Trauma post aborto spontaneo

Buongiorno,
circa tre mesi fa la mia ragazza ha avuto un aborto spontaneo, ero l'unico a conoscenza dell'accaduto e non sono stato in grado di aiutarla, lei si è chiusa totalmente, non ha pianto, non ha parlato! Lei ha l'ovaio policistico e la sua più grande paura è sempre stata quella di un'interruzione di gravidanza, dato che il suo più grande desiderio è sempre stato quello di creare una famiglia...Noi stiamo/stavamo insieme da 9 anni, ora purtoppo lei è andata via, da circa un mese, dice di non amarmi più ecc...io capisco perfettamente ciò che vive e conoscendola riconosco che non è più lei, sto cercando di starle vicino in ogni modo possibile,dandole i suoi tempi,spazi e tutto l'amore che non le ho mai fatto mancare! Ma siamo giunti ad un punto in cui bisogna assolutamente affrontare le paure, sono già 3 mesi che convive con questo turbine di emozioni inespresse, a giorni dovremmo incontrarci ed anche se ha preso la sua strada voglio farle capire che necessita di parlare con qualcuno "esperto",anche se dovessi forzarla, magari potremmo intraprendere questo cammino insieme, se lei vorrà, poi mi farò da parte se giungerà a tale conclusione "razionalmente", ma per tutto quello che è per me, e che io sono stato per lei e per lo stesso fatto che c'ero anche io nel progetto di un bimbo/a vorrei indicarle la strada, le persone che ti amano servono anche a questo nei momenti bui...indi per cui vi chiedevo se cortesemente sapreste indirizzarmi verso uno specialista da trauma post aborto sito in Bologna o provincia. Vi Ringrazio saluti Pietro
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,
indubbiamente gestire gli aspetti emotivi e i sentimenti legati ad un aborto spontaneo non è assolutamente semplice. Come lei scrive, talvolta la perdita di un bambino in gravidanza può assomigliare ad un vero e proprio trauma, una ferita profonda che richiede tempo per potersi rimarginare.

Tutto questo diventa molto più complesso nella misura in cui vi erano particolari aspettative in merito alla nascita del bambino, mi riferisco alla possibilità di formare una famiglia, di passare dall'essere in due all'essere in tre, assumere il ruolo genitoriale ecc. In alcune donne potrebbe essere una vera e propria questione "identitaria".

In questo caso le suggerisco di chiedere una consulenza psicologica di coppia (anche per chiarire aspetti della vostra relazione), poi la sua compagna deciderà se intraprendere o meno un percorso individuale.
Mi dispiace ma non saprei consigliarle uno specialista in Bologna e provincia.

Cordiali saluti
www.psicologoaviterbo.it

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Pietro,
il regolamento del sito vieta di indirizzare a singoli professionisti, ma penso che Lei abbia proprio ragione e che la strada che ha indicato sia la più sensata.
Potreste trovare l'aiuto che cerca rivolgendovi ad un Consultorio Familiare dell'Asl della vostra zona:

http://www.ausl.bologna.it/applications/iap_app02/iap?id=51196&action=prest

Cari auguri ad entrambi.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
La delusione e la demoralizzazione in cui e' piombata la sua ragazza fanno pensare che l'investimento su questo progetto fosse davvero enorme.
Ci sarebbe da indagare su questo aspetto.
La ragazza ha avuto una famiglia "normale"? Ci sono stati dei traumi che puo" avere attualizzato?
Comunque non la pressi piu' di tanto. Il suo affetto non puo' sostituiursi a decisioni personali importanti come rivolgersi ad un terapeuta. Lasci che maturi la sua decisione nei suoi modi e tempi.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera,
vi ringrazio per l'attenzione concessami.
In risposta alla Dr.Esposito, la mia ragazza ha una famiglia "normale", sono io che ho una famiglia allargata...il trauma che credo abbia attualizzato è l'aborto stesso e la sua difficoltà a portare una gravidanza a termine, che le è sempre stata "diagnosticata".
Problema di cui noi abbiamo sempre parlato, ma appunto erano solo parole, al materializzarsi del tutto si è sentita smarrita, ed in questa confusione ha scelto una strada sbagliata, e non perchè abbia deciso di rinunciare a me, bensì perchè non ne ha parlato con nessuno,tranne me, non ha affrontato minimamente il problema, e per esperienza so che ogni problematica va affrontata, altrimenti si corre il rischio che ti rientri tutto da una finestra, ingigantito! Oltretutto è stata la mia ragazza che mi ha insegnato che ogni cosa va affrontata e non possiamo convincerci di farcela scivolare addosso!
Abbiamo sempre sognato un figlio,entrambi!
Non sapevamo di aspettare questo bimbo, lo ha scoperto dopo essere andata in ospedale per le solite perdite che ogni tanto ha,dovute appunto all'ovaio policistico ed all'endometriosi, e purtroppo io non ero presente, in quanto ho dovuto assistere i miei familiari altrove, e lei mi ha rivelato ciò che era successo al mio ritorno, dopo 2 settimane circa! Ma già aveva eretto un muro, che purtroppo non sono stato in grado di infrangere! So che tutto ha una sua tempistica, ma lei vive con questo male dentro già da troppo, perchè 3 mesi non sono pochi, ed è mio dovere far si che possa ricevere aiuto, da uno specialista, ora. L'ultima volta che ci siamo visti nei suoi occhi vedevo un profondo dolore, anche se lei maschera bene! E con le parole giuste vorrei solo indicarle una strada, pur sapendo che al momento lei non vuole percorrerla.
Vi ringrazio nuovamente per i consigli e le dritte e vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Pietro,
aggiungo solamente il link ad un'associazione che potrebbe in qualche modo interessarla:

http://www.ciaolapo.it/

Se la ragazza non vuol saperne, può provare a richiedere Lei un aiuto più mirato a questa o ad altre associazioni simili per trovare il modo migliore per starle vicino.

Le rinnovo i miei saluti.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Ragazzo,
Dalle sue parole si comprende che anche per lei questo 'aborto e' stato un dolore.
Potrebbe partire da questo: non e' un lutto solo della ragazza ma e' anche il Suo. A farla isolare forse c'e' stato il fraintendimento che cio' che ha determinato l'accaduto sia stata una sua patologia.
Provi a dirle che anche Lei vorrebbe essere aiutato ad elaborare questo lutto di entrambi, insieme a lei.
Potrebbe convincerla!
I migliori saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Pietro,
Alle indicazioni delle Colleghe, Le allego una lettura, che esamina le dinamiche psicologiche, sottostanti l' aborto, che sia volontario o spontaneo.
Cari auguri.

http://www.valeriarandone.it/home/articoli/140-aborto-e-sessualita-sindrome-post-abortiva

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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