Disturbi psicosomatici si trasmettono ai figli?

Salve, sono un ragazzo e soffro di disturbi psicosomatici.
Mi sembra una cosa da pazzi è pure eccomi qua a raccontare e chiedere un parere! Ho sofferto da ragazzo (17 anni circa) di dolore al petto e eiaculazione precoce, senza capire le cause ovviamente.
Poi col tempo nodo alla gola, sempre dolore al petto, fischio al orecchio e dolore alla lingua.
Con tutti questi sintomi a 19/20 ho cominciato a capire che è tutto nella testa.
Cercando su internet tutte queste cause trovo malattie psicosomatiche e ho capito che ho proprio questo!
Ho provato a controllarmi a non pensare uscire con amici, ragazze, ma niente ho cominciato a peggiorare.
Ho trovato un buon psicologo che dopo un paio di visite mi ha prescritto Paroxetina.

Ho bevuto questo medicinale per 3 mesi e sono stato felice per 8 anni.
Ogni tanto avevo piccole ricadute così prendevo Paroxetina per una sett.
circa e mi passava tutto.
Amici, ragazze pochi pensieri per la testa e poi agosto 2020 di nuovo comincio a sentire dolori, prendo il medicinale per un mese e mi passa tutto ma a Ottobre di nuovo ricaduta continuo a berlo di nuovo e niente...
Fino ad oggi Paroxetina non mi fa passare i problemi.
(Bevo 20mg di Paroxetina).


In primis volevo chiedere se meglio cambiare medicinale e se potete dirmi quale è il migliore per questi disturbi.
Come seconda cosa, volevo sapere se questo disturbo si trasmette ai figli?...
Grazie per le risposte!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

iniziamo col dire che i disturbi psicosomatici o psicologici non si trasmettono ai figli come il colore degli occhi o la forma dei capelli, ma è vero che un figlio può apprendere determinate modalità di stare nella vita dai genitori.

Ad esempio, se un genitore si comporta nel mondo come fosse pieno zeppo di pericoli, non occorre che dica nulla in realtà al figlio, ma questo figlio capirà che è sempre muoversi con cautela, fino a quando non potrà sperimentare altre modalità, grazie ad altri apprendimenti.

Se una persona non è in grado di leggere correttamente le proprie emozioni (es paura, rabbia, ecc...) tutto ciò finirà sul corpo (es mal di testa, mal di pancia, ecc...).

Nel Suo caso specifico, i disturbi che descrive sembrerebbero riconducibili all'attivazione ansiosa. Ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per poter imparare a stare meglio?

Lei in realtà non si è rivolto ad uno psicologo, perchè lo psicologo non prescrive farmaci di nessun tipo, ma si è rivolto ad uno psichiatra, che Le ha prescritto la paroxetina.

Intanto contatterei lo psichiatra per informarlo che Lei sta ancora male e che con il farmaco non ha risolto del tutto il problema.

Ma eviterei anche le autodiagnosi e le terapie fai da te.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Intanto Grazie per la risposta!.

A dire la verità io pensavo che il dottore è uno psicologo in quanto sul suo biglietto da visita c'è scritto Psicologo e laureato in psicologia.
Comunque sono andato adesso su internet e un po' ho capito la differenza.

Comunque questo dottore e specializzato nel disturbo psicosomatico e per questo che mi sono rivolto a lui 8 anni fa!.
Adesso è scomodo per me tornare da lui, quindi proverò a cercare vicino a me un Psicologo.

Avevo chiesto anche il parere del mio medico generale è la sua risposta è stata: "se vuoi stare bene e che farmaco funziona, non devi interromperlo, bevilo sempre!!...mah...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Lo psicologo non ha nessun titolo per poter prescrivere i farmaci; solo il medico ha le competenze per farlo.
A mio avviso è opportuna una nuova valutazione per capire quale strada seguire (se psicoterapia, farmacoterapia o entrambi).

Se vuole, mi aggiorni in futuro.

Cordiali saluti,