Complesso di edipo, transfert
Sono un adolescente e vado da uno psichiatra, lo conosco da poco e ci sono andata circa due volte. La situazione con mio padre è stata difficile da piccola litigava con mia madre e poi si sono separati, è sempre stato indifferente e un po violento, narcisista ed egocentrico...ora la storia è lunga ma dopo 6 anni di terapia da uno psicologo questi incontri con lo psichiatra mi stanno dando emozioni fortissime, penso sia il complesso di edipo misto al transfert..non lo so sono molto confusa non so cosa pensare anche perché ha 30 anni più di me. Come debbo affrontare questa situazione??
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Dr.ssa Flavia Massaro
Psicologo
12.5k 233 114
Cara Utente,
è possibile che confrontarsi con un medico che ha potenzialmente l'età per essere suo padre abbia innescato in lei dei sentimenti legati al complessi edipico, come lei stessa riconosce.
Questo non rappresenta nulla di straordinario ed è anzi frequente nei pazienti che hanno sofferto per l'assenza fisica e/o emotiva di un genitore.
Non si tratta ovviamente di sentimenti "autentici" e che sarebbero mai sorti al di fuori del contesto terapeutico, che invece li può stimolare.
Il coinvolgimento che sente può essere utilizzato all'interno del rapporto terapeutico e, perchè questo avvenga, deve parlarne allo psichiatra, che è perfettamente preparato a comprendere e gestire questo tipo di situazione, rendendosi conto di cosa realmente rappresenti e significhi.
Un caro saluto,
è possibile che confrontarsi con un medico che ha potenzialmente l'età per essere suo padre abbia innescato in lei dei sentimenti legati al complessi edipico, come lei stessa riconosce.
Questo non rappresenta nulla di straordinario ed è anzi frequente nei pazienti che hanno sofferto per l'assenza fisica e/o emotiva di un genitore.
Non si tratta ovviamente di sentimenti "autentici" e che sarebbero mai sorti al di fuori del contesto terapeutico, che invece li può stimolare.
Il coinvolgimento che sente può essere utilizzato all'interno del rapporto terapeutico e, perchè questo avvenga, deve parlarne allo psichiatra, che è perfettamente preparato a comprendere e gestire questo tipo di situazione, rendendosi conto di cosa realmente rappresenti e significhi.
Un caro saluto,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 14/05/2019.
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