Rancore e ansia da relazione

Salve, voglio spiegarmi il mio problema.Sono 10 mesi che sono fidanzata, la mia prima relazione seria.Da quando mi sono fidanzata, dopo le farfalle nello stomaco, ho iniziato a cercare di scoprire ossessivamente se amassi o meno il mio ragazzo.L'ossessione si è fatta con il tempo sempre più invalidante,fino a quando ho iniziato a pensare addirittura di poter essere innamorata di un ex.Dato che quest'ultimo pensiero mi spaventava e perseguitava sono in terapia da una psicologa.Lei mi ha detto che devo lavorare sulla mia autostima,che non amo nessun'altro,mi sto solamente creando dei muri per non lasciarmi andare in questa relazione e che provo molta paura,per paura di soffrire di nuovo(ho avuto storielle di poco conto ma con persone che mi hanno sempre trattato male, scomparendo nel nulla senza motivi precisi).Devo dire che a oggi ho fatto molti progressi ma vorrei capire di più.Oggi mi ècapitato di vedere una mia ex amica eprovare ancora rancore nei suoi confronti,mi reputo una persona molto buona,quindi ècome se mi sentissi cattiva dentro provando rabbia.Nel momento in cui mi sono fidanzata questa mia amica,forse gelosa,non accettava molto la cosa.Era una persona molto egocentrica quindi quando ho iniziato a metterla un po' da parte perché lavoravo,seguivo,studiavo e sentivo il bisogno di vedere il mio fidanzato è andata su tutte le furie,anche se io mi facevo sentire sempre. Però il problema secondo me stava nel fatto che non la assecondavo più.Da quando poi ha iniziato ad entrare in simbiosi con la sorella, persona a me non gradita,e con cui nemmeno lei andava d'accordo,ho deciso di non fare dei passi verso di lei,dato che lei non li ha fatti verso di me.Cioè mi sentivo che andavo bene fin quando potevo andare a ballare con lei,fin quando potevo andare a bere,a ridere e scherzare.Ma non andavo bene da fidanzata perché magari cercavo di fare una cosa che coinvolgesse sia lei che il mio fidanzato.Quindi ripeto ho sempre cercato di coinvolgerla ma lei niente.Poi ogni tanto iniziava a dire tutto ciò che non andava bene nella mia relazione,dicendo cosa dovevo o non dovevo fare per avere una relazione giusta.Dauando poi ha iniziato a frequentare una ragazza che lei odiava fino a 1 mese prima,è scattato nella mia mente il pensiero che sia molto falsa ed a convenienza.Volevo un consiglio su come fare a superare i rancori, e volevo sapere se è possibile che la confusione sia nata anche dal momento che questa mia amica si sia allontanata e abbia gratuitamente dato giudizi negativi su di me, sul mio fidanzato e sulla mia relazione.Quindi la mia domanda è se i due fenomeni sono associati e se è possibile non provare rancore anche senza chiarire.Inoltre è possibile che questo rancore provato nei confronti di questa amica mi abbia richiamato rancori di un mio ex che mi ha lasciato via whatsapp?E se quindi è normale avere dei flashback continui ansiosi su questa persona?Perché?Amo il mio ragazzo e non voglio avere brutti pensieri su di lui e su noi. Grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

mi pare di capire che tu stia vivendo male una vita che in realtà è bella. Hai un fidanzato che hai definito la tua prima storia seria e quindi si tratta di una relazione importante.

Perchè rovinarla con rancore e pensieri verso altre persone? Non è più funzionale lasciare andare (anche più volte, se necessario) questo rancore e focalizzarsi sulla tua vita, sui tuoi obiettivi?

L'unica nota che sento di poter fare è quella relativa alla tua relazione sentimentale, quando scrivi: "Da quando mi sono fidanzata, dopo le farfalle nello stomaco, ho iniziato a cercare di scoprire ossessivamente se amassi o meno il mio ragazzo.L'ossessione si è fatta con il tempo sempre più invalidante,fino a quando ho iniziato a pensare addirittura di poter essere innamorata di un ex."

Le farfalle nello stomaco non possono durare sempre ma le persone ansiose (come forse sei tu) non appena non le percepiscono più, temono di essere meno innamorate...

Se questo aspetto ti turba più del dovuto, allora è il caso di sentire direttamente uno psicologo psicoterapeuta.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottoressa. Sono alla 5 seduta ormai e le cose vanno molto meglio, però ogni tanto ho delle ricadute diciamo. Ho notato che però anche iniziando a prendere di nuovo buoni voti all'università, mi sento meglio. Forse dovrei solo lasciarmi andare e perdonarmi per questa ambivalenza amore-paura. E se mi passano immagini nel cervello cercherò di non soffermarmi e magari perché no iniziato qualche corso per attività fisica.
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