Ma questi esami del psa- psa free sono veramente inutili?

Gent.mi Dottori,
a seguito valori di PSA e ratio anomali (ultimo esame effettuato venti giorni fa: PSAtot. 9,6 - ratio 6,2) sono stato sottoposto a due biopsie a saturazione con esito negativo. L'urologo mi ha detto di stare tranquillo, mi ha prescritto urorec 8 mg e mi ha prescritto PSA e psa ratio e visita urologica tra tre mesi.
Spesso compaiono informazioni scientifiche ( o pseudoscientifiche) che riferiscono che l' esame del PSA è INUTILE.
Riporto testualmente l'ultima notizia:
" Lo confermano i dati di uno studio Usa
TUMORE PROSTATA: INUTILI PSA E ESAME ANNUALE
(AGI) - Washington, 7 gen. - Nuovi dati emersi da un ampio studio Usa dimostrano che l'esame digitale rettale della prostata e la conta del livello del Psa (l'antigene), cui ogni anno si sottopongono gli uomini oltre i 50 anni sono nel complesso inutili, perche' non salvano le vite. E' quanto emerge dalle analisi dei dati di 76.000 uomini tra i 55 e i 70 anni lungo un periodo di tempo di 10-13 anni pubblicato sull'ultimo numero del Journal of the National Cancer Institute.
"I dati confermano che la maggioranza degli uomini non ha bisogno di eseguire ogni anno gli esami della prostata", ha spiegato Gerald Andriole della Washington University School of Medicine, perche', ha proseguito, "la grande maggioranza dei tumori che abbiamo trovato sono a crescita lenta e difficilmente sono mortali".
I ricercatori hanno trovato un 12% in piu' di casi di tumore alla prostata tra gli uomini che si sottopongono annualmente agli esami (4.250) rispetto a quanti hanno effettuato l'esame solo quando c'erano ulteriori sintomi (3.815). Ma la mortalita' non cambia significativamente tra un gruppo e l'altro: 158 nel primo gruppo e 145 nel secondo".
Ma, allora a cosa credere?. E, poi, in considerazione che il costo complessivo del solo esame PSA e PSA free si aggira a circa 58 euro, di fronte a questa millantata inutilità è proprio necessario effettuare tale esame?
Cosa ne pensate?
Attendo vostri utili consigli.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
i risultati dello studio che lei cita, a noi peraltro ben noti, sono senz'altro interessanti e fanno meditare, ma non possono certo essere considerati definitivi. E' probabile che già nel giro di qualche settimana venga pubblicato un altro studio che afferma altre cose, magari anche non l'esatto contrario, ma altre percentuali, altre chiavi interpretative, eccetera. Forse non basteranno i prossimi dieci per poter capire quale sia la strategia maggiormente appropriata per la diagnosi di uno dei tumori di più frequante rilievo. E quando dico "appropriata" non mi limito ovviamente solo agli aspetti sanitari, ma anche economici e sociali.
Per quanto riguarda il suo caso in particolare, ovviamente ci sono tutti i presupposti per farla stare tranquillo. I tempi della ripetizione degli esami sono una scelta insindacabile del nostro Collega che la sta seguendo e che conosce nel dettaglio l'evoluzione della sua storia clinica.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dr Piana,
La ringrazio per la sua sollecita ed esauriente risposta.
Esprimo solo disappunto quando afferma: "...Forse non basteranno i prossimi dieci (anni) per poter capire quale sia la strategia maggiormente appropriata per la diagnosi di uno dei tumori di più frequante rilievo...".
Mi auguro proprio che di anni ne trascorrino... molto, molto meno per approntare una strategia appropriata e definitiva (non per me , ma, in considerazione della silente latenza della patologia, sono morti due miei amici per non aver in tempo affrontato tale tumore).
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
i programmi di screening tendono appunto ad arrivare a delle diagnosi precoci, a "prendere in tempo" il tumore. Questo ovviamente ha un costo, che sta diventando molto ingente e che le economie di molti paesi, specie in proiezione futura, non si possono permettere. Che l'Italia sia uno di questi paesi è una cosa difficile da accettare, ma probabilmente anche in sanità abbiamo vissuto negli ultimi decenni mediamente al di sopra delle nostre reali possibilità. E' quindi più che lecito andare a valutare se questi screening, questa sensibilizzazione dei medici di base a prescrivere i dosaggi del PSA corrispondano poi ad una reale variazione nel risultato "di salute" (il cosidetto "outcome") a lungo termine. La risposta oggi non c'è e mi creda, ci vorrà davvero ancora molto tempo per avvicinarvisi. Nel frattempo si naviga a vista, noi ci mettiamo tutto il nostro impegno e ci fa piacere se i nostri pazienti ci gratificano con la loro fiducia.

Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dr Gent.mo Dr Piana,
sono convinto e grato per il vostro costante impegno.
Il mio augurio è che nell'immediato futuro vi vengano forniti adeguati ed efficaci strumenti per non "navigare a vista".
Cordiali saluti.
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