Stent ureterale

Gentile dottore
le scrivo riguardo ad un problema accaduto a mia moglie. Da un bel po di tempo, quando aveva il periodo mestruale le venivano forti dolori alla natica sinistra, che si risolvevano solamente con degli antidolorifici. Abbiamo cosi deciso di capire da cosa provenisse il dolore e cosi abbiamo fatto risonanza magnetica al bacino e ecografia addominale dove è risultato una idronefrosi renale. Il rene era dilatato 2 cm, da qui il ricovero ospedaliero, dove le hanno eseguito la TAC con risultato oltre la dilatazione del rene anche un restringimento a "imbuto" dell'uretere però nessuna traccia di calcolo o altro ancora. Quindi l'intervento per inserire il cateterino, intervento un po complicato proprio per il registrimento dell'uretere. Ad oggi dopo 3 giorni lei avverte ancora fortissimi dolori al fianco che non vanno via con nessun antidolorifico fatta eccezione del toradol. Ora mi chiedo è normale avere tutti questi dolori che non la fanno nè rimanere distesa e quindi riposare? La dottoressa che la tiene in cura ci ha parlato di fastidio ma non a tal punto. Possibile che lei abbia avuto questa idronefrosi senza vedere l'ombra di un calcolo? Il rene funziona ma è abbastanza sofferente, ci sono probabilità che non torni piu come prima visto e considerato che è passato troppo tempo in queste condizioni?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
definire la diagnosi anche a grandi linee è ovviamente impossibile non potendo disporre della documentazione completa, in particolare non si comprende il livello di questo restringimento. Ci pare strano che tutto questo si manifestasse con un dolore alla natica (?). D'ogni modo i dolori addominali atipici che compaiono più o meno sincronizzati con il flusso mestruale fanno sempre pensare all'endometriosi. Immaginiamo che questa ipotesi sia già stata posta dai nostri Colleghi.
Per venire a quanto sta accadendo ora ... L'inserimento dell'endoprotesi ureterale (stent, o doppio-j) viene certamente vista come un palliativo in attesa di prendere una decisione definitiva sul da farsi. Purtroppo l'endoprotesi, percepita come un corpo estraneo è in grado essa stessa di causare problemi, che vanno da un lieve fastidio a dolori insopportabili. Questo è assolutmente variabile da caso a caso, non prevedibile e perlopiù indipendente dal motivo per il quale l'endoprotesi è stata inserita. Purtroppo ci pare che la sua consorte appartenga a quel gruppo di pazienti in cui, per una elevata sensibilità assolutamente soggettiva, c'è da fare un attento bilancio tra il vantaggio che si cerca di ottenere ed effetti collaterali così invalidanti. E' vero, sono passati solo pochi giorni, ci si può attendere una qualche forma di adattamento, almeno parziale, sta di fatto che questi dolori rispondono molto poco ai comuni antidolorifici. Talora accade nella pratica di dover rimuovere l'endoprotesi per interrompere la tortura. Per intanto sarebbe comunque opportuno confermare con una semplice radiografia che tutto sia a posto. La decisione successiva da prendere non è certo semplice, può costituire una spinta al definire senza esitazioni quale possa essere la risoluzione definitiva del problema.
Ci tenga informati, se lo desidera.

Saluti

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore
la ringrazio per l'immediata risposta.
Prima di effettuare l'intervento per l'inserimento dello stent, mia moglie è stata sottoposta oltre a visita cardiaca , anche a visita ginecologica, dove il dottore ha notato una leggera dilatazione della tube . Volevo farle presente che prima di essere ricoverata ha fatto una RM ad alto campo al bacino perchè pensavamo fosse un problema legato a qualche ernia o altro. Tutto è risultato regolare sia alle ossa che agli organi. Il problema del dolore alla natica è cominciato a sorgere in concomitanza del periodo mestruale, quando la ginecologa le ha consigliato di lasciare la pillola in quanto era ormai da molto anni che la stava assumendo, praticamente dal 2006 dopo aver avuto il secondo figlio, quindi parliamo di almeno 4 anni. Oggi la situazione è migliorata, dal punto di vista dei dolori, solo una puntura di toradol nelle ultime 16 ore è già qualcosa considerando che ne faceva almeno due in 10 ore. Ma quello che no mi spiego è il perchè del dolore e di cosi tanta intensità da farla stare così male. Devo annotare comunque che non sempre durante il periodo mestruale sta cosi male, può capitare anche che non li abbia, ma quando ci sono è veramente invalidante. E' strano quindi che lo abbia avuto adesso proprio subito dopo l'intervento all'uretere quando ormai era finito l'effetto dell'anestesia e in assenza di ciclo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
come abbiamo cercato di spiegarle, è molto probabile che il dolore che la signora avverte in questo periodo sia principalmente legato alla presenza dello stent e non alle cause dei fastidi precedenti. Anche se paiono situazioni molto diverse, la proiezione del dolore può essere del tutto simile e questo certo non ci aiuta nel definire la diagnosi. Purtroppo non potendo visionare le immagni della TAC (o della risonanza magnetica?) è impossibile a distanza dire molto di più.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
ad oggi la situazione è apparentemente migliorata, le punture di voltaren sono diminuite, tanto che con una il dolore non si presenta per almeno 24 ore, e quando compare è in misura lieve rispetto ai primi giorni. Ieri comunque contattata la dottoressa che la tiene in cura, mia moglie è stata sottoposta ad ecografia per valutare se lo stent è posizionato bene. Il rene si è anche sgonfiato e quella dilatazione di 2 cm è diminuita. Purtroppo i dolori non sono passati del tutto e allora sia il primario del reparto sia la dottoressa ci hanno detto che se continuano sarà opportuno operare per vedere da cosa sia dipeso tutto questo prelevando un " pezzo di uretere". In fondo mia moglie è stata dismessa ma senza nessuna diagnosi, visto che la tac con mezzo di contrasto non ne ha evidenziati. Io sono seriamente preoccupato, ho sinceramente paura per la sua salute. Il dolore che la prende dietro la natica e zona pelvica non mi lascia tranquillo, poi si aggiunge anche la stanchezza, che non so se dipenda dalle punture che sta facendo, dalla tensione dovuta al dolore, o se peggio ancora è la causa di qualche altra malattia piu grave. La scentigrafia fissata per il 14 marzo molto probabilmente le verrà anticipata. Ma io dico con una tac e due risonanze possibile che se ci sia qualcosa di grave nell'uretere non si vede?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
l'uretere è una struttura molto esile, non c'è da stupirsi che la diagnosi sia problematica e che si debba arrivare ad una biopsia in corso di indagine endoscopica (ureteroscopia). A nostro avviso, il dubbio più consistente resta sempre quello della endometriosi.

Saluti
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dopo
Utente
Utente
Oggi abbiamo fatto la visita ginecologia, risultato dall'ecografia e dalla "dettagliata" visita una cisti nell'ovaia di 5cm, il dottore che l'ha visitata ha detto che è la causa dell'Idronefrosi. Ora siamo in attesa dell'intervento in laparoscopia. Lei cosa ne pensa? è probabile tutto questo?
Grazie ancora del suggerimento dato, purtroppo dopo la visita genecologia in ospedale prima dell'inserimento dello stent ci aveva lasciato tranquilli, ma cosi evidentemente non è stato.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gentile Signore,
purtroppo a distanza, senza poter accedere alle immagini soprattutto della TAC o RMN non è possibile dire molto di più. D'ogni modo, una relazione diretta tra la cisti ovarica ed il restringimento dell'uretere è certamente possibile. A questo punto la risoluzione è certamente ginecologica.

Saluti
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