Il dubbio mina la coppia? Come gestire insicurezze e gelosia

Gentili dottori,
Ho già avuto modo di scrivere in precedenza.
Sono di nuovo qui, poche cose sono cambiate dal consulto di allora.

Ieri io e il mio ragazzo abbiamo litigato per l’ennesima volta, ho controllato sul suo profilo Facebook un segui a una donna adulta. Solo dopo un’accesa discussione in cui ho coinvolto anche le nostre famiglie, ho scoperto che era una richiesta di segui di anni fa.
Sono andata su tutte le furie perché in precedenza ho scoperto che in passato, agli inizi della nostra relazione, ha contattato due donne adulte solo perché essendo ancora vergine (lui aveva 31 anni) diceva di voler fare esperienza perché si sentiva inadeguato nei miei confronti che già avevo una certa esperienza con gli uomini e lui voleva sentirsi all’altezza della situazione.
Devo ammettere che a incidere sulla sua insicurezza è stata molto la relazione che ho avuto un anno fa con un caro amico della sua famiglia che lui non molto tollera.
Temo di aver sottovalutato questo aspetto perché questo amico è una persona molto lontana da lui sia in termini estetici sia in termini sociali: è benestante, schivo, snob mentre il mio fidanzato è una bella persona, solare e umile.
Questo è stato però solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché il mio fidanzato si portava dentro il peso delle sue insicurezze e blocchi con le donne da tempo.
Ho cercato di capire le sue ragioni, ma mi sento molto male ancora.
Sono passati diversi mesi e ancora ci ritorno.
Mi sono sentita non abbastanza per lui perché l’aggravante è che lui guarda porno lesbico con donne mature e donne più giovani insieme.
Lui, dopo che avevo metabolizzato la situazione, cambia versione: aveva contattato quella donna in un momento di eccitazione e, a detta sua, si sa che l’uomo quando è nei suoi momenti contatta chiunque solo per un impulso.
Poi ha aggiunto che è stato stimolato dai video che guarda.

Ho pensato che la seconda versione che mi aveva fornito fosse quella giusta e mi sono sentita esclusa anche nel desiderio, oltre a non sentirmi abbastanza.
Gli ho chiesto se fosse realmente attratto da quelle donne o abbia un interesse sessuale reale, ma lui ha negato categoricamente dicendomi che l’ha fatto solo per acquisire esperienza e portarla nel letto con me affinché non me ne andassi.

Il sesso ora, se prima lui era partito con disfunzioe erettile e eiaculazione impossibile, va a gonfie vele tra di noi.
Lui è molto attratto, mi cerca e molto eccitato.
Però ho paura di questa sua zona d’ombra, ho paura che si nasconda qualcos’altro dietro, che queste donne siano in riflesso di un’attrazione e desiderio più profondi e che lui non me lo voglia dire.

Continua a guardare la stesso tipo di porno, ma ammetto che lui è ancora coerente con la sua versione di aver tentato di cercare esperienza.
Niente di più.
Non so più cosa pensare.
Lui cerca di rassicurarmi, ma non gli credo.
Torno spesso sull’argomento e litighiamo perché si sente giudicato e accusato ingiustamente.
Non so cosa fare; quando mi ritornano questi dubbi divento aggressiva e lo tratto male.
Lui non ce la fa più e nemmeno io.
Come posso agire?
Voglio stare con lui
Dr.ssa Eleonora Riva Psicologo 54 4
Gentile utente,
la situazione che porta alla nostra attenzione è ampia e riguarda un mix di insicurezze che sfociano in una relazione non più sana e soddisfacente per entrambi.
Ora, potrebbe essere utile capire se vi sono i presupposti per proseguire la relazione. Lei è disposta ad accettare che il suo compagno acceda a contenuti che ci descrive, oppure è una condizione inaccettabile a prescindere dalle motivazioni che il partner può portare. Una relazione si basa sull'equilibrio e se si sente che è in discussione, bisogna fare chiarezza dentro se stessi e comunicare apertamente cosa si è disposti ad accettare e cosa no. Dall'altra parte, se i limiti che lei richiede per proteggere il suo benessere vengono respinti o non accolti, tenga conto che a volere una relazione occorre essere in due e fondamentale è capire quanto si è disposti a venirsi incontro dialogando e entrando in connessione con i bisogni e il vissuto dell'altro.
Le consiglio solo di non farsi travolgere dal desiderio di controllare i dispositivi del suo partner, oltre ad essere illegale può portarla a interpretazioni errate o a richiedere risposte che il suo partner non è pronto a dare cercando dunque una via più semplice, come il giustificarsi, per evitare un ulteriore conflitto o argomenti scomodi.
Se il desiderio di proseguire la relazione è corrisposto, potrebbe essere utile senz'altro sia una valutazione individuale di entrambi da parte di un professionista, che un percorso di coppia. Il primo aiuta a capire meglio se stessi e l'origine e ragioni delle proprie insicurezze o comportamenti, il secondo per capire come le vostre individualità possono stare in una dinamica di coppia funzionale. Purchè vi siano volontà e motivazione.
Superfluo sottolineare come stare entrambi in una relazione non soddisfacente che crea sofferenza non concorra alla vostra serenità. E chiedere supporto a un professionista per capire meglio se stessi e le dinamiche della coppia, potrebbe essere un valido aiuto anche per evitare dinamiche disfunzionali future.

Cordialità.

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