Ansia e disturbo depressivo

Buongiorno,
da aprile 2014 sto riscontrando episodi sempre più frequenti di ansia e depressione, legati alla perdita del posto di lavoro e al timore dell'esposizione a un futuro imprevedibile.
Ansia e depressione non sono una novità: i primissimi episodi si sono verificati subito dopo l''adolescenza, quando a causa dei pessimi rapporti con la mia famiglia sono stata costretta a lasciarla e a vivere di stenti per qualche tempo. Già in quel periodo mi sono rivolta a medici che mi hanno prescritto numerosi tipi di farmaco e, nel tempo, ho assunto Entact, Zoloft, Levoxan, Tavor, Prozac, Valdoxan in momenti differenti e, a mio avviso, senza alcun effetto risolutivo nel lungo termine.
Ho trovato, invece, sostegno nella terapia cognitivo-comportamentale, che tuttavia ho dovuto interrompere a causa delle nuove condizioni economico-lavorative. Dietro consiglio del medico, mi sono rivolta a un consultorio dove, però, sono stata liquidata con la proposta di assumere nuovi farmaci, dato che le persone in lista per la psicoterapia sono tante e le liste erano chiuse. Poiché soffro anche di bulimia nervosa, ho chiesto di essere presa in carico presso il centro che si occupa dei disturbi alimentari; ma dopo una breve (ma utilissima!) terapia di gruppo, mi è stato detto che le liste d'attesa per la terapia individuale sono chiuse.
Scrivo perché, in questo momento, sono in cerca di un punto d'appoggio. Il mio compagno non sopporta più una persona che "si piange egoisticamente addosso" e "rompe l''anima", dopo l'ennesima lite per questo, ha deciso di lasciarmi; tornare in famiglia non è possibile per i pessimi rapporti con loro (migliorati con mio padre ma non con mia madre, da sempre disinteressata alla famiglia), quindi non riesco a trovare neanche un briciolo di sostegno da chi (in teoria) dovrebbe essermi vicino. Mi sento sola e, per questo, perduta. Senza lavoro (che non trovo nonostante le ricerche) e senza prospettive, l'angoscia si acuisce.
Da qualche tempo soffro d''insonnia e mi sono stati prescritti dei sonniferi che però, per il momento, non ho assunto perché mantengo una flebile speranza che le cose si sistemino; eppure, continuo a pensare di assumenrne tutte le compresse assime: al suicidio come unica soluzione e la morte mi fa sempre meno paura. E questo, chiaramente, genrea nuova angoscia...
Nel momenti di lucidità mi rendo conto di quanto questo sia poco sano e capisco che, con un supporto adeguato, che non riesco proprio a trovare in me stessa, il mio nefasto punto di vista migliorerebbe.
Le domando, per questa ragione, se esistono dei servizi pubblici di presa in carico certa di persone con il mio problema per una terapia cognitivo-comportamentale gratuita (o con tiket) oppure, in alternativa, cosa mi suggerisce di fare per alleggerire il carico di ansia e depressione, preferibilmente rinunciando a una terapia farmacologica che mi devasta fisicamente e non apporta risultati.
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
la situazione che ci descrive è molto complessa, immaginiamo la sua grande sofferenza e le difficoltà che incontra e che vive.

Le posso chiedere se è seguita da uno psichiatra per la terapia farmacologica? Se sì, è sempre lo stesso? E' all'interno di un Dipartimento di Salute Mentale?

Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora,

oltre ai servizi pubblici (es consultori, ecc...) oggi stanno prendendo piede realtà alternative di centri privati accreditati, soprattutto per la medicina.
Per la psicologia esistono, anche se in numero inferiore, centri privati che hanno comunque tariffe piuttosto agevolate e gratuite a seconda del reddito.
Mi riferisco soprattutto alla mia zona di residenza, ma La invito a cercare sul web centri del genere nella Sua zona.
In ogni caso, è in lista d'attesa per la terapia?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Ferretti, gentile Dott.ssa Pilleci,
attualmente non sono "in carico" presso alcun centro. L'esperienza con Cerntro per i Disturbi del Comportamento Alimentare si è conclusa ad apile 2014. Ho chiesto (e spero di riottenere) l'inserimento in un nuovo gruppo per l'assertività (aspetto una risposta), ma non sono stata inserita in lista d'attesa per la terapia individuale perché le liste sono chiuse (troppi utenti in attesa). Al Consultorio, invece, ho riscontrato delle fortissime difficoltà, anche per la sola "presa in carico" (es. appuntamenti concordati e ai quali i medici non si sono presentati, senza però avvertire né concordare un nuovo appuntamento, nonostante le mie chiamate). Il responsabile del centro, comunque, mi ha suggerito di intraprendere una terapia farmacologica, che io non ho accettato, visti i risultati disastrosi delle terapie precedenti (accentuamento della sintomatologia, maggiori pensieri e tendenze suicide, difficoltà di concentrazione, apatia, spossatezza...). Anche al Consultorio le liste per la terapia individuale sono chiuse. Lo psichiatra che mi ha seguito non è sempre lo stesso; la terapia cognitivo-comportamentale, invece, è stata portata avanti con la stessa psichiatra-psicoterapeuta che mi ha prescritto prima Prozac poi Valdoxan e con la quale ne ho concordato la sospensione.
Grazie ancora per il vostro aiuto.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Non c'è proprio modo di ricontattare lo stesso psicoterapeuta, che magari potrebbe consigliare un collega che usa la stessa metodologia?
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Gentile signora,
può risentire la stessa professionista che l'ha seguita con successo la precedente volta, oppure si rivolga al Dipartimento di Salute Mentale all'interno del quale sono presenti psichiatri e psicoterapeuti. Chieda una prima visita: lei è molto angosciata e riferisce di pensare al suicidio, non è possibile che una tale richiesta non venga accolta. Da lì, vedrà il da farsi con gli specialisti che la ascolteranno.

Un caro saluto,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Sì, Dott.ssa Pileci, sarebbe possibile, ma al momento non ho la possibilità di fronteggiare nemmeno una terapia i cui costi si attestino sui minimi tabellari.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Ferretti,
purtroppo le risposte concrete che ho avuto sono state molto diverse ed è per questo che sono approdata in questo spazio e...gli specialisti con i quali ho parlato, mi creda, non mi hanno affatto ascoltata, intenti com'erano a riempire moduli con dati, per liquidarmi con dei farmaci che sanno che mi stordirebbero e basta. La psicoterapeuta che mi ha seguito non ha la possibilità di ridurre la propria tariffa (ecco perché abbiamo interrotto le sedute) e ai Dipartimenti cui mi sono rivolta, dietro consiglio del medico di base (che mi ha prescritto i sonniferi) ho parlato anche dei pensieri suicidi. Riferisco (e ho riferito loro), inoltre, un passato di dipendenza da sostanze stupefacenti (cocaina, extasy, MDMA, metanfetamine).
Grazie per la sua risposta.
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Dr.ssa Giselle Ferretti Psicologo, Psicoterapeuta 615 14 22
Sono sinceramente dispiaciuta per la spiacevole esperienza che ha avuto nei Servizi a cui si è rivolta. Purtroppo succede: per ragioni di budget del Servizio Pubblico che è costretto a filtrare le richieste in maniera troppo severa oppure per motivi di scarsa professionalità di alcuni alcune persone.
Il mio suggerimento è quello di insistere nella sua richiesta, che, le ripeto, non può essere inevasa, magari non sia troppo rigida ed esigente nella domanda. Mi spiego meglio, non chieda una terapia psicologica specifica, anche se con quella ha avuto ottimi risultati. Nel Pubblico bisogna prende quello che c'è, in ogni Unità Operativa.

Oppure si adoperi a cercare consultori privati che effettuano consulenze a tariffe molto contenute. Se la città che indica nei suoi dati è corretta, so per certo che ce ne sono.

Ci tenga aggiornati, se crede,
[#9]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Seguirò il suo suggerimento e quello della dott.ssa Pileci e mi farà piacere tenerla al corrente.
Con i migliori saluti.
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