Relazione con differenze economiche: cosa fare?

Buongiorno.
Eccomi di nuovo per l’ennesima paturnia che mi fa vivere inquieta.

Sto con un ragazzo di 10 anni meno di me.
Io ormai sono grandicella, ho 52 anni, vivo sola, mi pago un mutuo ho qualcosina messo da parte, ho un lavoro fisso e uno stipendio nella media.

Lui vive in affitto, e fa lo stesso mio lavoro.
Non ha soldi da parte se non quelli che ha iniziato a risparmiare da quando mi ha conosciuto.
Vengo da una famiglia povera molto modesta dove arrivare a fine mese era difficile.
Tante rinunce anche per noi che eravamo figlie.
Non mi riferisco a vacanze o regali costosi ma soprattutto a cose importanti come fare uno sport dopo scuola, rinunciare ai compleanni dei compagni perché non si poteva fare il regalo, mettere l’apparecchio ai denti di cui avrei avuto bisogno perché costava troppo, fino a non poter continuare gli studi dopo la scuola dell’obbligo perché non c’erano i soldi.
Poi ovviamente molte altre rinunce ma star qui a elencarle mi sembra superfluo.
Ho sempre vissuto la situazione con sofferenza, sapere di non poter essere al pari dei miei coetanei mi metteva disagio e tristezza.
Avrei voluto di più ma ovviamente non potevo permettermi di dirlo.
Dovevo soffocare le mie esigenze.
In famiglia l’argomento soldi era un terreno minato.
Creava stress ansia, malumore e liti tra i miei genitori.

Mi dicevo.
da grande sposerò uno con tanti soldi perché non voglio preoccupazioni.

Così è stato uno l’ho sposato ma non è andata bene e quelli che sono venuti dopo erano tutti benestanti.
Stare con uno che ha soldi mi mette tranquillità, almeno quella tranquillità che non ho avuto da bambina e da adolescente.

Ora da 2 anni sto con questo ragazzo.
Ci sto molto bene, lo adoro, andiamo molto d’accordo.
Non potrei chiedere di più.
E’ straordinario, dolce affettuoso, intelligente, sensibile onesto.
Ma sotto il punto di vista finanziario mi spaventa.
Figlio di separati, scappato di casa per non stare né con uno né con l’altro genitore.
Si mantiene da solo e non chiede niente a nessuno.
Solo che non ha mai messo da parte niente perché non ci ha mai pensato.

A me spaventa da morire la cosa.
Mi chiedo dove andrò a finire con lui?
Che vita farò?
Avremo la possibilità di crearci qualcosa?
Quanto farà male alla nostra coppia la mia ossessione per i soldi?
A volte mi chiedo se sarebbe meglio lasciarlo, se mi sono innamorata di uno che non fa per me.
Se sto sbagliando per l’ennesima volta.
Vorrei tanto qualche consiglio.
Altrimenti mi toccherà tornare dallo psicologo e anche questo mi mette ansia perché sono soldi.
Credo di non stare proprio bene.
Ultimamente mi sveglio la mattina con la sensazione di panico, paura. Sono di cattivo umore, depressa. Ho paura di fare anche la spesa per paura di rimanere senza soldi. Inizio a non stare bene in nessun campo della mia vita. Lavoro, vita privata e nemmeno da sola. Sono un po’ preoccupata.
Dr. Vincenzo Capretto Psicologo 42 5
Buonasera,

quello che scrivi mostra chiaramente quanto tu sia una persona attenta, responsabile e profondamente consapevole dei tuoi bisogni. È comprensibile che, dopo aver vissuto difficoltà economiche importanti da bambina e adolescente, tu senta il bisogno di sicurezza e tranquillità anche nelle tue relazioni sentimentali. Le paure che descrivi, di non avere abbastanza, di non poter costruire un futuro stabile, non sono irragionevoli: sono radicate in esperienze passate che ti hanno segnato profondamente.

Allo stesso tempo, vedo che descrivi il tuo attuale compagno come dolce, affettuoso, intelligente, sensibile e onesto. È normale che il conflitto tra ciò che il cuore desidera e ciò che la mente teme crei ansia e disagio, soprattutto quando la sicurezza economica ha un peso emotivo così grande.

Un piccolo consiglio che potresti provare è quello di separare la valutazione emotiva da quella pratica: prova a guardare insieme al tuo compagno il futuro concreto, con piccoli passi. Ad esempio, parlare apertamente dei vostri progetti, delle spese e dei risparmi, senza giudicare, può aiutare a trasformare una paura vaga in un piano chiaro. Spesso, avere numeri, obiettivi condivisi e strategie concrete dà un senso di controllo e riduce l’ansia, senza dover rinunciare all’amore che provi.

In parallelo, dedicare qualche momento a osservare e gestire le emozioni di paura e panico, anche con tecniche di respirazione o piccoli esercizi quotidiani di mindfulness, può aiutarti a sentirti meno sopraffatta.

Quello che stai vivendo merita attenzione e cura: se il disagio persiste, anche solo per avere uno spazio dove esprimere queste preoccupazioni senza sentirti giudicata, tornare da uno psicologo non è uno spreco, ma un investimento su te stessa.

Non sei sola in questa sensazione di conflitto tra cuore e mente. Dare piccoli passi concreti verso la sicurezza, senza perdere di vista ciò che senti dentro, può aiutarti a ritrovare equilibrio e fiducia.

Un caro saluto

Dr. Vincenzo Capretto, psicologo.
Ricevo a Roma e on line.
vincenzocapretto.psy@icloud.com

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