Glutamina come anti-fame

Gentile Dottore,
per quasi trent'anni, cioe' fin da bambino, ho sempre avuto problemi di peso. L'iniziale sovrappeso e' andato gradualmente aumentando negli anni fino a circa 120kg intorno alla maggiore eta', ed e' rimasto costante nei due decenni successivi. La causa del mio problema di peso era chiaramente psicologica: stress, ansia, problemi familiari, mi portavano ad usare istintivamente il cibo come un ansiolitico e un antidepressivo. Non avendo mai potuto risolvere i problemi emotivi di fondo non sono mai riuscito in trent'anni a dimagrire in modo rilevante e duraturo, per cui potevo controllarmi per un periodo ma poi cedevo immancabilmente abbuffandomi fino al limite. All'inizio di quest'anno leggo per caso in forum inglesi che la glutamina viene comunemente usata dagli sportivi principalmente per proteggere la massa muscolare ma talora anche in funzione anti-fame. Pur senza molte speranze decido di provarla, giusto per fare un tentativo. E la mia vita e' cambiata: nel giro di 48 ore e' scomparsa qualunque smodata pulsione verso il cibo, sono scomparse le golosita', le tentazioni verso qualunque alimento, anche quelli che fino a due giorni prima erano per me irresistibili. Improvvisamente dopo trent'anni e' finita la schiavitu' del cibo e con una tale rapidita' ed efficacia da lasciarmi sbalordito. I miei problemi psicologici-emotivi sono sempre gli stessi, ma il cibo ha perso di colpo l'attrattiva che aveva prima e non ha piu' il ruolo di sfogo, di consolazione. E quindi essendo libero dalla fame nervosa ho potuto mangiare poco in modo costante e senza sforzi o sensi di privazione. Alla fine ho perso ben 40 kg e per di piu' facendo una vita estremamente sedentaria. A tutt'oggi, dopo oltre 8 mesi, continuo l'assunzione di glutamina (circa 6 gr./die invece dei 10gr/die iniziali) e mantengo con estrema facilita' un rapporto equilibrato e sano con il cibo. Devo aggiungere che ho notato anche un significativo miglioramento del tono dell'umore e una minore ansia fin dalle prime assunzioni. Escludo del tutto l'effetto placebo perche' partivo con molto scetticismo visti i mille fallimenti del passato (tenga presente che vent'anni fa provai perfino la fendimetrazina senza il benche' minimo risultato ).

Ho cercato molto sulla rete per trovare spiegazioni a quello che mi e' successo ma non ho trovato nulla, chiedo quindi a Lei se a livello scientifico esistono prove o almeno indizi rilevanti sul fatto che la glutamina usata sotto forma di integratore abbia un ruolo anti-fame.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
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Dr. Serafino Pietro Marcolongo Dietologo, Medico estetico 8.6k 129 47
Gent. utente,

la Glutammina è un amminoacido proteogenico abbondantemente presente in tutto il corpo e sintetizzato principalmente nei muscoli. Proprio in ambito sportivo, come Lei citava, viene utilizzato come integratore per accelerare l'eliminazione di ammoniaca dalle cellule muscolari, favorendo così il recupero muscolare oltre a migliorare le prestazioni sportive.

E' considerato anche come un nutriente importante per il cervello in quanto è uno degli amminoacidi che può attraversare la barriera ematoencefalica, svolgendo funzione di trasmettitore eccitatorio a livello del sistema nervoso centrale. Questa sua funzione è stata correlata alla possibilità di poter stimolare la secrezione dell' ormone della crescita (STH) il quale, oltre ad intervenire positivamente sulla massa muscolare e di conseguenza sulla forza, favorisce il dimagrimento.

Fatta questa premessa con cui in parte rispondo (spero!) alla Sua richiesta, potrei azzardare che l'uso di questo amminoacido Le ha consentito di ottenere effetti favorevoli sul calo ponderale simili a quelli che avrebbe ottenuto assumendo farmaci utilizzati in quei casi in cui è necessario controllare un disturbo del comportamento alimentare (DCA). E questo lo si capisce da ciò che scrive
(..)dopo oltre 8 mesi, continuo l'assunzione di glutamina (circa 6 gr./die invece dei 10gr/die iniziali) e mantengo con estrema facilita' un rapporto equilibrato e sano con il cibo. Devo aggiungere che ho notato anche un significativo miglioramento del tono dell'umore e una minore ansia fin dalle prime assunzioni.(..)

Per dovere professionale, però, La devo anche informare che un suo uso prolungato nel tempo e/o eccessivo sembra correlarsi a diverse patologie, tra cui l'Atrofia olivo-pontocerebbellare, la Corea di Huntington, Epilessia, danni neuronali da trauma, ipoglicemia grave, Ischemia cerebrale (vedi anche Sindrome del ristorante cinese)

https://www.medicitalia.it/consulti/scienza-dell-alimentazione/304539-sindrome-da-ristorante-cinese.html


Spero di essere stato abbastanza esaustivo.

Cordiali saluti.

Dott. Serafino Pietro Marcolongo
Dietologia - Medicina Estetica

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