Ansia post-influenzale: come gestire agitazione e tremori?

Buongiorno, scrivo in merito ad un periodo della mia vita stressante, ho avuto una brutta influenza circa due settimane fa che mi ha fatto stare molto male e mi ha fatto entrare in un'ansia fortissima andando anche in pronto soccorso perchè avevo i battiti cardiaci a 55 e mi sono spaventata, hanno eseguito di tutto, lastra toracica, ecg esami del sangue e urine, tampone ma tutto nella norma, in più a settembre ho eseguito holter cardiaco e ecocardio "sono ipocondriaca da tanti anni" Adesso dopo questa influenza mi sveglio al mattino con un'agitazione tremenda, tremore interno e mi causa durante il giorno qualche extrasistole, ma ho paura di stare sola, paura che possa accadermi qualcosa, io l'anno scorso ho eseguito una cura per l'ansia e stavo benissimo ma non sono mai andata da uno psicologo.
Vi prego tranquillizzatemi perchè quest'agitazione mj spaventa.
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 42 5
Gentile utente,

si sente chiaramente quanto questo periodo ti abbia spaventata e sfinita. Dopo un’influenza così forte, il passaggio dal malessere fisico alla paura di stare male di nuovo può essere molto rapido, soprattutto quando il corpo diventa il centro costante dell’attenzione. Lo spavento per il cuore, il pronto soccorso, tutti gli esami: anche se i risultati sono stati rassicuranti, l’ansia può restare come se non avesse ricevuto il messaggio che il pericolo è passato. Ed è comprensibile che tu ora ti senta agitata, fragile, con la paura di restare sola.

Il tremore interno al mattino e l’agitazione che ti accompagna durante il giorno sembrano raccontare uno stato di allarme continuo, come se il tuo corpo fosse sempre in guardia . Vivere così è davvero faticoso, e non c’è nulla di sbagliato nel sentirsi spaventata da sensazioni che sembrano arrivare all’improvviso e senza controllo. Quando dici vi prego tranquillizzatemi , si sente quanto tu abbia bisogno di qualcuno che ti faccia sentire al sicuro.

Hai già sperimentato, in passato, che una cura per l’ansia ti ha aiutata a stare bene, e questo è un elemento importante. Forse ora potresti chiederti se, oltre ai controlli medici, non ci sia anche uno spazio da dedicare a ciò che stai vivendo emotivamente. Un consulto psicologico non significa avere qualcosa di grave , ma avere un luogo protetto in cui poter parlare delle paure, del rapporto con il tuo corpo e di questa ansia che oggi ti sembra più forte di te. Potrebbe essere un modo per non affrontare tutto da sola e per capire cosa ti sta succedendo, con qualcuno che ti accompagni passo dopo passo.

In questo momento non sembri aver bisogno solo di rassicurazioni, ma di sentirti compresa e sostenuta. Forse concederti un aiuto professionale potrebbe essere un gesto di cura verso te stessa, soprattutto ora che ti senti così vulnerabile.

Un caro saluto.

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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