Doc da relazione

Salve dottori,sono un ragazzo di 22 anni che crede di soffrire di doc con pensieri intrusivi e compulsioni (le compulsioni sarebbero scrivere sui forum oppure cercare storie di doc e proiettarle sulla mia).
Ho avuto due relazioni serie: finito l'innamoramento mi sono spuntati (in entrambe le relazioni) i soliti dubbi "la amo davvero" "stasera avrò voglia di vederla?" e altri dubbi e ossessioni come "sono attratto dalle altre quini non la amo" ho sempre paura di non essere innamorato e di non amarla...all'inizio erano solo pensieri...più che si va avanti più che questi pensieri diventano reali e più che la tensione e l'ansia salgono a tal punto che mi resta difficile svolgere le mie normali attività come lavorare. Stranamente niente che non va nell'attuale rapporto:la mia ragazza è una persona rispettabile e degna di tutto il mio affetto e stima...l'unico pensiero/ossessione che ho è quella di non esserne innamorato...sto sperimentando l'inferno,lo stesso della relazione di 4 anni fa (finita male)
Il bello è che 4 anni fa sono stato seguito da uno psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico ma purtroppo la terapia non mi portò particolari benefici.
Questa volta mi sta seguendo un'altra psicoterapeuta sempre ad orientamento psicodinamico la quale mi ha affermato che il problema è solo mio, che non riesco ad avere un rapporto serio con una ragazza a causa del rapporto conflittuale con la madre ma che non c'entra il doc e che la tcc o la tbs curerebbero solo il sintomo mentre questo è un problema che nasce dal profondo.
Queste interpretazioni non fanno altro che alimentare i miei dubbi,così ho mollato la psicodinamica e giovedì ho il primo colloquio di tbs nella quale ripongo molta fiducia dato che ho parlato alla terapeuta del mio problema e mi ha detto che è molto noto per lei. cosa ne pensate? grazie anticipatamente
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

comprendo il suo "disorientamento"... intanto se ha sentito la necessità di cambiare terapeuta, è giusto venga accolto questo suo bisogno.

Ogni approccio psicoterapeutico ha la sua importanza, ma quella che fa la differenza è proprio l'alleanza terapeutica che ne prescinde la conducibilità.

Noi possiamo solo accogliere il suo importante "passo" e rimanere in ascolto degli eventi.


In bocca al lupo e ci tenga aggiornati.
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dopo
Utente
Utente
diciamo che voglio provare strade nuove,dato che ho visto che i problemi ossessivi si risolvono più che altro con strategie brevi (non so se la fonte è attendibile) il problema è che la mia situazione si aggrava(all inizio erano solo dubbi ma adesso sono ossessioni, sono quasi reali) e vedo come unica realtà quella di lasciare la partner per stare meglio,anche se non avrei un motivo vero dato che la relazione non è poi così male, l'unico problema per me è l'ossesisone di non essere innamorato che ovviamente porta altre ossessioni.
Riguardo alle terapie,sinceramente sono un po' scoraggiato,le ho seguite,le continuo a seguire ma nessuna mi ha dato qualche beneficio particolare.
Non so se il problema è il DOC in se per se, dato che non ho mai avuto disturbi ossessivo compulsivi. Mi si presenta solo in presenza di una relazione seria con una ragazza. Nessun DOC nell'infanzia o adolescenza...qualche tic nervoso con cui convivo,quelli si
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Non entro nel merito specifico, poiché ogni psicoterapia può sortire il suo effetto.... quello che conta è che si strutturi una buona alleanza con il terapeuta, motivazione e desiderio di mettersi in gioco.

A prescindere, ovviamente, da una diagnosi accurata.

Tutto questo senza avere fretta.

Si dia tempo, quel tempo debito per comprendere e comprendersi.


Un caro saluto
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dopo
Utente
Utente
tempo?? me ne sono dato parecchio:ho sofferto di questo disturbo già 4 anni fa,alla mia prima relazione seria e purtroppo credevo che non fosse la persona "giusta" così è finita male....questo mostro è tornato,purtroppo e non so ocme sconfiggerlo.
Grazie dei consigli.
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Tempo ... nel senso che non può pensare che la risoluzione avvenga in una seduta.

Un'accurata diagnosi permetterà, così, di individuare il percorso più adeguato.


Si dia fiducia in questo nuovo rapporto.

Le psicoterapie, certo, possono non andare a buon fine... e le motivazioni sono varie.



Di cuore
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Gentile Utente,

comprendo la Sua sofferenza e la Sua voglia di risolvere presto il problema, che mi pare un problema d'ansia/ossessivo.

In genere, dal punto di vista della TCC non si tratta di un rapporto conflittuale con le figure parentali, ma di incapacità di leggere lo stato ansioso. In altre parole, un pensiero del tutto "neutro" come "non so se stasera ho voglia di uscire" oppure "stasera non ho proprio voglia di uscire" vengono interpretati dall'ansioso/ossessivo così: "Se ho avuto questo pensiero, è perchè non la amo. Se non la amo, devo lasciarla, ecc..." E i dubbi e il rimuginio aumentano sempre più.
L'ossessivo fa questi test ripetutamente durante la giornata e i test e le rassicurazioni fanno aumentare l'ansia.
In TCC bisogna spezzare questo meccanismo, ma di solito non è necessario rintracciare cause, che potrebbero non esserci e non trovarsi nel passato, nè nella relazione col genitore.

Piuttosto, mi sento di incoraggiarLa ad intraprendere la TBS che ha dei punti di contatto con la TCC e quindi è una terapia attiva e focalizzata.

Non sono d'accordo sulla Sua affermazione, che è fuorviante: " la tcc o la tbs curerebbero solo il sintomo mentre questo è un problema che nasce dal profondo."
Questo non è assolutamente vero perchè nei disturbi d'ansia si trattano, almeno nella TCC, le credenze disfunzionali e le idee che generano il problema e lo alimentano e non il sintomo in sè, che altrimenti verrebbe solo amplificato!
Inoltre non sono neppure d'accordo con il fatto che il problema nasca dal profondo; è sufficiente talvolta aver appreso una cattiva gestione dell'ansia.

Legga qui per approfonimenti: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Grazie della risposta.
Il consiglio di evitare le strategie come la tbs e la tcc mi è stato dato da una psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico che mi ha detto che le cause del mio disturbo sono da cercare nel profondo mentre la tcc avrebbe curato solo il sintomo.
In ogni caso non so se si tratta di DOC ma questo disturbo mi sta impedendo di vivere il rapporto con la giusta serenità e in effetti quando sono con la partner cerco sempre minuziosamente di capire ciò che provo,e arrivo alla
Conclusione che se non provo determinate emozioni allora la devo lasciare
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"cerco sempre minuziosamente di capire ciò che provo,e arrivo alla
Conclusione che se non provo determinate emozioni allora la devo lasciare "

Questo è il problema, nel senso che nessuno di noi si emoziona "a comando", quindi ci sta anche che una persona possa annoiarsi con la propria fidanzata. Capita.
Ma il problema non è se uno si annoia ad es. o se non prova determinate (quali?) emozioni. Il problema è che da questa constatazione l'ansioso inizia a porsi mille domande alle quali cerca di rispondere, spaccandosi la testa.

Comunque domani vedrà un altro terapeuta: secondo me ha fatto bene a prenotare la seduta TBS, anche perchè dopo quattro anni è chiaro che non ne può più.
Si faccia aiutare senza ulteriori indugi.

Poi, se vuole, ci aggiorni :-)

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Lo farò senz'altro,vi terrò aggiornati,in ogni caso grazie mille dei consigli!
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dopo
Utente
Utente
Eccomi,prima seduta di tbs mi ha dato un taccuino per segnare ogni mio dubbio o pensiero e forse andava in po meglio fino ad ora.
La mia attrazione verso le altre,che ne so,anche se le cameriere di un ristorante sono carine mi viene da spolpare con gli occhi e non solo!
Ieri sera parlavo chattando con una ragazza che neanche conosco e neanche mi piace,anzi,è bruttina.... Spinto dalle mie voglia sessuali le ho chiesto di uscire per una scappatella ma ripeto che l ho fatto solo per soddisfare la mia voglia è per vedere fun dove il mio desiderio mi avrebbe spinto....per fortuna non ha accettato ma adesso mi sento dannatamente in colpa e mi sorge la
Domanda : ma l ho fatto per testarmi P per fare nuove cpnoscenze?

P.S. Mi è stato diagnosticato dubbio patologico con struttura doc.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
Di tutto questo ne parli in seduta, la sede più adatta.
Spero si troverà bene.

Cordiali saluti,
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dopo
Utente
Utente
Certo,intanto scrivo ogni dubbio su un taccuino....
Vorrei soltanto vivere la mia storia serenamente.
Grazie dei consigli.