/ due volte al mese e ha messo in chiaro che finché sua madre sarà in vita la priorità sarà occuparsi prevalentemente di lei.
Mi ha chiesto di aspettarlo, ma nonostante io nutra dei sentimenti profondi nei suoi confronti credo che le relazioni vadano coltivate nella quotidianità e temo che questa situazione possa determinare il logoramento del nostro rapporto.
Mi pare che lui sia legato a delle dinamiche familiari che si sono protratte nel tempo e che non vuole modificare: ad esempio il fatto di dover rientrare a casa necessariamente entro mezzanotte quando ci vediamo.
Non abbiamo mai passato una notte insieme, nè trascorso un weekend insieme, né fatto una vacanza insieme, i nostri incontri avvengono al massimo dal mattino al tardo pomeriggio e qualche rara volta la sera quindi abbiamo condiviso poche esperienze nonostante ci frequentiamo tra alti e bassi da più di un anno.
Questo perché lui non se la sente di allontanarsi dalla situazione a casa e non vuole aiuti da parte di personale esterno alla famiglia.
Le poche volte che ci vediamo mi sento viva e in armonia con il mondo ma purtroppo le occasioni sono rare.
Quando gli ho spiegato che non pretendo una soluzione immediata ma almeno di trovare dei modi per migliorare la situazione dal punto di vista pratico, lui mi ha risposto che siccome soluzioni immediate non ce ne sono è inutile continuare a parlarne perché quest'argomento che si ripete potrebbe togliere serenità al rapporto.
Mi spaventa l'idea di fare una scelta così impegnativa senza aver condiviso quasi nessuna esperienza con lui, perché ho paura che dopo un' attesa senza certezze potrei trovarmi a scoprire che non siamo compatibili.
Inoltre mi spaventa il fatto che a fronte di una promessa così impegnativa non voglia modificare neanche minimamente le sue dinamiche personali/ familiari per accogliermi nella sua vita.
Il cuore mi suggerisce di aspettare ma la razionalità mi pone dei seri punti interrogativi sul mio futuro.
Cosa ne pensate?
Ringrazio anticipatamente chi vorrà esprimere il suo parere.
Gentile utente,
dal suo racconto emerge chiaramente la discrepanza tra ciò che il suo compagno le promette e ciò che concretamente è disposto a mettere in gioco oggi nella relazione. Da un lato parla di futuro insieme e matrimonio, dall’altro però mantiene dinamiche familiari molto rigide che lasciano pochissimo spazio alla costruzione di una quotidianità di coppia.
La sua preoccupazione è comprensibile: una relazione non può basarsi soltanto su sentimenti dichiarati, ma necessita di esperienze condivise, tempo, intimità, capacità di integrare l’altro nella propria vita. Se questi elementi vengono rimandati indefinitamente, il rischio è che l’attesa diventi logorante e che lei investa energie ed emozioni senza ricevere la reciprocità che desidera.
In situazioni simili non esistono risposte univoche.
Può essere utile parlarne in un percorso di supporto psicologico, per chiarire bene i suoi bisogni, i suoi limiti e le sue aspettative, in modo da prendere una decisione più consapevole e meno guidata solo dal timore di perdere questa relazione.
Resto a disposizione,
dal suo racconto emerge chiaramente la discrepanza tra ciò che il suo compagno le promette e ciò che concretamente è disposto a mettere in gioco oggi nella relazione. Da un lato parla di futuro insieme e matrimonio, dall’altro però mantiene dinamiche familiari molto rigide che lasciano pochissimo spazio alla costruzione di una quotidianità di coppia.
La sua preoccupazione è comprensibile: una relazione non può basarsi soltanto su sentimenti dichiarati, ma necessita di esperienze condivise, tempo, intimità, capacità di integrare l’altro nella propria vita. Se questi elementi vengono rimandati indefinitamente, il rischio è che l’attesa diventi logorante e che lei investa energie ed emozioni senza ricevere la reciprocità che desidera.
In situazioni simili non esistono risposte univoche.
Può essere utile parlarne in un percorso di supporto psicologico, per chiarire bene i suoi bisogni, i suoi limiti e le sue aspettative, in modo da prendere una decisione più consapevole e meno guidata solo dal timore di perdere questa relazione.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Elisabetta Carbone
Psicologa sistemico relazionale | Sessuologa clinica |
psicologa@elisabettacarbone.it | 351.777.9483
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 253 visite dal 11/09/2025.
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