Non supero gli ostacoli

Buonasera,
sono una ragazza che sta attraversando l'ennesimo periodo nero per una persona della mia età. E' iniziato tutto con un ragazzo con cui sono stata amica per anni finché non abbiamo deciso di andare oltre (senza impegno) fino a quando io non mi sono "innamorata" e lui ha deciso di tirarsi indietro; nonostante questo gli ho chiesto di allontanarci per tornare a stare meglio ma lui non poteva rinunciare comunque a me (secondo me anche lui provava qualcosa ma si vergognava di me probabilmente); andavamo a ballare e io dovevo stare con lui, non potevo divertirmi e quando eravamo soli era la persona più buona del mondo ma insieme agli amici si trasformava; inoltre, mi faceva molto terrorismo psicologico, nel senso che sapeva dove colpirmi pur di farmi stare male, è una persona intelligente che sapeva sempre cosa dire pur di farmi stare attaccata a lui. Dopo due anni e mezzo dove io l'ho finita anche prendendo psicofarmaci, finalmente sono uscita da questa "relazione".. Sono passati diversi anni e ho conosciuto un altro ragazzo, ho preferito tenermelo amico perché frequentavamo lo stesso gruppo di persone, alla fine anche con lui stessa situazione, solo che, al contrario del precedente, mi trattava bene, era sempre con me e non mi faceva mancare nulla. Alla fine mi confessa che gli piaccio ma non ha mai fatto nulla per voler stare con me. Ci ho provato in tutti i modi e solo alla fine mi sono confessata anche io e lui rimaneva titubante, non sapeva che fare e le solite bugie insomma. Anche con lui quindi mi è andata male. Da poco ho finalmente ho conosciuto un altro ragazzo che per fortuna vuole stare con me, mi ha fatto riscoprire cosa vuol dire amare ma.. per motivi molto personali, ho purtroppo dovuto lasciarlo. Ora sto malissimo, il fatto che non posso averlo mi fa male, ho spesso attacchi di panico, mi viene da piangere e non riesco a riprendermi. Credo che tutto questo accumulare e accumulare mi sta distruggendo internamente, ho bisogno di qualcuno con cui parlare ma purtroppo le uniche che posso definire veramente amiche, sono lontane da me. Inoltre, avendomi già visto la mia famiglia nelle condizioni in cui sono stata, ho deciso di tenere tutto dentro (e purtroppo lo so che è peggio). Ho bisogno di un grosso aiuto perché sto crollando ogni giorno di più e non posso continuare a prendere farmaci a vita.

Vi ringrazio in anticipo.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"ho bisogno di qualcuno con cui parlare ma purtroppo le uniche che posso definire veramente amiche, sono lontane da me."

Gentile Ragazza,
concordo con Lei sulla necessità di confrontarsi e parlare, anziché tenersi tutto dentro, arrivando così agli attacchi di panico. Questo andrebbe però fatto con uno specialista e non (o almeno, non solo) con le amiche.
Nel suo post ha scritto di aver assunto psicofarmaci: da chi le sono stati prescritti?
Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per valutare l'opportunità di una psicoterapia?
Le allego un articolo per ulteriori riflessioni:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/849-perche-non-andare-dallo-psicologo.html

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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dopo
Utente
Utente
Gent.ssa Dottoressa,
grazie per la sua risposta. I farmaci sono stati prescritti dal mio medico di base dopo una lunga chiacchierata (per capirci, mi ha prescritto l'Alprazolam).
Si, ci ho pensato seriamente ad una visita di psicoterapia, spero possa essermi davvero d'aiuto perché parlare con un "estraneo" mi mette un pò in imbarazzo.

Cordiali saluti.