Il dottore che mi ha in cura ha ritenuto opportuno fare un ciclo di antibiotici, con precisione il

Cari dottori,
scrivo per chiedere pareri medici alternativi al medico urologo che già mi ha in cura.

Da circa un anno mi si è manifestata, in due episodi distanti tra loro circa 7 mesi, una comune prostatite. La prima volta è stata facile da debellare con Topster e Idiprost gold, nel giro di due settimana è del tutto scomparsa. Essendo però la prostatite recidiva è ricomparsa da poco più di un mese creandomi disagi superiori, il fastidio post minzione è sempre presente e sopratutto dopo rapporti sessuali avverto disagi continui alla zona genitale, coinvolgendo anche spesso l'inguine. Ho fatto sempre il mio ciclo di topster e questa volta permixon, scomparendo il senso di disagio per circa una settimana e ritornando più forte di prima subito dopo. Alla luce di ciò ho fatto un ecografia trans-rettale e esame PSA, l'ultimo di valore pari a 0.35 dunque buono, e l'ecografia mostra i tipici sintomi di una prostatite con piccole calcificazioni dovute al primo episodio. Il Dottore che mi ha in cura ha ritenuto opportuno fare un ciclo di antibiotici, con precisione il Rocefin. Ieri ho fatto la prima puntura e dovendone fare altre 5 credo che sia molto presto giudicare la sua efficacia.

Essendo la medicina non una scienza esatta come la matematica sentire ulteriori pareri, come la qualità della cura che sto facendo, sarebbe di conforto. Il disagio di questa patologia è il senso di disagio che è dovuto non tanto al vero dolore ma al fastidio, come una continua sensazione di dover urinare come se ogni goccia di urina pesasse quintalli. La cosa aumenta sopratutto quando si è statici. Il Rocefin per il mio caso potrebbe aiutarmi in modo evidente? Se non dovesse funzionare, cosa altro potrei prendere o fare?

Grazie e chiedo scusa per il disturbo sopratutto se sono stato poco chiaro.

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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile lettore,

non metta il carro davanti ai buoi e ora segua le indicazioni terapeutiche ricevute dal suo medico di riferimento.

Se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su tali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica e le loro eventuali prospettive terapeutiche, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche gl’articoli, pubblicati sempre sul nostro sito, visibili agl'indirizzi:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1784-prostatiti-croniche-attuali-considerazioni-diagnostiche-e-terapeutiche.html

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html,

https://www.medicitalia.it/salute/urologia/7-prostata.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/

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dopo
Utente
Utente
Grazie, ha ragione essendo questi disagi che coinvolgono la qualità di vita tendo poi ad andare in ansia . Speriamo che l antibiotico sia la tappa curativa finale .
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Coraggio e fiducia nel suo medico!
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dopo
Utente
Utente
Chiedo scusa, approfittando della sua disponibilità, volevo chiederle delle curiosità che credo siano frequenti.

Nel caso di prostatiti come la mia, anabatteriche con una sintomatologia sopportabile, più fastidi che dolori, potrebbe esserci il rischio di problemi nella sfera sessuale? A parte, ripeto, i fastidi scatenati al momento dalla stessa patologia, potrebbero esserci problematiche come infertilità o addirittura disfunzione erettile?

Naturalmente ho letto nel web e come sempre noto continuamente pareri discordanti. Mi pare di capire che gli urologi affermano, per esempio, che per quanto riguarda la disfunzione erettile questa non ha niente a che vedere con prostatiti, almeno nei casi piu comuni. A questo punto osservando la sua buona disponibilità, ne approfitto per conoscere il suo parere professionale.

Mille grazie per la sua cortesia e pazienza.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.2k 1.2k 644
Gentile Lettore,

prostatiti abatteriche difficilmente hanno un correlazione diretta con un problema erettivo più complessa la questione della qualità del liquido seminale che deve essere attentamente monitorata sempre in diretta con il suo andrologo di fiducia.

Sul complesso e ancora controverso capitolo "Prostatiti e deficit dell’erezione", se lo desidera e vuole un pò complicarsi la vita, si legga anche queste mie news:

https://www.medicitalia.it/news/andrologia/2552-erezione-difficile-e-problemi-alla-prostata.html ,

https://www.medicitalia.it/blog/urologia/2382-prostata-ed-erezione-quale-legame.html .

Un cordiale saluto.
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