Fiammata del doc

Salve a tutti quelli che leggeranno.
Tempo addietro avevo già avuto bisogno di un vostro parere.
Le cose avevano e hanno preso ad andare meglio, anche se il DOC, dopo quello omosex di cui ho sofferto e in parte soffro ancora assieme a quello della pulizia, ha cercato di spostarsi verso altre sintomatologie, ma vuoi perché ho raggiunto un livello di comprensione e capacità di un certo tipo, vuoi perché naturalmente le cure a cui sono stato e sono sottoposto hanno dato i loro risultati, la situazione non è o meglio non era riuscita ad intaccare la mia vita quotidiana ne tanto meno il mio umore ne lo stare dignitosamente.
Credo che alla domanda che anche io ho posto, ora posso (pur essendo stato miscredente), dire che con calma e pazienza dal DOC si può guarire.
Certo essendo soggetti ansiosi lo si rimarrà di fondo ma è tutta un'altra cosa...
Vengo al motivo per cui vi scrivo.
Da qualche giorno, e più specificatamente da un paio non sto di nuovo bene.
Nulla di paragonabile al passato ben inteso ma sarà la paura, sarà l'ansia e le solite idee,sarà che una alimenta l'altra e di conseguenza si innesca un circolo vizioso, ma la situazione non mi pare buona e la mia paura è quella non solo di stare male in questi giorni e di sentirmi paralizzato (non vi servirà sapere quali sono i meccanismi che sono scattati nuovamente perché li conoscete meglio di me, ma forse vi servirà di più sapere che sono bloccato a letto, o meglio voglio stare a letto, tra ansie, panico e paure), ma di stare male nuovamente.
Negli ultimi tempi la mia vita non mi sta sorridendo, pur lavorando non percepisco soldi da 6mesi, ero andato a stare da solo e sono tornato a casa dai miei, casa dalla quale sono scappato perché è una babilonia e le ansie, le tensioni e una qualità di vita non fantastica (6adulti sotto un tetto di 90mq ognuno con le sue idee e le sue esigenze) non sono facili da conciliare, soldi finiti e quindi vita sociale e qualsiasi possibilità pari allo zero.
Insomma un quadro non facile, dopo che avevo giurato che non sarei tornato a casa e invece.....e invece la mia vita e le mie cose a parte i vestiti sono stipati in un box.
Quello che mi dicono le mie curanti è che vado bene nonostante tutto, che ho reagito e in un altro momento non sarei stato ne capace ne avrei tenuto botta.
Però da un paio di giorni,da quando ho litigato col mio socio capo,da quando non ci parliamo (anche se questo accade da molto) ma dovremo chiarire la situazione, anche se gli ho scritto una mail a cui non ha risposto,le cose sono andate a picco.
Forse si tratta del mio solito problema di non essere ancora un adulto al 100%, di comportarmi come un ragazzino in certi casi e di avere paura dello scontro che mi fa stare male ad aver causato tutto questo.
E' proprio questo che sostengono le mie curanti, che nonostante gli scriva per dirgli cosa succede (rassicurazione?!) non mi rispondono.
Ho bisogno di una mano però, secondo voi è così?
Mi devo preoccupare e spaventare?
Torno a star male da capo?
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> le mie curanti, che nonostante gli scriva per dirgli cosa succede (rassicurazione?!) non mi rispondono.
>>>

E fanno benissimo. Se le rispondessero, e se noi rispondessimo alle sue richieste di rassicurazione, staremmo alimentando la sua ossessività.

Riformulando meglio quello che ha detto, dal Doc e dai disturbi d'ansia si può uscire, ma bisogna uscirne completamente, perché se chiudi 99 porte e ne lasci aperta anche solo una, il virus può rientrare da lì. In modo che magari non ti aspetti.

Che tipo di cure sta ricevendo?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve Dr. e grazie della risposata.
Già in passato avevo avuto il piacere di chiacchierare con lei.
Dunque sono seguito sia da una psichiatra che da una terapeuta congnitiva-comportamentale.
Non prendo più da molto nessun tipo di medicine pur avendole prese per molto tempo, ma ad un certo punto e con uno scalo logico abbiamo/hanno capito e concordato che si poteva piano piano farne a meno.
Ovviamente è stato un distacco lento e controllato (prendevo risperdal da 2mg e efexor da 150mg), è stato calato tutto pian piano e come dicevo sotto stretto controllo, ora prendo dell' en al bisogno, ma mi sono talmente disabituato che l'unico effetto che sortisce a parte calmarmi un pochino e mettermi grandissimo sonno.
Prendo spunto da questo per chiederle un cosa, anche perché ho capito che lei come loro è sulla stessa linea, e pur non conoscendomi non pensa minimamente che possa accadere nulla di quello che ho scritto.
Mentre sono una fucina di sogni disturbanti, ma anche qui m in un altra conversazione mi spiegavate che spesso sono la coda dei pensieri e delle paure e niente più, e ancora da un altra ho letto come lei diceva che un sogno va eventualmente contestualizzato e che può dire per una persona una cosa e per un altra un altra ancora, o addirittura nulla, dicevo i sogni mi creano dei problemi.
Sono ovviamente relativi alle mie paure e ai miei assurdi dubbi, pensi che stanotte ho sognato 2 donne che mi si concedevano e ad un certo punto mi sono svegliato in preda all'ansia perché mentre mi davo da fare non vedevo più in faccia la ragazza e ho pensato non fose una donna (LA FIERA DELL'ASSURDO ORMAI) o se faccio dei sogni che possono in qualche modo fare riam con quelle che erano le mie, e un pò lo sono ancora paure, tipo che posso avere un erezione se sono toccato da un altro uomo o cose del genere, dicevo mi sveglio e magari l'erezione ce l'ho o ha inizio per una questione prettamente fisiologica o perché accade e c'è come una commistione tra sonno e stato di veglia vado in ansia in una maniera....
Per concludere da qualche giorno appunto ho ripreso a vedere tutti belli, con sederi e fisici fantastici, senza distinzione e nasce il solito pensiero e ragionamento, non il che belli mi piacciono, ma perché li noto, forse mi piacciono ma allora, oppure li noto perché...e non per il fatto che queste cose e questi pensieri siano normali.
Se uno è un bel uomo o ha un bel fisico ce l'ha punto e stop e beato lui.
Ieri sera guardavo un film e l'unico pensiero che avevo era quello di pensare che una volta avevo visto uno degli attori nudo di spalle, e mentre 10 anni fa quando vidi lo steso film la prima volta non mi passò nemmeno per la testa di pensare che avesse un bel sedere, ieri pensavo solo a quello anche se in questo film è rimasto sempre vestito, ma mai provando una sensazione diversa che non fosse disagio, ansia o paura rispondendo da solo alle mie domande.
Non le dico quando capita di vedere scene di sesso o per goliardia tra amici pezzi di fim pornografici, una roba da stupidi stupidi stupidi, speriamo di non riprendere ma anzi di smorzare sul nascere e finirla con questa insicurezza e visione distorta delle cose una volta per tutte....pensi che solo a scriverlo e a pensarci mi viene l'ansia e le solite idee dubbiose?!?!?!?!CHE IDIOTA
Per fortuna è molto più leggero di tempo fa, non ho messo in atto compulsioni (almeno per ora!!) ma come le dicevo ho paura, paura che ricominci tutto e di stare male un altra volta, NON VOLGIO CHE ACCADA PER TUTTO, PER RICOMINCIARE A STARE MALE PER PERDERE ALTRO TEMPO CHE NON VOLGIO PERDERE NELLA MIA VITA DIETRO A COSE INUTILI E SENZA SENSO, MA VOGLIO VIVERLA STA VITA!!!!
Mi permetta di ringraziarla e di dire una cosa a chi leggerà, il fatto di saper (pur se uomini) poter apprezzare e vedere la bellezza maschile che come esiste come quella femminile non è sintomo o sinonimo di nulla, ma anzi da un quid, una libertà in più che gli altri non hanno o non vogliono avere quindi trasformate come sto facendo io questa cosa in un arma a vostro favore e non in un nemico.
Speriamo non accade nulla, grazie ancora anche per quello che risponderà
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quello che Lei ha descritto in merito ai Suoi timori è molto frequente, soprattutto in seguito alla visione di un filmato porno che mostra persone dello stesso sesso.

Tuttavia mi pare di cogliere che Lei stia reagendo piuttosto bene.

Che tipo di lavoro sta facendo con il terapeuta cognitivo-comportamentale?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

da quanto tempo è seguito dalla psicoterapeuta?
Probabilmente il fatto di dover fare i conti con un rientro a casa "non previsto" ha progressivamente incrementato il suo stato ansioso e può aver dato il via a nuovi pensieri di natura ossessiva.

Concordo con il dr. Santonocito e con le sue curanti che darle rassicurazioni non farebbe che alimentare le sue ossessioni.

Il consiglio che in questi casi appare più opportuno è quello di smettere di cercare informazioni su internet, di smettere di cercare conferme, disconferme, di non farsi troppe domande e di affidarsi con fiducia alla terapeuta che la sta seguendo, che dovrebbe essere il suo riferimento anche per l'elaborazione di eventuali dubbi.

E' soddisfatto della cura che sta ricevendo?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#5]
dopo
Utente
Utente
Rispondo:
@DR.essa Pileci
Intanto grazie per la risposta.In realtà non mi riferivo a un filmato porno omo, ma a uno etero.
Il meccanismo è sempre lo stesso, lei lo saprà meglio di me.
Presi da quello che si sta vedendo (mi passi il termine) si è presi dal dubbio di aver notato anche il fisico o il sedere o qualche cosa d'altro non della donna e questo scatena i dubbi, le angosce e le paure.
Si sa che ci si sfinisci in continue ricerche di rassicurazioni, ma dovrebbe già bastare il fatto che se si prova ansia, paura e altro questo risponde alla domanda di per se.
Sarei ipocrita se non dicessi che come molti altri ho messo in atto la compulsione di provare a guardare un filmato omo con il risultato che non è accaduto nulla.
Ma come lei saprà anche questo sembra non bastare mai, anche se le risposte le hai a portata di mano e sei tu che non le vuoi vedere.
So anche che nel caso le zone del cervello dove risiedono ansia ed eccitazione sono praticamente le stesse, come so che anche le sensazioni che si provano sono le molto simili e possono essere confuse, come d'altronde so (anche se capita rare volte) sia perché è un filmato comunque erotico, sia perché l'approccio conta molto (la storia dell'orso bianco/grigio) può capitare che questo tipo di messa alla prova sortisca l'effetto contrario e cioè che ci si ecciti senza che questo abbia nessun significato ma sia l'effetto dell'anisa e delle paure, punto e stop.
E' difficile che un curante espeto e capace non riconosca una problematica di DOC da un vero e proprio processo di outing, e anche questo dovrebbe essere più che sufficiente, ma per noi docher sembra non esserlo mai.
Ora come le dicevo parlo al passato e questa defaiance credo sia la sommatoria della situazione che si è venuta a creare tutta assieme, e che mi permetta di dire è un bel carico da 100 da sopportare.
La mia paura e quella di indietreggiare, di ritrovarmi nel vortice, e di stare male dopo tutta la fatica ecco di cosa ho paura.
Penso che sono in un spirale che si auto-alimenta, ho paura, l'ansia sale la paura aumenta e una cosa alimenta l'altra, ecco tutto spero che sia una cosa di poco tempo e pochi giorni.
Il nocciolo è che per certe cose devo ancora un pò crescere e non farmi sempre prendere dall'ansia, dalle paure ma affrontarle senza il pensiero che dopo starò male e ricomincerò.
Pensi che mentre le scrivo sento tutto un movimento nella parte pelvica, ma anche qui ho saputo e scoperto tramite le mie curanti che si tratta di una normale situazione che mi hanno detto si chiama "risposta genitale".
IL lavoro che faccio con la mia terapeuta oltre che basato sul dialogo sulla parola e la comprensione di certe cose e dinamiche è basato poi sull'esposizione, di aumento della attesa nel mettere in atto le eventuali compulsioni fino a non metterle più in atto.
Spero di essere stato esaustivo.
@Dr. Callina
Sono in cura dal 2006 con queste terapeute e il salto qualitativo è stato enorme, io sono molto soddisfatto di loro e mi fido.
Sono semplicemente spaventato e preoccupato quando mi trovo in situazioni difficili e come dicevo credo che tutto si auto alimenta.
Infatti la mia paura è quella di tornare indietro, oltre che quello che mi aspetta domani al lavoro.
Su la questione del tornare a casa è stata una "botta" non indifferente.
Abito in una babilonia, con persone che mi hanno nutrito bene e si sono preoccupati del superfluo ma non mi hanno fatto crescere come persona e mi hanno attaccato solo paure, timori, pregiudizi.
Sono la mia famiglia e gli voglio bene comunque ma molte cose su cui ho lavorato e lavoro per migliorarmi perché non mi piacevo (razzismo, omofobia, pregiudizi a prescindere, ansie, ossessività, ipocondrie varie e di varia natura) non possono che avermele attaccate loro, per averle respirate per aver vissuto in un contesto dove questi messaggi passavano e venivano passati quotidianamente.
La paura di tutti e tutto, dove persino il contatto fisico era ed è ai livelli minimi, come la comunicazione e la possibilità di esprimere emozioni.
La parola d'ordine quando c'erano e ci sono guai o bisogno di esprimersi per problemi di convivenza è ed è sempre stata "sopporta, sopporta in silenzio non si può fare altro..."
Insomma vittima in un certo senso di decisioni altrui a cui non si è voluto mettere un freno o un rimedio.
Infine sommi il fatto che i miei non hanno mai accettato il fatto che potessi avere dei problemi e che andare da uno specialista del vostro settore significava "andare dal dottore dei matti" e poi chissà cosa avrebbero pensato gli altri a fatto il resto, come d'altronde il fatto di essere andato prima da un analista, che certo mi ha aiutato a conoscermi meglio e a capire, invece che immediatamente da un cognitivo-comportamentale, ha fatto si che il DOC si sia radicato più profondamente e sia più difficile da estirpare.
Dall'esordio del DOC stesso ad arrivare a una terapia cognitiva ci sono voluti circa 16 anni, uno sproposito mostruoso, ecco perché penso si aver già fatto molto, e di essere arrivato ad un livello quasi insperato da me, e permettetemi del perché le mie paure quando ci sono dei momenti in cui si va fisiologicamente un pò giù siano così forti e ricchi di preoccupazione.
Infatti la domanda che ho posto è proprio questa se mi devo preoccupare o rientra in un normale quadro e andamento.
Anche, e concludo sulla questione internet so che non devo cerare, fare e brigare.
Mi si contesterà che lo sto facendo cercando consultando voi, ma penso che sia piuttosto differente rispetto al navigare e cercare chissà cosa e quali spiegazioni o mettere in atto compulsioni e quant'altro.
Scusate la lunghezza ma volevo essere preciso, peccato non poter aver risposta (GIUSTAMENTE) su quello che ho scritto, sogni compresi, ma capisco le ragioni che sono le stesse delle mie curanti, anche perché se rileggo quello che ho scritto quello che so e le cose raccontate sono già di per se la RISPOSTA a TUTTO.
Saluto cordialmente
[#6]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
<<se rileggo quello che ho scritto quello che so e le cose raccontate sono già di per se la RISPOSTA a TUTTO.>>

credo che questa sia chiusa non abbia bisogno di altro commento e/o risposta.
Lei ha già tutte le risposte e sa che smettere di cercarne altre è l'unica strada per smettere di porsi domande e di innescare il circolo vizioso che ben conosce.

Solo un appunto, su cui personalmente non concordo, a beneficio di altri utenti che dovessero leggere il consulto:

<<come d'altronde il fatto di essere andato prima da un analista [...] ha fatto si che il DOC si sia radicato più profondamente e sia più difficile da estirpare>>

Un buon lavoro di terapia dinamica non esita nel radicamento di un DOC!!!

Un caro saluto

[#7]
dopo
Utente
Utente
@Dr. Callina:
Ci mancherebbe altro che lei non possa esprimere un suo parere.
Lei ha sicuramente più elementi, titoli e capacità di me per sapere bene di cosa parliamo.
Mi fa però molto piacere constatare che lei riferendosi alla mia chiusa abbia sottolineato come ho tutti gli elementi, le conoscenze, e spero le capacità per risolvere il tutto senza aver timore di nulla, e che questi momenti possono capitare.
Aggiungo anche io una cosa, concordo anche col suo appunto e per quanto per natura non mi piace parlare male o criticare gli altri, ma penso che come suggerisce lei un buon lavoro in terapia dinamica possa essere d'aiuto se non risolutivo in caso di DOC, ma mi permetta di dire che questa cosa deve fare rima con un buon terapeuta, cosa che con il senno di poi e il mio vissuto terapeutico non sono andate di pari passo,
Spero che non pensi sia troppo facile sparare dopo non aver ottenuto nulla, ma credo di aver sottolineato come quel tipo di approccio terapeutico mi sia comunque servito per conoscere meglio me stesso, e credo che per assurdo non solo tutti dovrebbero affrontare un percorso di quel tipo se si vogliono conoscere meglio, ma mi abbia preparato per superare o per essere in procinto di farlo, il mio problema con il DOC.
Mi conceda di dire che a volte, come in tutti i campi, si possono incontrare professionisti più o meno capaci, discorso che vale non solo per elettricisti, meccanici, idraulici e quant'altro ma anche per medici, ingegneri, avvocati.
Forse in questo senso il curante a cui i miei genitori sono stati indirizzati era ed è bravissimo per certe cose ma non per il DOC.
Lunge da me criticare la categoria degli analisti o qualsiasi altra categoria, mi conceda che però esistono in tutti i campi persone più o meno capaci e più o meno specializzate.
Spero che questo nostro dialogo, sia con lei che con gli altri medici che hanno partecipato alla discussione possa essere d'aiuto a tutte quelle persone che stanno vivendo o hanno vissuto queste problematiche, lo spero come spero di avere scritto e detto cose utili.
La ringrazio e saluto cordialmente
[#8]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

non c'era polemica nelle mie parole e concordo pienamente con lei che in tutti i campi lavorano persone (prima ancora che professionisti) che possono essere più o meno preparate e, aggiungerei, più o meno adatte ad interagire con ogni singola altra persona.

La capacità di un professionista in ambito PSI sta anche nel riconoscere quando non ha più nessun contributo da dare al paziente; in questi casi è bene elaborare il distacco con il paziente ed indirizzarlo ad altro professionista.

Ho, infatti, parlato di "buona terapia" di orientamento dinamico e non semplicemente di "terapia".

Mi conceda ancora di appuntare, sempre a beneficio di altri utenti che potrebbero leggere il consulto, su una sua frase su cui mi vedo costretto a dissentire:

<<ma penso che come suggerisce lei un buon lavoro in terapia dinamica possa essere d'aiuto se non risolutivo in caso di DOC>>

Un buon lavoro di terapia dinamica PUO' essere risolutivo in caso di DOC, seppur con modalità e, a volte, tempi differenti rispetto ad altri orientamenti, avendo come focus d'attenzione le dinamiche complessive dell'unità "uomo".

Se nel suo caso non è stato così può significare molte cose:
- che non è stato fatto un buon lavoro
- che la terapia dinamica non era adatta a lei
- che il suo terapeuta non era adatto a lei
- che i tempi non fossero quelli giusti
- ..............

Le dimensioni in gioco in un percorso di psicoterapia sono molteplici ed ogni singolo caso è una storia a se stante.

Sono lieto che lei abbia trovato la terapia adatta a lei e sono certo che, oltre ai notevoli passi avanti fatti in questi 6 anni, troverà presto tutta la serenità che merita.

Un caro saluto

[#9]
dopo
Utente
Utente
Lo so Dr. che non c'era polemica nelle sue parole, ma anzi....
Come anche io ho specificato a volte non tutti sono adatti e competenti, come non tutti i pazienti trovano aiuto da una terapia piuttosto che da un'altra, credo che ognuno di noi sia unico e speciale e che quindi abbia bisogno di trovare anche in questo senso la sua strada e la cosa più adatta se.
Era per me implicito il fatto che la terapia non si sia rivelata adatta a me o come suggeriva lei negli altri punti il terapeuta non abbia fatto un buon lavoro etc. etc.
Mi trova completamente d'accordo con lei, lunge da me criticare chi che sia ne tanto meno mettere in discussione quello di cui stiamo parlando, considerato il fatto che lei ha sicuramente tutti gli strumenti per argomentare la cosa, direi molti più di quelli che ho io.
Mi fa piacere intravedere nelle ultime righe che scrive che non solo ho trovato la strada giusta, ma che sono vicino a trovare la serenità che cerco da molto, forse troppo tempo, e credo di non sbagliarmi a dire questo.
Credo che lo abbia capito da quello che scrivo e dalle cognizioni che ho ormai acquisito, anche se a volte sono dure e difficili da mettere in pratica.
Mi manca solo un piccolo passo, credo che lei lo abbia capito come lo sto capendo giorno dopo giorno anche io, le mie sono solo paure ingiustificate e ampliate, ma si sa che quando ti sei bruciato col fuoco n pò di paura resta....
Anche se non "esplicita" la ringrazio per la rassicurazione e l'incoraggiamento e mi permetto di dire anche per la stima che ha messo nelle parole che ha scritto nei miei confronti.
Cordialmente
[#10]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Di nulla.

Un caro saluto e in bocca al lupo per tutto.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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