Sarà ansia?

Salve da qualche periodo avverto vertigini sopratutto se sono affacciata al balcone o solo appoggiata che mi fanno sbalzare e allontanarmi dalla ringhiera. Oltre a questi disturbi, mi sento anche sulle spine nel senso che per qualsiasi rumore salto in aria o se magari sono tranquilla e rilassatta ( o almeno credo di esserlo) ho attacchi che non so se definirli di panico ovvero, avverto delle palpitazioni che durano qualche secondo e mi fanno spaventare in quell'istante. Sono una tipa ansiosa infatti soffro di tachicardia ma credo anche di soffrire di depressione, non ne parlo con nessuno di questo perchè fino ad oggi sono riuscita ad andare avanti da sola, mia madre lo ha saputo solo quando in una visita immunologica, la dottoressa mi chiese se soffro di depressione e risposi di si, mia madre è rimasta sbalordita e negava ma io sapevo e confermavo perchè spesso mi viene da piangere e cambio umore facilmente senza motivo, mi rattristo da un minuto all'altro e mi passano in mente tutte le negatività del mondo quindi se non è depressione cos'è? Sono pessimista di natura e vedo tutto negativo e questo mio modo di pensare credo che sia in realtà una positività nel senso che, mi preparo al peggio, cioè se un problema si evolve in modo negativo questo mio modo non mi fa soffrire più di tanto perchè sono già pronta. Mi dicono che faccio male che è sbagliato, che nella vita bisogna essere positivi ma non riesco perchè la positività la vedo come una delusione, cioè tu pensi che vada tutto bene e invece quando ti arriva la brutta notizia stai male e soffri. Poi molte volte mi prendono delle fisse, ho paura che io possa uscire pazza o meglio che dopo tutto quello che si sente in giro persone strane che non danno alcun segno di pazzia ad un certo punto diventano delle bestie, insomma ho paura del grandi coltelli, ne ho parlato soltanto con una persona che non mi conoscevo nella realtà ma soltanto su internet e mi ha detto che sono segni di suicidio e mi ha complicato tutto; praticamente se mi trovo a mettere a posto dei coltelli grandi mi affretto a farlo perchè, penso che essendo il cervello un filo di capello non ci vuole nulla che lo afferri e mi taglio le vene. Sarà vero quello che mi hanno detto? Credo che determinate cose accadono perchè si hanno dei problemi e io ringraziando a Dio non ne ho o meglio i problemi li abbiamo tutti ma sono cose risolvibili. Quando ho pensieri tristi, preferisco stare sola davanti al pc a giocare o a parlare con amici o sconosciuti ( per quest'ultimi non ho mai usato le mie vere generalità, perchè di gente strana ce ne in giro e non bisogna fidarsi di nessuno). Sono davvero malata pscologicamente? Riconosco il pericolo e cerco di starmene alla larga, come per i coltelli, dell'alta velocità con la macchina infatti se guidano gli altri urlo sempre di andare più piano ecc ecc, Cosa mi sta succedendo? Odio i farmaci per questi problemi perchè credo che non li risolvono, devi esser tu quello forte e reaggire.

[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> quindi se non è depressione cos'è?
>>>

Lei si fiderebbe a ricevere una diagnosi via web? Io no di sicuro. Non si può dirle cos'ha senza vederla di persona.

Tuttavia, dalla sua descrizione sembrerebbe trattarsi più di ansia che di depressione, curando la quale potrebbe migliorare anche il suo "pessimismo". Ma deve rivolgersi di persona a uno specialista.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53 28
Cara ragazza, l'ansia è la risposta a un segnale di pericolo, nel suo caso probabilmente alla paura di perdere il controllo. Lei ha sottolineato alcuni momenti in cui avviene questo.. quando è sul balcone e guarda sotto, quando vede dei coltelli che possono ferire... Sembra quasi che la sua mente con l'ansia voglia darle uno scossone e proteggerla, le sta inviando un messaggio che dice che è ora di lavorare su di sé per allontanare il disagio psicologico che si porta dietro da troppo tempo.


Dr. Alberto Migliore
Psicologo - Psicoterapeuta
Torino - Chieri
www.migliorepsicologia.com

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Lavorare su me stessa per allontanare quali disaggi psicologici? Non credo di aver avuto disaggi in passato
[#4]
Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53 28
Per disagio psicologico mi riferisco a questo:
"perchè spesso mi viene da piangere e cambio umore facilmente senza motivo, mi rattristo da un minuto all'altro e mi passano in mente tutte le negatività del mondo quindi se non è depressione cos'è?"

Dal suo scritto sembra una condizione che perdura da diverso tempo, è così?


[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
si da una decina di anni da quando è iniziata la mia corsa quasi ogni giorno in ospedale per la tachicardia
[#6]
Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53 28

"la positività la vedo come una delusione, cioè tu pensi che vada tutto bene e invece quando ti arriva la brutta notizia stai male e soffri"

Questo modo di pensare sembra avere pochi sbocchi, azzardo un po': se sono positiva rischio prima poi di soffrire, se sono negativa inizio a soffrire fin da subito...
La differenza tra le due situazioni la fa sicuramente la paura di essere (forse) ancora delusi.
Potrebbe essere un'idea lavorare su queste cose e sull'ansia che è in qualche modo correlata..

[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Si ok ma come faccio, in che modo devo lavorare
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
non può lavorare su di sè da sola, ma con l'aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta.
I sintomi, come la tachicardia, l'ansia, le corse in ospedale, le soste davanti al pc, eccc.....sono campanelli d'allarme che qualcosa non va e vorrebbe essere ascoltato.
Dare un nome ed un volto alla sintomatologia, decodificarla, prima di farla tacere e risolverla, pè il compito di chi si prenderà cura di lei.
Ho letto lo storico dei suoi consulti, contengono quasi tuti lo stesso disagio.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#9]
Dr. Alberto Migliore Psicologo, Psicoterapeuta 53 28
La soluzione migliore potrebbe essere quella di parlarne direttamente con il proprio medico di famiglia, chiedendo a lui di prescrivere una visita psicologica.

[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
[#11]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
nell'ultimo mese ha inviato molte richieste relative a disturbi di vario genere forse è arrivato il momento di fare un po' di chiarezza dentro di lei, attraverso un colloquio con uno Psicologo potrà approfondire gli aspetti del suo vissuto maggiormente correlati al disagio, che non significa necessariamente che abbia sviluppato un disturbo specifico.
A tal proposito la invito a leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#12]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Cara dottoressa Camplone guardi le richieste per i disturbi li ho inviati perchè comunque i disturbi li ho e sono stati diagnosticati da specialisti e ho tanto di referti chiedevo solo per avere altri consulti tutto quì. Sò che comunque i disturbi gastrici purtroppo li ho, come ho anche l'asma dovuta a questìultima e alle allergie ma sicuramente non voglio accettarle e forse per questo che voglio altri consulti per esserne sicura anche se credo anzi so che tutta l'ansia che mi creo complica le cose con una fiamma mi fà vedere un incendio e magari non è nenache una scintilla.
[#13]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Invece a lei caro dottor Santonocito io penso che:

1) I miei problemi fin quando sono riuscita a risolverli da sola ( quasi sempre) ok ma quando no ne ho sempre parlato con qualcuno che a modo suo mi ha aiutato quindi non credo che questa volta faccia diversamente altrimenti non starei quì a scrivere con voi;

2) So che lo psicologo è un esperto di psicologia e se non erro un problema psicologico deve esser risolto da questo;

3) Ci sono problemi e problemi, problemi che possono essere risolti da soli, quelli che possono essere risolti con l'aiuto di una persona qualunque e quelli che invece devono essere risolti con l'aiuto persone specializzate;

4) Se uno non vuole raccontare i suoi problemi non ne parla neanche tramite internet anzi credo che raccontare aiuta moltissimo;

5) Non per forza devo raccontare quello che faccio ai miei genitori o ai miei cari e sicuramente se uno arriva ad uno psicologo vuol dire che chi gli stò intorno in realtà è stato assente, non è riuscito a capirlo e ad aiutarlo;

6) Se non erro vi sono i consultori che vanno incontro a chi non può permettersi delle spese quindi il portafoglio non centra nulla, c'è una soluzione a tutto;

7) Gli psicologi e gli psichiatri sono come tutti gli altri specialisti e persone, c'è chi ispira fiducia e chi no e al mondo non c'è ne solo 1 ma l'imbarazzo della scelta..... senza offendere nessuno e sottolineo senza offendere vi sono alcuni che i pazzi sembrano loro e ti riempiono di farmaci per farti dormire che comunque non ti risolvono il problema.

Credo di avere un cervello che forse sotto sotto mi funziona, riconosco le cose sbagliate e quelle giuste.
[#14]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Invece a lei caro dottor Santonocito io penso che:

1) I miei problemi fin quando sono riuscita a risolverli da sola ( quasi sempre) ok ma quando no ne ho sempre parlato con qualcuno che a modo suo mi ha aiutato quindi non credo che questa volta faccia diversamente altrimenti non starei quì a scrivere con voi;

2) So che lo psicologo è un esperto di psicologia e se non erro un problema psicologico deve esser risolto da questo;

3) Ci sono problemi e problemi, problemi che possono essere risolti da soli, quelli che possono essere risolti con l'aiuto di una persona qualunque e quelli che invece devono essere risolti con l'aiuto persone specializzate;

4) Se uno non vuole raccontare i suoi problemi non ne parla neanche tramite internet anzi credo che raccontare aiuta moltissimo;

5) Non per forza devo raccontare quello che faccio ai miei genitori o ai miei cari e sicuramente se uno arriva ad uno psicologo vuol dire che chi gli stò intorno in realtà è stato assente, non è riuscito a capirlo e ad aiutarlo;

6) Se non erro vi sono i consultori che vanno incontro a chi non può permettersi delle spese quindi il portafoglio non centra nulla, c'è una soluzione a tutto;

7) Gli psicologi e gli psichiatri sono come tutti gli altri specialisti e persone, c'è chi ispira fiducia e chi no e al mondo non c'è ne solo 1 ma l'imbarazzo della scelta..... senza offendere nessuno e sottolineo senza offendere vi sono alcuni che i pazzi sembrano loro e ti riempiono di farmaci per farti dormire che comunque non ti risolvono il problema.

Credo di avere un cervello che forse sotto sotto mi funziona, riconosco le cose sbagliate e quelle giuste.
[#15]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ci sono problemi e problemi
>>>

Esatto, e il suo:

>>> da una decina di anni da quando è iniziata la mia corsa quasi ogni giorno in ospedale per la tachicardia
>>>

sembra uno di quelli per i quali l'aiuto specialistico DI PERSONA appare indispensabile.

Facendo finta che non lo sia, potrebbe perdere altro tempo e soffrire ancora senza necessità.


[#16]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Non è il discorso che io faccia finta che l'aiuto specifico di una persona non sia indispensabile ma, l'aiuto di uno psicologo richiede tempo ovvero appuntamenti sentimanali e no come quelli di un altro specialista dove vai una volta al massimo due e finisce li, io purtroppo lavoro e ho casa da badare, non ho il tempo materiale per recarmi alle sedute, speravo in internet dato che magari la sera verso le 21-22 ci sia qualche psicologo che mi posso aiutare. Ho trovato un sito pisicologi-psicoterapeuti.it dove vi sono i vostri colleghi in aiuto, non credo che il contatto fisioco o meglio l'incontro reale camni di molto la situazione, il problema è sempre quello sia se sei dietro un pc sia se sei seduto difronte allo specialista. Dallo psicologo se non erro si parla, si discute e dal dialogo si trova una soluzione certo il comportamento del corpo aiuta ma non più di tanto se già le vengono dette tutte le cose anche sul lato caratteriale o sbaglio?
[#17]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
io ho evidenziato le numerose richieste in un breve intervallo di tempo proprio per invitarla a considerare la situazione nella sua criticità, lei stessa ci racconta che addirittura si trascina da dieci anni.
Se vuole rivolgersi al Consultorio, qui trova i riferimenti per prenotare un colloquio con uno Psicologo, che non è un medico e quindi non prescrive farmaci, ma se lo riterrà opportuno le consiglierà eventualmente un consulto con uno Psichiatra.

http://www.asp.rc.it/?q=node/1112
[#18]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
le è stato consigliato di fare un colloquio con uno Psicologo, durante il quale lo specialista può indirizzarla verso la tipologia di intervento più aderente alle sue esigenze, eventualmente un colloquio di 50 minuti a frequenza settimanale non dovrebbe interferire troppo con i suoi impegni, sicuramente meno che correre al Pronto Soccorso quasi tutti i giorni per la tachicardia.
La consulenza on line su questo portale ha delle regole ben precise, che escludono una presa in carico diretta ma in rete può trovare specialisti che offrono questo tipo di servizio, sta a lei scegliere ma considerare il colloquio diretto e quello a distanza equivalenti è solo un'illusione.
[#19]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Gentile signora, dalla sua descrizione sembrerebbe trattarsi più di depressione che di altro, è una cosa molto comune, infatti, l'ansia anche associata al panico, è un sintomo della depressione.

E' molto difficile, come diceva la dott.ssa Randone, riuscire da soli a lavorare su se stessi se i sintomi sono forti e frequenti.

Ci sono due cose che comunque le vorrei far notare sperando le siano d'aiuto:

Lei dice <<Credo che determinate cose accadono perchè si hanno dei problemi e io ringraziando a Dio non ne ho o meglio i problemi li abbiamo tutti ma sono cose risolvibili.>> avere questo tipo di (false) convinzioni la potrebbe portare a pensare di essere davvero "malata" <<Sono davvero malata psicologicamente?>> poiché lei è portata a pensare che una persona non possa avere sintomi psicologici se non ha dei problemi evidenti e gravi (<<i problemi li abbiamo tutti ma sono cose risolvibili.>>). Rifletta sul fatto, almeno, che certamente tutti abbiamo dei problemi ma ognuno di noi è diverso e poi lei non sa gli altri come reagiscono ai loro problemi.

Poi dice anche <<Credo di avere un cervello che forse sotto sotto mi funziona, riconosco le cose sbagliate e quelle giuste. >> da come scrive direi che il cervello le funziona sicuramente bene. Il punto è che un buon funzionamento cognitivo, nella maggior parte dei casi, non evita il disturbo psicologico di natura emotiva ed affettiva, come nel caso della depressione con attacchi di panico (depressione lieve, come è facile che sia nel suo caso).

Lei non è "pazza", anche per il semplice fatto che si pone questa domanda, cosa che normalmente non accade nelle personalità molto disturbate. Questi pensieri sono comuni nelle lievi depressioni, ma lei ha il coraggio di ammetterli, altre persone fanno più fatica a portar fuori pensieri difficili.

Per concludere, credo che il suo punto di forza sia davvero la sua autonomia intellettuale (si percepisce dal tono sicuro con cui risponde ai consulti e dalla sua buona capacità di argomentare) e la sua capacità cognitiva. L'importante è che lei sappia che chiedere aiuto non significa essere deboli o malati, ma è invece prerogativa delle persone che hanno consapevolezza dei propri limiti. Spesso le persone intimamente insicure sono quelle più refrattarie a chiedere aiuto. Si faccia coraggio.



Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#20]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Grazie dottor Raggi mi è stato davvero di grande aiuto o meglio mi ha rassicurato sulle mie capacità e così che uno psicologo deve comportarsi nei confronti di chi cerca aiuto e no girarsi male o meglio nel tono in cui risponde fa capire aggressività, forse è un dono ma io anche nelle risposte scritte in base alle mie domande riesco a capire il modo o meglio il tono con il quale si voglia esprimere.
[#21]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Dott.ssa Camplone la ringrazio però finiendo di lavorare la sera alle 20 non credo che troverò uno pscologo a mia disposizione sopratutto al consultorio oppure la domenica quando sono libera. Io so che cosa mi porta ad esser depressa credo di conoscere il punto di partenza di questo malessere e le posso dire che si soffro da dieci anni di disturbi che però sono disturbi dovuti al reflusso gastroesofageo e non credo siano disturbi inventati, per quanto riguarda la tachicardia i primi tempi ricorrevo quasi ogni giorno al pronto soccorso (parlo di 10 anni fa) ma da quando o scoperto cosa sia o meglio ho escluso problemi cardiac, lo gestisco tranquillamente da sola senza assumere farmaci calmanti come mi è stato detto di fare e se sono riuscita a farlo fino ad oggi vuol dire che un motivo ci sarà, appena mi sento nervosa mi basta distrarmi nel senso basta che mi metti a parlare con qualcuno anche quì al pc o mi metto che ne so a fare faccende l'importante è che la mia mente sia distratta e dopo qualche minuto torna tutto come prima anche se le ripeto il più delle volte la tachicardia è conseguenza del reflusso e li non posso farci nulla oltre che riguardarmi e prendere i farmaci adeguati. Se so reaggire ho la forza di farlo da sola, volevo un consulto on line per avere un aiuto in più, per capire se posso fare altro che mi aiuti maggiormente a superare questi momenti. Adesso le faccio un esempio, ho due parenti in cura dallo psicologo, 1 prende ansiolitici da anni più di venti e ugualmente sta male ogni giorno; un altro ha avuto un problema sociale e anche lui dietro al 1 è voluto ricorrere allo psicologo il quale gli ha detto che secondo lui ha bisogno dello psichiatra. Per un periodo l'abbiamo convinto a non andare e a trasferirsi e a rifarsi una vita, dopo un pò ha cominciato a frequentare qualche persona che l'ha riportatao sulla strada dello psichiatra e ci è andato. Gli ha prescritto un farmaco talmente forte che quando un vostro collega, non che padre di un mio amico ha saputo il nome si è messo ad urlare, dicendo di non prenderlo assolutamente che è un farmaco che danno alle persone proprio ridotte male in clinica, a quelle che hanno sdoppiamenti di personalità e sono aggressive e non servono altro che farle dormire. L'abbiamo convinto a non prenderne più e finchè è stato con noi tutto bene poi è rientrato nel luogo dove è caduto malato e ha ricominciato ad assumere il farmaco e se lo vedete sembra un tossico. Adesso cosa vuol dire tutto ciò? Che i farmaci non servono a nulla che bisogna esser forti e reaggire da soli, che molte volte i vostri colleghi ci portano a fare scelte sbagliate e inutili peggiorando le cose allontanadoci dal mondo reale. Quindi che differenza c'è tra consulto on line e quello reale se si conoscono già le origini del problema? Com'è che questo mio parente è stato definito un caso critico se quando era con noi era tranquillo e non seguiva le cure e quando invece è rientrato li ha ricominciato tutto da capo? Se uno è un caso tragico lo è sempre e no in base alla zona in cui si trova. Il discorso è ke quì aveva persone che gli volevano bene e che sopratutto gli stavano vicino consigliando cose positive e no come queeli che gli dicevano: ma se i farmaci ti fanno star meglio prenderli; se uno è mezzo addormentato è normale che non è cosciente della realtà che lo circonda al 100% e quindi di conseguenza si sente meglio.
[#22]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> non credo che il contatto fisioco o meglio l'incontro reale camni di molto la situazione
>>>

Lei può non crederlo, eppure le cose stanno in questo modo.

È certamente una questione di comportamento non verbale, dato che una relazione terapeutica utile e proficua può svilupparsi soltanto di persona.

Consideri questo: chi cerca aiuto psicologico di persona, avendone bisogno, riesce a stare meglio dell'80% di chi non lo cerca. Per quanto mi riguarda e dal punto di vista di un orientamento come il breve strategico, la psicoterapia online non esiste. E in ogni caso è vietata dal regolamento del sito.

Quanto alle priorità di tempo o economiche, solo lei può decidere quanto sia importante la sua salute, ed esiste comunque anche il servizio pubblico come le è già stato fatto notare.

Più questa discussione prosegue, più sta confermando il paradosso che le ho evidenziato: voi psicologi dovete aiutarmi a fare a meno degli psicologi. Voi siete gli esperti, ma io voglio che mi diciate le cose nel modo in cui mi fa piacere sentirle.

Sulle rassicurazioni, dare per scontato che facciano sempre bene è un errore. Almeno da un punto di vista strategico. Le rassicurazioni possono dare un momentaneo sollievo, ma alla lunga confermano che se ne ha bisogno, perciò possono alimentare silenziosamente la convinzione: io sono una persona ansiosa, che ha bisogno di rassicurazioni.

Risolvere un problema psicologico come l'ansia non significa ricevere molte rassicurazioni, significa riuscire a non averne più bisogno.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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