Accettare il sesso del nascituro

Salve
Sono a meno di 42 giorni dalla fine della mia quarta e, quasi sicuramente, ultima gravidanza.

Sono mamma di tre stupendi bambini, una bimba di quasi 10 anni, 1 bimbi di 6 e un altro maschio di 20 mesi.
Proprio sul terzo bimbo a 15 settimane mi dissero femmina e io su quell’affermazione mi ero costruita tutto un mondo di rosa per la mia gioia e quella di mia figlia, ma alla morfologica senza ombra di dubbio era un maschietto.
5 giorni di pianti e tristezza che lentamente andò a scemare, fino alla nascita quando prendendolo in braccio mi dissi che stupida!... maschio o femmina sono una gioia!


Ora aspetto il quarto e dal momento in cui ho scoperto di essere incinta ho deciso di non sapere il sesso fino alla nascita.

Primo perché non volevo provare la sensazione provata alla precedente gravidanza e secondo perché mia figlia desidera disperatamente una sorella e sinceramente non avevo il coraggio di dirle che è un maschio.
Lei mi dirà: ma è tanto sicura che sia maschio?
No ma non sono nemmeno sicura del contrario.
Allora ho deciso che alla nascita sarebbe stato meglio Xchè la gioia dell’arrivo di un bimbo avrebbe spazzato via pensieri tristi, ma adesso non ne sono più tanto sicura.
Se al momento del parto mi diranno è un maschio come reagirò, come mi sentirò, mi pentirò di non essermi data tempo per accettare?... lo ammetto ho voluto questa gravidanza per provare ad avere una femmina e mi sento tanto in colpa per tutto quello che provo ora è adesso il
Parto si avvicina e non so come gestire questa cosa.
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Dr.ssa Valeria Mazzilli Psicologo 285 13
Gentile Utente,
la gravidanza è un momento preparatorio alla nascita. Il tempo della gestazione serve, tra le altre cose, ad accompagnare e preparare la mamma e anche il papà in vista del loro nuovo compito di sviluppo. Che sia la prima o la quarta, la nascita di un nuovo figlio/a comporta comunque dei cambiamenti e nuovi riadattamenti all'interno della famiglia.

Le 40 settimane in cui si attende il/la nuovo/a nato/a attivano dinamiche psicologiche ed emotive in primis nella mamma, ma in tutta la famiglia che si prepara al lieto evento, fratellini e sorelline comprese.
Si creano aspettative, desideri, fantasie rispetto al nuovo/a nato/a, si immagina ciò che potrà essere. Si attivano ricordi che riguardano il proprio passato: la propria madre, la propria famiglia e il proprio modello familiare di riferimento.

Ho fatto questa lunga premessa per dirle quanto anche il desiderio riguardante il sesso del nascituro può essere inscritto alla luce del proprio passato familiare.
Provi a domandarsi, o a rispondere qui se vuole, da dove proviene questo desiderio di avere un'altra figlia femmina?
Cosa significherebbe per lei avere due figlie femmine?
Nel rispondere provi a pensare alla sua famiglia di origine, la famiglia dalla quale lei proviene.

Provare a guardare da dove proviene un desiderio può aiutarla a capire gli effetti che avrà su di lei la mancata realizzazione di esso.

"Se al momento del parto mi diranno è un maschio come reagirò, come mi sentirò, mi pentirò di non essermi data tempo per accettare?"
Queste cose possiamo provare a lasciargliele immaginarle qui, in questo spazio, se lei vuole. Può provare a rispondere.
Sembrerebbe che questa quarta gravidanza porti in sé un carico di aspettative grandi e sarebbe utile per lei provare a guardarle per non esserne sopraffatta o spaventata, oppure per non ignorarle del tutto, sopprimendole. Cosa ne pensa?

Spero di averle dato qualche utile spunto di riflessione
Ci faccia sapere
Resto a disposizione se ne avesse ancora bisogno
Cordialmente

Dr.ssa Valeria Mazzilli
Psicologa Clinica
Via San Giacomo, 15 Napoli
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