Abuso sessuale

Buonasera,
la mia storia ha inizio 20 anni fa. Io avevo appena 8 anni ed era il 1992. La mia mente aveva ibernato tutto fino a qualche tempo fa (un episodio ha scongelato tutto). Lui era un mio parente e un pomeriggio estivo mi toccò in modo inequivocabile. Io sono stata bene in questi 20 anni e sinceramente quando mi guardo allo specchio mi vedo serena ma non so fino a che punto io lo sia davvero e fino a che punto io menta a me stessa. A volte mi capita di avere degli incubi. Vedo una bimba vestita di rosa, delicatissima e poi scarponi neri e sporchi e trattori e mi sveglio nel panico.
Ho bisogno di un aiuto psicologico!?

Grazie in anticipo e scusatemi ma non è facile raccontarsi.
[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
On line non possiamo valutare se questa esperienza abbia davvero lasciato degli strascichi nella Suaa psiche o sia stata adeguatamente tacitata da meccanismi di difesa scattati a protezione del suo Io.
Certamente se Lei avesse possibilita' alcuni colloqui psicologici psicoterapeutici potrebbero consentirle di elaborare questo episodio e questo non potrebbe farle che bene.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

sarebbe utile capire quale episodio ha scongelato tutto e che importanza questo episodio abbia avuto nella sua vita.
Dice di essere stata bene per questi 20 anni; che tipo di relazioni ha? Ci sono particolari problemi nella sfera sessuale o affettiva?

Con le poche informazioni a disposizione è davvero difficile darle una risposta.

Se può descriverci meglio la sua vita relazione di questi ultimi 20 anni potremmo magari essere un po' più precisi.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie delle tempestive risposte!

e mi scuso ancora della poca chiarezza.
Diciamo che ho avuto sentore che qualcosa non andava nella vita di una mia cuginetta. Ipotesi fortunatamente errata ma l'ansia iniziale ha scongelato il tutto.

La mia vita sessuale è iniziata all'età di 19 anni, senza alcun grosso problema. Certo sono una ragazza timida (neanche a livelli eccessivi) ma ho avuto le mie storie e le mie esperienze. Ora frequento un uomo da un anno e anche con lui le cose vanno bene; non so dire l'effetto che questo "scongelamento" ha avuto in quanto da quando è successo io e lui non siamo più riusciti a vederci (problemi suoi lavorativi) .

Ho paura di dare troppa importanza a una cosa che forse ho superato ma al contempo ho paura di trascurarla ancora.


Grazie ancora, sopratutto dell'ascolto.
[#4]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)avevo appena 8 anni ed era il 1992. La mia mente aveva ibernato tutto fino a qualche tempo fa (un episodio ha scongelato tutto). Lui era un mio parente e un pomeriggio estivo mi toccò in modo inequivocabile.(..)

gentile utente ha delle prove oggettive per concretizzare questo ricordo? vorrei farle presente che a distanza di anni la momoria non è in grado di rievocare ricordi in modo oggettivo. Essa è un processo attivo di ricostruzione che può impiantare ricordi di episodi mai avvenuti o, addirittura, accaduti ad altri. Se non ci sono particolari disagi nella sua vita non rischi di trasformare questa idea in una patologia.

legga questi
https://it.wikipedia.org/wiki/Elizabeth_Loftus

https://it.wikipedia.org/wiki/Falsi_ricordi

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#5]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Sono d'accordo con il dott. De Vincentiis sul non trasformare un ricordo in qualcosa di certo e di patologico, ma se la sua domanda è <Ho bisogno di un aiuto psicologico?> le suggerirei di chiederlo ad uno psicologo di persona.

Questo perchè dalle poche cose che sappiamo di lei, non sembra che l'eventuale trauma abbia determinato un adattamento poco funzionale della sua personalità; ma noi la conosciamo veramente poco (e per quante cose possa aggiungere, la conoscenza on line risulta comunque limitata)

Se questo ricordo l'ha turbata (come è comprensibile), forse vale la pena che ne parli con uno specialista, non tanto per stabilire se è vero, falso, grave o meno, ma per non lasciare la possibilità a un dubbio di diventare una causa.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Dunque, ho sempre saputo cosa mi fosse accaduto. Secondo me non sono falsi ricordi. è stato tutto ibernato si ma sono i particolari che sono venuti fuori ora. Ero consapevole ma ci convivevo benissimo nonostante rari incubi.

La mia domanda è appunto per evitare di trasformare qualcosa di superabile in un patologia; non vorrei assolutamente.

Grazie delle risposte.
[#7]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

non mi sembra di scorgere problematicità particolari dalle sue parole. E' evidente che mi riferisco a un quadro assolutamente sommario come può essere quello che mi posso fare da un consulto on line senza la minima conoscenza della sua storia di vita complessiva.

Se, come sembra, la sua vita relazionale, affettiva e sessuale, non ha risentito di questo lontano episodio eviterei di patologizzarlo e dargli troppa importanza.

Se quanto ci chiede, invece, è legato a una motivazione intrinseca che la spinge alla ricerca di risposte, forse dovrebbe dare ascolto alle richieste che arrivano da dentro di lei. Mi spiego meglio: se interpreta lo scongelamento di questo episodio come "alibi inconsapevole" per "potersi permettere" di rivolgersi ad un professionista per una sua necessità di maggiore conoscenza di se stessa, segua pure le sue sensazioni.

Non si fossilizzi, tuttavia, su questo antico episodio che sembrerebbe non aver lasciato tracce.

Un caro saluto
[#8]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, se non ha, oggi, particolari disagi, nessun problema relazionale e/o sessuale e nessun sintomo invalidante, secondo la mia opinione, non dovrebbe fare prorpio nulla. Il rischio sarebbe proprio quello di trasformare la cosa in patologia.
saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Un sentito grazie per la disponibilità!
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se lei ci chiede riguardo alla probabilità che abbia qualcosa, ci sono discrete probabilità che si tratti di ansia. Infatti quando qualcuno ci scrive preoccupato per sapere "se possa avere qualcosa" spesso è un sintomo d'ansia.

In altre parole, in linea con quanto le dice il collega De Vincentiis, ci sono più probabilità che la sua sia una preoccupazione ansiosa che un autentico ricordo di abuso. Soprattutto dopo 20 anni.

Attenzione, si parla sempre di probabilità, non certezza. L'abuso è possibile ci sia stato, non possiamo escluderlo senza conoscerla, ma sulla base dell'esperienza quando qualcuno c'interpella per chiederci: "Dottore, è grave??" quasi sempre è ansia.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
dopo
Utente
Utente
Dottor Santonocito che l'abuso ci sia stato ne ho la certezza io, non ho prove oggettive come dice su un suo collega ma lo ricordo come se fosse ora e fatico non poco a raccontarlo. Ho avuto ansia sospettando che una mia piccola cuginetta stesse vivendo un'esperienza analoga ma non ce l'ho per me.

Io sono sempre stata bene con me stessa però questi ricordi nitidi arrivati come un fiume in piena mi hanno un po' destabilizzato. Usando una metafora le posso dire che è come se avessi un libro in uno dei cassettini della memoria, ho sempre saputo che ci fosse ma il cassetto era ben chiuso; dopo questo avvenimento è come se il libro io riesca a leggerlo anche senza aprirlo.



[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
La sua metafora è chiara, ma ciò che le stiamo dicendo è che anche se siamo convintissimi di ricordare qualcosa, possiamo sempre sbagliarci.

Ripeto, non stiamo dicendo che *lei* si sbaglia, ma che è possibile sbagliarsi.

Ha letto i link segnalati dal collega?
[#13]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...fatico non poco a raccontarlo..."

Gentile Utente, i ricordi legati all'abuso in molte occasioni funzionano esattamente come Lei sta lo ha descritto in quanto, a differenza di un evento traumatico quale lo stupro che è leggibile da chi lo subisce, l'abuso non lo è, soprattutto per un bimbo che non ha gli strumenti per comprendere che cosa sta succedendo.
Ecco perchè chi ha subito un abuso sessuale fa fatica a raccontarlo, sia per vergogna, sia perchè il trauma è poco leggibile e integrabile.

Non ne aveva parlato con i Suoi genitori o con un adulto per Lei significativo?


Le allego qualche articolo sull'abuso, se vuole:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1072-che-cos-e-l-abuso-sessuale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1095-il-pedofilo-chi-e-e-come-riconoscerlo.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1264-cosa-fare-se-il-bambino-racconta-di-aver-subito-un-abuso-sessuale.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#14]
dopo
Utente
Utente
Dottor Santocito ho letto con attenzione i link.

Dottoressa Pileci non ne parlai con nessuno perchè così mi fu detto, non dovevo farne parola assolutamente con nessuno.
Io credo che da qui scattò il meccanismo di cercare di ricordare il meno possibile ma le assicuro che da quando iniziai a capire qualcosa su sesso e amore capii anche che cosa mi fosse successo.
Ho letto questi articoli, ho cercato di informarmi il più possibile della cosa, ho letto testimonianze di persone molto più sfortunate di me proprio perchè conoscermi fino in fondo è mia assoluta priorità.
Un mio caro amico deve aver letto qualcosa in me e ha cercato di farmi raccontare, ci sono riuscita ma le ripeto a gran fatica.

Grazie per la cordialità
[#15]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"...non ne parlai con nessuno perchè così mi fu detto, non dovevo farne parola assolutamente con nessuno..."

purtroppo questo è uno dei mezzi più utilizzati dagli abusanti e, purtroppo, i bimbi sono troppo indifesi per fronteggiare un evento del genere.

"...da qui scattò il meccanismo di cercare di ricordare il meno possibile ma le assicuro che da quando iniziai a capire qualcosa su sesso e amore capii anche che cosa mi fosse successo."

Probabilmente, per "sistemare" questo evento troppo grande per Lei, le cose sono andate così.

Lei ha chiesto qui a noi "Ho bisogno di un aiuto psicologico!?


Secondo Lei che cosa Le serve? di che cosa avrebbe bisogno? in che modo potrebbe esserLe utile adesso uno psicologo in base a ciò che Le è accaduto in passato?
[#16]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa ho letto di persone che hanno convissuto con queste esperienze terribili per anni senza riuscire ad affrontarle e ho letto di persone che grazie ad aiuti psicologici sono riuscite a sentire un po' meno questo peso.
Sinceramente io non riesco a capire neanche se sia un peso e forse è perchè ci ho vissuto in simbiosi per tanto tempo.
Vorrei solo non sottovalutare la cosa o al contrario non farla divenire un'ossessione.
Mi scusi la confusione
[#17]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa ho letto di persone che hanno convissuto con queste esperienze terribili per anni senza riuscire ad affrontarle e ho letto di persone che grazie ad aiuti psicologici sono riuscite a sentire un po' meno questo peso.
Sinceramente io non riesco a capire neanche se sia un peso e forse è perchè ci ho vissuto in simbiosi per tanto tempo.
Vorrei solo non sottovalutare la cosa o al contrario non farla divenire un'ossessione.
Mi scusi la confusione
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
"Sinceramente io non riesco a capire neanche se sia un peso e forse è perchè ci ho vissuto in simbiosi per tanto tempo."

La sensazione che arriva a me è che non lo sia, avendo lei avuto una vita relazionale assolutamente normale.
Non si crucci e non crei un problema che non esiste per il gusto di rigirare il dito in una piaga che ha, occasionalmente, visto. Se la piaga non duole perché andare ad infettarla con le dita?

Se invece proprio non può fare a meno di grattarsela (mi perdoni le metafore poco eleganti) dovrà poi mettere in conto il costo del dermatologo.

I motivi per chiedere un consulto possono essere diversi e legati al suo vissuto emotivo attuale ma credo che basarsi solo sull'episodio che ci racconta sia un po' fasciarsi la testa prima di rompersela.

Un caro saluto
[#19]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottor Callina. :)
[#20]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

quello che Lei ha letto, cioè che persone diverse hanno reagito in modo diverso allo stesso evento, è normale perchè la costruzione degli eventi dipende e viene influenzata dalla nostra narrativa e dai significati che possiamo attribuire agli eventi.

Cioè se io vivo un'esperienza di qualunque tipo e me la racconto in modo drammatico, attribuendo un determinato significato (ad esempio: da ora in avanti la vita per me sarà difficilissima, non ho speranze, ecc...), è chiaro che tenderò a vivere la mia vita con questa mission.

Viceversa se davanti alla stessa esperienza, il mio atteggiamento e la lettura che ne faccio è diverso (ad esempio: per fortuna, nonostante tutto, non ne sono stata danneggiata e ne sono uscita bene), io tenderò a vivere quella stessa circostanza in maniera diversa e coerente con i significati che ho attribuito.

Un cordiale saluto,