Gravidanza e psicologia

salve gentili dottori,vi scrivo per avere la speranza che qualcuno posso aiutarmi. vi spiego brevemente il problema, anche se sembra una banalità,per me è un gravissimo problema che non riesco ad affrontare. ho 27 anni vivo lontana dai miei genitori perché sono iscritta all'università. da due anni ho una relazione con un ragazzo togolese.la cosa non è mai piaciuta a mia madre perché è una donna vissuta sempre in un piccolo paesino,quindi lascio a voi capire la mentalità chiusa che ha nei confronti degli stranieri,specialmente di colore!con lei non sono mai riuscita ad avere un dialogo calmo e chiaro sulla mia relazione,al punto tale da non dirle più nulla.adesso però sono all'11 settimana di gravidanza e non sono ancora riuscita a dire niente né a lei né al resto della famiglia.il punto è che i casa ci sono diverse difficoltà,mia madre è una donna pessimista e ansiosa e i piccoli problemi quotidiani diventano enormi e irrisolvibili. tutto ruota attorno la sua salute e quella di mio padre. io non riesco a dire nulla perché ho paura di affrontare le sue urla e l'alone di disgrazia che si avvolgerà su quella casa per chissa quanto tempo.gentili dottori,datemi un consiglio affichè io possa sbloccarmi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile futura mamma,

intanto credo sia utile condividere qui il fatto che si tratta di una buona notizia. Il bimbo è stato voluto da entrambi?
Che progetti avete, dal momento che Lei sta ancora studiando?

Quanto ai genitori che non accettano le scelte dei figli, si tratta di un problema LORO e non Suo, perchè saranno loro (eventualmente facendosi aiutare) a dover elaborare il significato che per loro questo nipotino implica.

Quindi, lo dica, non credo che -vista la situazione- potrà mai sentirsi pronta, ma ribadisco non deve caricarsi anche dei problemi altrui, Le pare?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto ha scritto la mia collega, dr.ssa Pileci.
La nascita di un bambino, nel momento in cui è desiderato, non è un problema. Il problema lo hanno i suoi genitori che non accettano la sua relazione, probabilmente ritenendo che sia senza futuro e dannosa per lei.
In realtà lei gli sta dimostrando il contrario, avendo intenzione di progettare.
Mi rendo conto che quanto ha da dire le provochi ansia, ma come ha scritto la mia collega non ci sarà un momento giusto.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

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dopo
Utente
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gentili dottori,
grazie per le tempestive risposte. la gravidanza è capitata, ma comunque è stata una gioia per entrambi.io sono iscritta all'università ma ho sempre lavorato,al momento non posso ma riprenderò a trovare lavoro appena potrò.il mio ragazzo già lavora,abbiamo appena trovato un appartamento dove poter stare dotato di tutti i conforts e spazi per il/la futuro bimbo/a. insomma ,l'entusiasmo non ci manca e anche se non so come andrà a finire con l'università,non m'importerà di trovare qualsiasi tipo di lavoro..l'unica cosa che mi manca è l'aiuto e la vicinanza di una persona come solo una madre può dare,ma ciò ovviamente dipende anche da me visto che non ne sa nulla al momento. ho seriamente paura che questa mia mancanza di coraggio mi faccia arrivare fino alla fine senza ancora aver detto nulla..io sono una persona che tende a sfuggire ai "danni" senza risolverli direttamente,ma mi rendo conto che in questo caso è impossibile non agire. quale sarebbe secondo voi il modo migliore per dirlo? chiedo scusa per la domanda stupida,ma sono tremendamente insicura..vi terrò aggiornati,grazie mille dottori..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
per prima cosa auguri per il nascituro, una gravidanza è sempre una lieta notizia.

Non credo esistano modi migliori per dirlo.....provi a dirlo e basta, anche sua mamma è mamma a sua volta, potrebbe anche stupirla ed accettare la notizia senza troppe lamentele...

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
".io sono una persona che tende a sfuggire ai "danni" senza risolverli direttamente..."

La buona notizia è che quanto deve dire non sembra un danno... o se lo fosse (dal punto di vista della Sua mamma) perchè "danneggia" le idee che Sua mamma ha, colga l'occasione per cercare di superare e modificare il Suo atteggiamento verso i problemi.
Adesso il problema per Lei è la reazione di Sua mamma.

"quale sarebbe secondo voi il modo migliore per dirlo?"
La mamma è la Sua ^___^
Secondo Lei, conoscendo la Sua mamma, quale potrebbe essere il modo migliore per dirlo?
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dopo
Utente
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cari dottori,chiedo scusa del ritardo. ringrazio tutti per le parole incoraggianti, domani torno a casa dai miei per festeggiare il sessantesimo compleanno di mio padre, e devo affrontare la situazione ! intanto, rispondendo alla Dott.Pileci , oggi andrò a richiedere la rinuncia agli studi. ormai sono troppo indietro con gli esami e chissà,magari tra un anno riprenderò con una facoltà meno impegnativa e meno difficile. al momento non mi sembra opportuno continuare a pagare tasse universitarie con la consapevolezza che non aprirò libri..la mia vita è molto ingarbugliata perché sento troppo il legame che mia madre ha verso di me (lo stesso verso mia sorella) e per evitare di deluderla le ho tenuto nascosto tantissime cose,come ad esempio anche la mia pessima carriera universitaria. purtroppo è così, ho fatto parecchi errori e oggi mi ritrovo a dover affrontare tutto ed insieme. spero che dopo di questo imparerò a prendere le situazioni di petto. .
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