Ansia pensieri ricorrenti (depressione?)

Buongiorno,
vi scrivo perché da qualche mese spesso mi capita di vivere momenti di forte ansia. Cercherò di essere esaustiva ma concisa.
Penso sia tutto iniziato nel luglio 2018 a seguito di una gravidanza finita male (purtroppo raschiamento perché non c'era battito). Da quel momento qualcosa è cambiato ma non l'ho realizzato immediatamente, bensì verso novembre 2018; fino a quel momento mi ero concentrata nel lavoro e nel trasferimento dalla mia città d'origine a quella attuale. Lì, era una domenica pomeriggio, sono crollata a piangere, penso sia stato un crollo emotivo causato dal dolore della perdita.
Da quel giorno ad oggi ho vissuto mesi intensi, sia a livello lavorativo (ho iniziato un nuovo lavoro) sia a livello personale (sono andata a convivere).
Da allora ad oggi ho avuto qualche problema di salute, soprattutto di natura gastroenterologica (e dovrei finalmente risolvere il tutto questa settimana con l'ultima visita, almeno spero sia l'ultima). Ho notato che proprio coi problemi di salute alle volte mi sale un'ansia incontrollabile che mi porta ad estraniarmi dal contesto nel quale mi trovo e ricercare tutti i sintomi con la convinzione che sia qualcosa di grave e molto brutto.
So di avere bisogno di un aiuto e difatti volevo prendere appuntamento dallo psicologo appena termino queste visite gastroenterologiche.
Sono altresì cosciente che in quei momenti ho un comportamento che non rispecchia la mia personalità ma è dettato da un ansia che non riesco a capire da cosa sia originata e delle volte riesco a calmarmi da sola.
Per fortuna chi mi sta vicino comprende e sa che ho un problema, un momento un po' negativo e mi stanno vicini ed io stessa sono intenzionata a risolvere la situazione.
Vi scrivo perché volevo capire se quello che vi ho raccontato potrebbe essere la causa scatenante di questo mio "malessere".

Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

è possibile che lei non abbia superato il lutto per la perdita del figlio che sentiva già dentro di sè e che simbolicamente e nell'elaborazione mentale era già un bambino del tutto formato e pronto ad arrivare fra le sue braccia.

Se immediatamente dopo l'interruzione della gravidanza è stata molto impegnata in altro non ha avuto presumibilmente tempo ed energie per affrontare l'accaduto, per elaborarlo e per "digerirlo e assimilarlo" (da qui potrebbero dipendere - come causa o concausa - i problemi digestivi).

L'ansia che le suscitano i possibili problemi di salute e il timore di avere un cancro (che ho letto in un suo precedente consulto) dipendono probabilmente dal fatto che l'aborto che ha subìto ha rappresentato qualcosa che è sfuggito completamente al suo controllo, che non si aspettava e al quale ha dovuto assistere senza poter fare nulla.
I pensieri di natura ipocondriaca sono frequenti quando una donna ha subito un evento simile.

Contatti uno psicologo il prima possibile, non attenda oltre per farsi aiutare perchè non è realistico che a questo punto possa riprendersi da sola.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
La ringrazio, le sue parole rispecchiano a pieno ciò che ho vissuto e che sto vivendo.
Il trauma della perdita è stato forte, parecchio.
C'è da dire che prima di questo rimasi incinta un'altra volta nel 2017 ma fu del tutto inaspettata, quella volta iniziò come una extra uterina ma alla fine il feto entrò in utero ma ebbi un aborto spontaneo completo (non so come sia possibile, il giorno prima lo videro appena fuori l'utero e quello dopo dentro, ecografie presenti a testimoniarlo).
Quella gravidanza paradossalmente l'ho "superata", anche se il dolore rimane, ma non mi fa male nel ricordarla o nel parlarne. quella del 2018 era invece cercata ed è proprio come ha detto, l'ho vissuta come qualcosa che è andata al di la del mio controllo. Il giorno del raschiamento ricordo perfettamente il dolore che ho provato entrando in sala, è stato qualcosa di straziante che ancora oggi fa molto male.
La ringrazio comunque, provvedo a contattare lo psicologo appena termino le visite gastroenterologiche.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' stata sicuramente un'esperienza molto dura e difficile ed è venuto il momento di prendersene cura, per sanare le ferite psicologiche e in seguito proseguire con la sua vita.
[#4]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno dott.ssa,
le scrivo perché avendo Lei letto l'altro consulto (sezione gastroenterologia) ed avendo compreso il mio problema ho bisogno del suo aiuto.
Domani ho la famosa visita con la quale spero si concluda questo iter. Purtroppo mi rendo conto che più si avvicina la visita, più una parte di me va in ansia e ricerco online possibili sintomi temendo il peggio. So che devo essere seguita da uno specialista ma al momento volevo prima terminare queste visite.
Non so come calmare questo mio lato, sto andando in totale paranoia.
[#5]
dopo
Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno,
scrivo a distanza di mesi per cercare una spiegazione o forse una rassicurazione. Alla fine quella famosa visita gastroenterologica si è tradotta in bisbiosi intestinale e un colon irritabile. Ho iniziato anche le sedute dalla psicologa che spero mi aiutino a trovare una soluzione a questa mia ansia. Ultimamente riesco a controllarla un po' meglio ma mi rendo conto che mi preoccupo per cose dove nemmeno il mio medico si preoccupa. Perché un evento come l'aborto mi ha portato a questa situazione, com'è possibile? O forse ci sono anche altri "traumi" alla base?
Tra l'altro ho notato anche un susseguirsi di alcuni eventi relativi al campo dell'amicizia.
Mi spiego meglio: ciclicamente, dopo un tot di anni, va a finire che "perdo" delle amicizie, o meglio loro abbandonano me dicendo che io sparisco, che sono una approfittatrice, egoista e che penso solo a me stessa, che non faccio sentire le persone amiche. Ora, che sparisco magari è vero ma lo faccio quando sento che il rapporto dal mio punto di vista è stabile ma non lo faccio per cattiveria o perché il rapporto perde di importanza. Per il resto onestamente non penso mi rispecchi quanto dicono. Alcune persone mi hanno chiesto scusa altre se non ne avessi bloccato il contatto telefonico avrebbero continuato ad insultarmi. Non so perché mi succeda questo ma è capitato 4 volte in 15 anni...
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