Non riesco a lasciare andare il passato
Buonasera,
Ho 36 anni, da 6 sposata con figlio di 2 anni.
Da circa 2 anni mio marito non mi ha più fatta sentire desiderata, pur essendo una bella donna... fare l amore era diventato meccanico, non ci baciavamo più nonostante glielo chiedessi...anche se Non mi tradiva ed è un tipo per "la famiglia".
La scorsa estate stanca di sentirmi trascurata ho cominciato a sentirmi con un ragazzo.
Ci siamo visti ed innamorati profondamente, lui è stato impeccabile sempre.
Non mi ha mai deluso.
Mi ha amata all inverosimile! Spinta da questo amore ho lasciato mio marito.
Siamo separati da gennaio e a luglio c è l udienza ufficiale.
Lui è andato via di casa ed io sono rimasta a casa con mio figlio.
Nel frattempo ho potuto frequentare meglio il nuovo lui... mio marito ha scoperto tutto e mi ha infangata con brutte parole...umiliazioni varie... ma ci sta... la rabbia.
Io nonostante ami questo uomo l ho lasciato più e più volte pensando che fosse meglio ritornare con mio marito.
Per 2 volte ci sono ritornata davvero... lui è tornato a casa ma io non riuscivo a baciarlo... a farci l amore e ad essere dolce.
Quindi ritornavo sui miei passi, lui lasciava di nuovo casa e io ritornavo dal 2 uomo.
Sono 5 mesi che non vivo più con mio marito.
Mi sento in colpa perché è costretto a vivere in un monovano.
E vede nostro figlio solo il fine settimana.
È un ottimo padre anche se non è stato un buon marito dal punto di vista passionale e di sintonia.
Con il 2.uomo invece il sesso è stupendo... ma non è solo questo: È pura sintonia...Stiamo benissimo insieme mi ha anche detto di andare a vivere insieme appena me la sento.
Lui mi ama da impazzire e tante volte ha perdonato i miei ripetuti ritorni al passato.
È romantico ed è di quegli uomini che amano poco nella vita, ma quando lo fanno amano smisuratamente.
Non capisco perché nonostante senta di amarlo, a volte ho un blocco.
Come se non riuscissi a lasciarmi andare del tutto! A volte mi prendono pensieri di sensi di colpa o rimorsi e mi chiedo se ho fatto la cosa giusta con mio marito! Con mio figlio! E allora per correttezza lo lascio... poi però succede che nemmeno concretizzo con mio marito perché l idea di dirgli di tornare a casa mi fa un po' paura.
E allora lo richiamo e ritorno sui miei passi e sono punto e a capo.
Il 2 uomo mi ha perdonato così tante volte... mi ama così tanto... è dolcissimo... bellissimo... è tutto! E anche io lo amo solo che quando mi bussano queste insicurezze del passato io gli apro sempre ed entra l' angoscia.
Vorrei poter essere libera davvero di godermi questo amore.
Perché non riesco a prendere una via e seguirla e basta??
Scegliere Di amare quest uomo stupendo e meritevole o di tornare ad amare mio marito, che anche lui è disposto a perdonarmi ma solo se lo riaccolgo a casa ritornando ad essere davvero sua moglie.
Il 2 uomo dice che mi sta aspettando che se davvero lo amo come dico devo risolvere i miei fantasmi e volare con lui per non lasciarci mai più.
Ho 36 anni, da 6 sposata con figlio di 2 anni.
Da circa 2 anni mio marito non mi ha più fatta sentire desiderata, pur essendo una bella donna... fare l amore era diventato meccanico, non ci baciavamo più nonostante glielo chiedessi...anche se Non mi tradiva ed è un tipo per "la famiglia".
La scorsa estate stanca di sentirmi trascurata ho cominciato a sentirmi con un ragazzo.
Ci siamo visti ed innamorati profondamente, lui è stato impeccabile sempre.
Non mi ha mai deluso.
Mi ha amata all inverosimile! Spinta da questo amore ho lasciato mio marito.
Siamo separati da gennaio e a luglio c è l udienza ufficiale.
Lui è andato via di casa ed io sono rimasta a casa con mio figlio.
Nel frattempo ho potuto frequentare meglio il nuovo lui... mio marito ha scoperto tutto e mi ha infangata con brutte parole...umiliazioni varie... ma ci sta... la rabbia.
Io nonostante ami questo uomo l ho lasciato più e più volte pensando che fosse meglio ritornare con mio marito.
Per 2 volte ci sono ritornata davvero... lui è tornato a casa ma io non riuscivo a baciarlo... a farci l amore e ad essere dolce.
Quindi ritornavo sui miei passi, lui lasciava di nuovo casa e io ritornavo dal 2 uomo.
Sono 5 mesi che non vivo più con mio marito.
Mi sento in colpa perché è costretto a vivere in un monovano.
E vede nostro figlio solo il fine settimana.
È un ottimo padre anche se non è stato un buon marito dal punto di vista passionale e di sintonia.
Con il 2.uomo invece il sesso è stupendo... ma non è solo questo: È pura sintonia...Stiamo benissimo insieme mi ha anche detto di andare a vivere insieme appena me la sento.
Lui mi ama da impazzire e tante volte ha perdonato i miei ripetuti ritorni al passato.
È romantico ed è di quegli uomini che amano poco nella vita, ma quando lo fanno amano smisuratamente.
Non capisco perché nonostante senta di amarlo, a volte ho un blocco.
Come se non riuscissi a lasciarmi andare del tutto! A volte mi prendono pensieri di sensi di colpa o rimorsi e mi chiedo se ho fatto la cosa giusta con mio marito! Con mio figlio! E allora per correttezza lo lascio... poi però succede che nemmeno concretizzo con mio marito perché l idea di dirgli di tornare a casa mi fa un po' paura.
E allora lo richiamo e ritorno sui miei passi e sono punto e a capo.
Il 2 uomo mi ha perdonato così tante volte... mi ama così tanto... è dolcissimo... bellissimo... è tutto! E anche io lo amo solo che quando mi bussano queste insicurezze del passato io gli apro sempre ed entra l' angoscia.
Vorrei poter essere libera davvero di godermi questo amore.
Perché non riesco a prendere una via e seguirla e basta??
Scegliere Di amare quest uomo stupendo e meritevole o di tornare ad amare mio marito, che anche lui è disposto a perdonarmi ma solo se lo riaccolgo a casa ritornando ad essere davvero sua moglie.
Il 2 uomo dice che mi sta aspettando che se davvero lo amo come dico devo risolvere i miei fantasmi e volare con lui per non lasciarci mai più.
[#1]
Gentile signora,
leggendo i suoi precedenti consulti sembra che il suo matrimonio sia stato piuttosto stressato, e nulla esclude che lei, o suo marito, o tutti e due, abbiate affrontato la tanto attesa nascita del figlio con un'ansia che ha lasciato poco spazio a un rapporto di coppia sereno, allegro, progettuale.
Questo è forse il motivo che ha incrinato la vostra sessualità, guarda caso proprio in coincidenza con la nascita del piccolo. Le preoccupazioni e le ansie, come l'attenzione esclusiva rivolta a un piccolino, non aiutano l'abbandono nella sfera intima.
Quando lei si è sentita frustrata da quello che ha ritenuto lo scarso desiderio di suo marito, avrebbe dovuto correre ai ripari consultando un/a psicologo/a esperta nell'ambito delle relazioni.
Non può immaginare quante parole, quanti segnali non verbali ci scambiamo, formulati in modo che ci allontanano anziché aiutarci a comprenderci, anche con la persona più amata.
Lei però ha preferito seguire un'altra strada: quella di lasciare suo marito per un altro.
Questo è un modo semplicistico di risolvere le cose, anche perché l'uomo che adesso le sembra perfetto (ma tuttavia con l'amarezza dei rimpianti e dei sensi di colpa, anche verso suo figlio), in una futura relazione, non più da amanti ma da coniugi, prima o poi rivelerà a sua volta delle ombre.
A questo punto lei dovrà capire se desidera una serie continua di fidanzati, i messaggi coi cuoricini, le gelosie, il batticuore ad ogni incontro, solo mirato a una sessualità travolgente, o vorrà prima o poi un compagno, una persona con cui l'amore prenda il posto dell'innamoramento, che ci aiuta e che aiutiamo anche nei periodi di buio della vita.
Lei parla di "sintonia", che non c'è stata con suo marito mentre col suo amante c'è. In che modo potrebbe descrivere questa sintonia?
Scrive anche che non sa se "Scegliere Di amare quest uomo stupendo e meritevole o di tornare ad amare mio marito".
Ma cara signora, io non voglio indulgere alla visione per cui l'amore sarebbe una forza irresistibile che ci trascina, ma nemmeno posso credere che il sentimento d'amore del quale lei è capace funzioni a comando, con una specie di interruttore che devia la corrente del suo sentimento nella direzione che più le conviene!
Fa pensare che lei non abbia mai amato nessuno di questi due uomini, che per parte loro non l'aiutano a scegliere: suo marito entra ed esce di casa ai suoi ordini, come il cucù degli orologi a pendolo; l'uomo 2, come lei lo ha denominato, "mi ha perdonato così tante volte... mi ama così tanto... è dolcissimo... bellissimo... è tutto!", ossia sembra il protagonista di un filmetto, non so quanto capace di calarsi nella realtà di un matrimonio.
Per decidere davvero, lei dovrebbe restare sola per un periodo, almeno sei mesi, e in questo periodo approfondire la conoscenza di sé stessa con un/a psicologo/a.
Sarebbe un'esperienza essenziale, anche per i suoi compiti di madre, e oltretutto l'aiuterebbe a capire se tutta la sua estraneità a suo marito e tutto il suo "amore" per l'uomo 2 non siano solo un infantile, narcisistico bisogno di essere costantemente al centro dell'attenzione sessuale di un uomo.
Proceda con la separazione, ma non faccia, per ora, altri gesti immaturi.
Buone cose.
leggendo i suoi precedenti consulti sembra che il suo matrimonio sia stato piuttosto stressato, e nulla esclude che lei, o suo marito, o tutti e due, abbiate affrontato la tanto attesa nascita del figlio con un'ansia che ha lasciato poco spazio a un rapporto di coppia sereno, allegro, progettuale.
Questo è forse il motivo che ha incrinato la vostra sessualità, guarda caso proprio in coincidenza con la nascita del piccolo. Le preoccupazioni e le ansie, come l'attenzione esclusiva rivolta a un piccolino, non aiutano l'abbandono nella sfera intima.
Quando lei si è sentita frustrata da quello che ha ritenuto lo scarso desiderio di suo marito, avrebbe dovuto correre ai ripari consultando un/a psicologo/a esperta nell'ambito delle relazioni.
Non può immaginare quante parole, quanti segnali non verbali ci scambiamo, formulati in modo che ci allontanano anziché aiutarci a comprenderci, anche con la persona più amata.
Lei però ha preferito seguire un'altra strada: quella di lasciare suo marito per un altro.
Questo è un modo semplicistico di risolvere le cose, anche perché l'uomo che adesso le sembra perfetto (ma tuttavia con l'amarezza dei rimpianti e dei sensi di colpa, anche verso suo figlio), in una futura relazione, non più da amanti ma da coniugi, prima o poi rivelerà a sua volta delle ombre.
A questo punto lei dovrà capire se desidera una serie continua di fidanzati, i messaggi coi cuoricini, le gelosie, il batticuore ad ogni incontro, solo mirato a una sessualità travolgente, o vorrà prima o poi un compagno, una persona con cui l'amore prenda il posto dell'innamoramento, che ci aiuta e che aiutiamo anche nei periodi di buio della vita.
Lei parla di "sintonia", che non c'è stata con suo marito mentre col suo amante c'è. In che modo potrebbe descrivere questa sintonia?
Scrive anche che non sa se "Scegliere Di amare quest uomo stupendo e meritevole o di tornare ad amare mio marito".
Ma cara signora, io non voglio indulgere alla visione per cui l'amore sarebbe una forza irresistibile che ci trascina, ma nemmeno posso credere che il sentimento d'amore del quale lei è capace funzioni a comando, con una specie di interruttore che devia la corrente del suo sentimento nella direzione che più le conviene!
Fa pensare che lei non abbia mai amato nessuno di questi due uomini, che per parte loro non l'aiutano a scegliere: suo marito entra ed esce di casa ai suoi ordini, come il cucù degli orologi a pendolo; l'uomo 2, come lei lo ha denominato, "mi ha perdonato così tante volte... mi ama così tanto... è dolcissimo... bellissimo... è tutto!", ossia sembra il protagonista di un filmetto, non so quanto capace di calarsi nella realtà di un matrimonio.
Per decidere davvero, lei dovrebbe restare sola per un periodo, almeno sei mesi, e in questo periodo approfondire la conoscenza di sé stessa con un/a psicologo/a.
Sarebbe un'esperienza essenziale, anche per i suoi compiti di madre, e oltretutto l'aiuterebbe a capire se tutta la sua estraneità a suo marito e tutto il suo "amore" per l'uomo 2 non siano solo un infantile, narcisistico bisogno di essere costantemente al centro dell'attenzione sessuale di un uomo.
Proceda con la separazione, ma non faccia, per ora, altri gesti immaturi.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Grazie per la risposta, gentile dottoressa. Come descrivo la sintonia con l uomo 2? Come una voglia di capirsi, un accettazione incondizionata, una voglia di amarsi e stare bene insieme non solo quando di fa sesso ma in tutti i contesti. È una persona dolce, comprensiva, vorrebbe andare a vivere con me. Mi ha accettato totalmente anche quando sono stata più di una volta, imperfetta. E cosa importante desidera in primis la mia felicità.
[#3]
Gentile utente,
quella che descrive è una sintonia bellissima, però esposta al rischio di non mantenere gli stessi caratteri di accettazione incondizionata anche in una lunga convivenza, e ho l'impressione che lo percepisca anche lei, altrimenti non avrebbe dubbi nello scegliere questo secondo uomo.
Inoltre la stessa accettazione incondizionata dovrebbe esserci anche da parte sua, signora, nei confronti di lui.
Si ha invece l'impressione 1) che lei si riscaldi al calore dell'amore di un uomo, senza ricambiarlo del tutto; 2) che lei scambi per accettazione incondizionata quello che la psicologia chiama "alone di splendore", ossia il trasporto emotivo che segue un incontro sessuale felice.
Ma come sarete, sia lei che il nuovo uomo, davanti alle difficoltà, alla routine, all'usura del quotidiano?
Ha provato a chiedersi quale sarebbe la sua reazione se il suo ex marito si rifacesse una vita con un'altra donna? Anche questo è un test.
Molti auguri.
Noi siamo qui.
quella che descrive è una sintonia bellissima, però esposta al rischio di non mantenere gli stessi caratteri di accettazione incondizionata anche in una lunga convivenza, e ho l'impressione che lo percepisca anche lei, altrimenti non avrebbe dubbi nello scegliere questo secondo uomo.
Inoltre la stessa accettazione incondizionata dovrebbe esserci anche da parte sua, signora, nei confronti di lui.
Si ha invece l'impressione 1) che lei si riscaldi al calore dell'amore di un uomo, senza ricambiarlo del tutto; 2) che lei scambi per accettazione incondizionata quello che la psicologia chiama "alone di splendore", ossia il trasporto emotivo che segue un incontro sessuale felice.
Ma come sarete, sia lei che il nuovo uomo, davanti alle difficoltà, alla routine, all'usura del quotidiano?
Ha provato a chiedersi quale sarebbe la sua reazione se il suo ex marito si rifacesse una vita con un'altra donna? Anche questo è un test.
Molti auguri.
Noi siamo qui.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 9k visite dal 12/06/2022.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.