Sospetta prostatite
Buongiorno,
sono un ragazzo di 30 anni, e un paio di settimane fa mi è accaduto quanto segue:
dopo una sessione di masturbazione durata all’incirca un’ora (con ripetuti trattenimenti dell’eiaculazione e inoltre senza eiaculazione finale) ho cominciato ad avvertire dolori al basso ventre con subbuglio intestinale (perlopiù aria, le feci sono piuttosto normali) e indolenzimento del pube. Premetto che questo tipo di cosa mi è accaduta anche in passato (anche se molto di rado), dato che era mia abitudine masturbarmi giungendo all’eiaculazione dopo alcune volte che l’avevo trattenuta (purtroppo non avevo la minima idea che questa pratica fosse dannosa…).
In genere, quando mi accadeva, mi bastava lasciar passare qualche ora perché il tutto tornasse alla normalità. Stavolta invece i dolori addominali, il disturbo intestinale e il fastidio al pube hanno perdurato anche i giorni seguenti, accompagnati da una inusuale urgenza ad urinare più frequentemente del solito (più o meno ogni 1-2 ore). Lentamente, dopo 2-3 giorni i suddetti sintomi hanno cominciato a sparire, quando qualche giorno dopo, in seguito ad una semplice erezione notturna, sono ricomparsi.
Preoccupato, ho fatto delle ricerche e ho scoperto che potrebbe trattarsi di prostatite (anche se non ho idea di quale tipo). Ieri finalmente sono potuto andare dal mio medico di base che, oltre all’impegnativa per una visita urologica, mi ha prescritto la seguente cura: 2 compresse al giorno per 5 giorni di Ciprofloxacina 250 mg.
Nell’attesa della visita specialistica, vi chiedo:
è possibile che questa cura possa bastare a guarire?
Devo accompagnare l’assunzione di questo antibiotico con cose come enterogermina?
Un’altra domanda, della quale un po’ mi vergogno, perdonate l’ignoranza: dato che non eiaculo da più di due settimane, è il caso che io lo faccia? Mi viene il dubbio che magari il “contenuto” rimasto lì da tanto tempo possa essere ancora “infetto” e forse andrebbe scaricato. (anche se in verità non so cosa potrebbe succedere, ho un po’ il timore che l’eiaculazione in queste condizioni potrebbe rivelarsi dolorosa..)
Vi ringrazio anticipatamente
sono un ragazzo di 30 anni, e un paio di settimane fa mi è accaduto quanto segue:
dopo una sessione di masturbazione durata all’incirca un’ora (con ripetuti trattenimenti dell’eiaculazione e inoltre senza eiaculazione finale) ho cominciato ad avvertire dolori al basso ventre con subbuglio intestinale (perlopiù aria, le feci sono piuttosto normali) e indolenzimento del pube. Premetto che questo tipo di cosa mi è accaduta anche in passato (anche se molto di rado), dato che era mia abitudine masturbarmi giungendo all’eiaculazione dopo alcune volte che l’avevo trattenuta (purtroppo non avevo la minima idea che questa pratica fosse dannosa…).
In genere, quando mi accadeva, mi bastava lasciar passare qualche ora perché il tutto tornasse alla normalità. Stavolta invece i dolori addominali, il disturbo intestinale e il fastidio al pube hanno perdurato anche i giorni seguenti, accompagnati da una inusuale urgenza ad urinare più frequentemente del solito (più o meno ogni 1-2 ore). Lentamente, dopo 2-3 giorni i suddetti sintomi hanno cominciato a sparire, quando qualche giorno dopo, in seguito ad una semplice erezione notturna, sono ricomparsi.
Preoccupato, ho fatto delle ricerche e ho scoperto che potrebbe trattarsi di prostatite (anche se non ho idea di quale tipo). Ieri finalmente sono potuto andare dal mio medico di base che, oltre all’impegnativa per una visita urologica, mi ha prescritto la seguente cura: 2 compresse al giorno per 5 giorni di Ciprofloxacina 250 mg.
Nell’attesa della visita specialistica, vi chiedo:
è possibile che questa cura possa bastare a guarire?
Devo accompagnare l’assunzione di questo antibiotico con cose come enterogermina?
Un’altra domanda, della quale un po’ mi vergogno, perdonate l’ignoranza: dato che non eiaculo da più di due settimane, è il caso che io lo faccia? Mi viene il dubbio che magari il “contenuto” rimasto lì da tanto tempo possa essere ancora “infetto” e forse andrebbe scaricato. (anche se in verità non so cosa potrebbe succedere, ho un po’ il timore che l’eiaculazione in queste condizioni potrebbe rivelarsi dolorosa..)
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Mirco Castiglioni
Urologo, Andrologo
774 45
Trattenere in modo forzato l'eiaculazione per così tanto può provocare uno spasmo della muscolatura perineale e un iper tono che può perdurare per qualche giorno. Una prostatite è meno probabile. Provi ad eiaculare ora senza trattenersi . Potrebbe trarre beneficio
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#2]
dopo
Ex utente
La ringrazio molto dottore. Ho fatto come mi ha consigliato e il risultato mi ha sorpreso. L'eiaculazione è stata normale e i sintomi che avevo descritto non si sono ripresentati, per ora.
Ora però non capisco: com'è possibile che dolori e fastidi che ho avuto per due settimane possano passare con una semplice eiaculazione?
Oppure potrebbe trattarsi dell'effetto della Ciprofloxacina che sto assumendo da due giorni?
Per quanto riguarda l'attività sessuale cosa mi consigliate? Devo tenere un'attività ridotta per adesso oppure secondo voi posso già riprendere un'attività normale? (ovviamente non tratterrò più l'eiaculazione, credo di aver imparato la lezione...)
Ora però non capisco: com'è possibile che dolori e fastidi che ho avuto per due settimane possano passare con una semplice eiaculazione?
Oppure potrebbe trattarsi dell'effetto della Ciprofloxacina che sto assumendo da due giorni?
Per quanto riguarda l'attività sessuale cosa mi consigliate? Devo tenere un'attività ridotta per adesso oppure secondo voi posso già riprendere un'attività normale? (ovviamente non tratterrò più l'eiaculazione, credo di aver imparato la lezione...)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 22/05/2014.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.