Bruciore e alterata frequenza minzionale la sera

Salve sono un uomo di 45 anni, da circa 6 mesi soffro di fastidio/dolore in zona perianale (tra ano e scroto) che mi rende a volte difficile stare seduto( a casa siedo su dei cuscini appositi, quando sono fuori devo sedere a volte di lato per non pestare la parte dolente) e , alternativamente, di sintomi urinari, con periodi di quasi totale remissione dei sintomi e periodi di esacerbazione.

In queste ultime 2-3 settimane si sono intensificati i sintomi urinari : una specie di bruciore/dolore post minzionale a volte molto fastidioso , associato a difficoltà a vuotare la vescica ( devo urinare più volte stando in bagno anche più di mezz ora per vuotare bene) e sensazione di stimolo continuo anche in seguito alla minzione, che risulta presente quasi solo alla minzione della sera ( verso le 19) e poi piano piano cala dopo che sono andato in bagno anche alle 21 circa, per cessare quasi del tutto all' ultima minzione , verso le 24 di norma.

Nel corso della giornata la prima minzione, di solito senza grossi fastidi, è alle 8 , poi alle 12 (anche questa con pochi fastidi) e poi verso le 15( e quì a volte iniziano lievi fastidi , soprattutto la sensazione di non aver vuotato la vescica bene pur stando in bagno parecchio tempo).

E' spesso presente ( in proporzione ai fastidi sopraddetti) sgocciolamento post minzionale.

I sintomi , sia quello di dolore pelvico che quelli urinari , risultano sensibilmente attenuati a seguito di avvenuta defecazione.

Seguo una dieta ricca di frutta , verdura a pranzo e cena, riso integrale a pranzo e pesce a cena, bevo abbastanza acqua ma ciò nonostante ho momenti di "relativa" stipsi (nel senso che capita a volte che passino anche 2 giorni senza evacuare con relativa esacerbazione dei due tipi di sintomo) alternati a giorni nei quali mi capita di andare di corpo anche 2-3 volte ; le evacuazioni a seguito dei periodi di stipsi risultano molto difficoltose a causa delle feci dure ma ciò reca un beneficio ai sintomi urinari poichè, dovendo spingere fortemente con i muscoli addominali per defecare, ciò favorisce anche lo svuotamento completo della vescica

La settimana scorsa ho fatto visita urologica : alla palpazione la prostata è risultata regolare di dimensioni 4x3 cm, l'urologo ha riscontrato però ipertono anale e la diagnosi si è orientata verso una origine colitica dei disturbi perineali che di riflesso potrebbe anche provocare i disturbi urinari descritti.

A seguito di questa diagnosi il medico mi ha ordinato 2 esami che eseguirò entro le prossime 2-3 settimane :
1) ecografia renale pelvica
2)uroflussometria per valutare cause ostruttive

Gradirei un vostro parere e magari dei suggerimenti per alleviare i sintomi e sulla diagnosi.

Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
I sospetti del nostro Colelga sono assolutamente fondati, così come abituale il percorso diagnostico, quantomeno iniziale. Prima di darle dei consigli è ovviamente opporturno valutare gli esiti di codesti accertamenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie Dott. Piana per la sollecita risposta.
Io pensavo a delle infezioni urinarie ( di uretra o vescica) come causa dei bruciori/dolori che però non riuscivo a spiegarmi visto che questi bruciori (prevalentemente post minzionali) avvengono quasi solo nel pomeriggio e la sera e non mi sembra di aver avuto comportamenti poco igienici atti a favorire l' insorgere di questo sintomo.

Un paio di mesi fa ho fatto anche urinocoltura ed esame delle urine risultati perfettamente nella norma senza traccia di infezioni.

Quale potrebbe essere il motivo per cui i sintomi minzionali sono presenti quasi solo il pomeriggio e soprattutto la sera e quali accorgimenti potrei quindi adottare per limitarli?
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Verosimilmente lo stare in piedi ed attivare la muscolatura del perineò induce un peggioramento dei disturbi, questo è abbastanza frequante. Le ripetiamo comunque che è necessario valutare gli esiti degli accertamenti prima di esprimere qualsiasi giudizio.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottoei, in questi giorni mi sono riaggiornato con il medico il quale mi ha prescritto anche un esame di spermiocoltura ed una nuova urinocoltura per escludere cause infettive dei miei malesseri.
Nell ' esame di spermiocoltura che dovrò fare presso la mia ulss è però prescritta ( nella procedura che spiega come raccogliere i campioni) anche la raccolta del primo getto (20-40 ml) di urina, e solo successivamente la raccolta del liquido seminale : che scopo ha la raccolta della urina del primo mitto in questo esame ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Semplicemente per "lavare" l'uretra dalla possibile presenza di batteri innocui residenti. L'importante è che eventualmente non si dimostri positività di entrambe le colture allo stesso batterio, perché questo potrebbe significare che il liquido seminale non è di per sè infetto, ma si è contaminato al passaggio attraverso l'uretra.
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Utente
Utente
sempre gentilissimo preciso e veloce nelle risposte, grazie Dr. Piana....
Quindi , mi corregga se sbaglio, quell' urinocoltura del primo mitto ha più o lo stesso scopo del tampone uretrale , cioè verificare la eventuale presenza di un uretrite che andrebbe ad inficiare il risultato della spermiocoltura ?
Cercando in rete, infatti, ho visto che altri laboratori, per effettuare la spermiocoltura, richiedono solo di urinare prima della raccolta dello sperma (probabilmente per lavare l' uretra come dice lei), ma senza raccogliere le urine del primo mitto , limitandosi alla sola raccolta del seme...come mai queste due diverse maniere di procedere ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Sì estatto, ha colto il concetto. Da notare comunque che sia il tampone uretrale che la coltura del primo getto possono essere positive per innocui batteri che contaminano l'area genitale, in genere gram positivi (enterococchi, stafilococchi, ecc.). Di questo si deve tenere conto per evitare inutili e controproducenti terapie antibiotiche. Per il resto, ogni laboratorio a casa prorpia fa un po' quel che gli pare.
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Utente
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La ringrazio ancora una volta per la veloce ed esauriente, come sempre, risposta...ora vediamo come procedono le cose in termini di esami e sintomi
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Utente
Utente
aggiornamento :

-eseguita ecografia renale pelvica con il seguente esito : volume pre minzionale 157 ,ml, vescica ben espansa contiene numerosi fini echi in sospensione come da sedimento e/o cellule in sfaldamento ; prostata di dimensioni morfologia ed ecostruttura nei limiti vol. 13ml, non interruzioni capsulari, reni in sede regolari per forma volume spessore..terapia prescritta : integratore "litores" x 20 gg una busta al g

- la uroflussometria per ben 2 volte non sono riuscito a farla perchè mi bloccavo all'atto della minzione nonostante il forte stimolo

- eseguito anche esame proctologico con anoscopia :
ispezione anale : rilevato dolore alla pressione del solco intergluteo sinistro (infatti quando mi siedo devoevitare di poggiare troppo la zona scrotale e la natica sinistra senò iniziano i dolori )
ispezione rettale :ben tollerata ,canale regolare senza neoformazoni, prostata regolare
anoscopia tutto regolare
terapia : normast e pelvilen 1 cp al di x 45 gg
e rimandato a visita antalgica per terapia del dolore/cure palliative con quesito diagnostico di "dolore pelvico cronico"
-10 gg fa ho anche eseguito :
esame urine primo mitto per ricerca clamidia micoplasma ureaplasma gonorrea : esito negativo
esame urine e urinocoltura : positivo a streptococcus agalacticae >100000 ucf/l..esame urine mostra valori anomali per emoglobina leucociti e flora batterica che eccedono i limti
spermiocoltura : negativa per tutte le ricerche

Nel corso del' ultmo mese ho avuto un discreto miglioramento del dolore pelvico a seguito della cura con pelvilen e normast ed un leggero miglioramento dei sintomi urinari ( bruciori quasi dl tutto scomparsi eccetto la sera dove a volte si presentavano ancora ma leggeri, ed assieme ad essi di pari pari era quasi scomparsa anche la sensazione di uretra piena dopo la minzione che si accompaganava ai bruciori post minzonali ) : tuttavi permane una certa difficoltà di svuotamento ( a volte ,specialmente verso metà giornata, svuoto faclmente in un colpo solo , avolte devo anche stare i bagno più di mezz'pra e minzionare a più riprese con lo stimolo che va e viene dopo che all' inizio la minzione parte sempre bene senza mai esitazione)

Purtroppo , non so perchè, in questi ultimi 2 giorni si sono ripresentati i soliti sintomi urinari in maniera abbastanza forte , mentre il dolore pelvico non è aumentato : può essere che la causa dei distrurbi sia da ricercarsi nell' urinocoltura positiva al allo streptococco agalacticae?...o magari al l fatto che l' integratore litores sta scogliendo i calcoletti e questi mi causano i disturbi ( che però sono identici a quelli che avevo anche prima di predere il litores quand ho scritto il primo post) ?

purtroppo, per impegni lavorativi non potrò vedere i medici prima della prossima settimana per vedere cosa dicono di questi esami...

il medico di base mi prescrisse, 2 mesi fa all' inizio dei distrubi pelvici ed urinari "seri" di provare a prendere "cistalgan" per alleviare i sintomi descritti...può funzionare ?..

Ringrazio per l' attenzione i Medici che vorranno intervenire
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Possiamo osservare quanto segue.
- Alla visita proctologica paiono evidenti i segni di una "chronic pelvic pain syndrome" che necessita di un trattamento antalgico "puro", gestito appunto da specialisti dedicati (in genere anestesisti) e basato su farmaci particolari che agiscono a livello della percezione centrale del dolore (antidepressivi, gaba, ecc.). Queste terapie non sono di comune competenza urologica
- Lo streptococco non è praticamente mai causa di infezioni delle vie urinarie, si tratta di un batterio che comunemente colonizza la pelle dell'area genitale e, probabilmente, l'ultimo tratto dell'uretera. Pertanto questa urocoltura ha elevatissime probabilità di essere falsamente positiva per contaminazione,
- Non comprendiamo quali siano i "calcoletti" cui lei fa riferimento, sta di fatto che con un integratore alimentare non si scioglierà mai un bel niente, altrimenti noi no saremmo qui da decenni a combattere la nostra quotidiana battaglia con le pietre.
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Utente
Utente
Sempre esaustivo e franco, la ringrazio moltissimo Dottor Piana.

Peccato che lei stia a 400 km da casa mia , sennò mi sarei affidato Lei senz' altro.

Fu dottoressa con cui feci l' ecografia pelvica a dirmi che vi era parecchia "sabbietta" ( ricordo benissimo che così la defininì lei) in sospensione in vescica e mi prescrisse quel farmaco ("litores") per facilitare l' espulsione della sabbietta ; in effetti ho letto in rete che questo integratore ed altri simili viene prescritto per facilitare l' espulsione di microcalcoli poichè il suo principio attivo basilare è un estratto della pianta chiamata boldo ( dimetossi-diidrossi-aporfina) che ha proprietà simil-alfalitiche (cercando in rete uno studio di laboratorio nel quale viene confrontato alla tamusolina nella terapia dell' espulsione dei calcoli e si rilevano risultati sovrapponibili statisticamente )..
e devo dire che in effetti, dopo i primi giorni in cui lo stavo assumendo, mi facilitava un poco la minzione riducendo la necessità di dover iterare più e più volte la minzione stessa per svuotare la vescica..
credo di essermi espresso male nel post precedente parlando di scioglmento, perchè in effetti da quando uso il litores vedo l' urina più opaca e mi dava come la sensazione che stesse sciogliendo i calcoli, mentre era solo il flusso della sabbietta espulsa che aumentava...
il tutto fino al peggiorarmento repentino di questi ultimi 2 giorni

Per quanto riguarda i suoi sospetti conferma appieno quelli che ho avuto anch'io fin dal' inizio dopo essermi documentato parecchio in rete circa i miei sintomi : la cpps era la malattia che nettamente meglio di tutte le altre affini ricalcava i miei sintomi in termini di intensità, variabilità e tipologia degli stessi.

I questi giorni ,appena possibile, andrò quindi a prenotare la visita per la cpps prescrittami dal proctologo...nel frattempo il cistalgan potrebbe aiutarmi a lenire le recrudescenze periodiche come quelle che si stanno ripresentando in questi 2 gg ?

Ringrazio ancora per l' attenzione
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Il prodotto cui fa riferimento è un antidolorifico piuttosto arcaico, che viene utilizzato per il dolore vescicale, abbiamo qualche dubbio che possa esserle utile, comunque provare non è controindicato.
Sul ruolo degli integratori alimentari abbiamo già scritto molto. Se le pare che le diano vantaggio, continui pure ad acquistarli.
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Utente
Utente
Leggo sul sul foglietto illustrativo del cistalgan dopo un aricerca sul web che tra le contronidicazoni compare : "uropatie ostruttive scompensate delle basse vie urinarie"

Non è che avendo già il problema testè descritto di svuotamento vescicale che mi costringe alla minzione in più tempi (comunque ma con l' uso del torchio addominale..quando sento che la vescica non è ancora vuota aspetto solo il nuovo stimolo che si ripresenta dopo 5-10 minuti fino e via così fino a che non sento la vescica vuota) questa contronidicazione possa significare che il farmaco può peggiorare questi sintomi ?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Se il foglietto illustrativo viene colloquialmente detto "bugiardino" un motivo ci deve pur essere. E' ovvio che per ridurre le sensazioni sgradevoli della vescica sia necessario rridurrne minimamente la contrattilità. Stia sereno e sul web faccia ricerche più piacevoli.
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Utente
Utente
C'è un fatto nuovo che ho rilevato per puro caso, con grande sorpresa ed una certa apprensione, che credo sia dirimente : in questi giorni, in attesa di vedere l' urologo anche per riferirgli l' esito delle ultime visite, ho provato per curiosità ad eseguire qualche uroflussometria "casalinga" seguendo le regole di preparazione prescritte per l' esame ( che per ben 3 volte non sono riuscito ad effettuare in sede ufficiale) rilevando ovviamente solo il Q med come ovvio rapporto fra il volume vuotato durante il primo getto minzionale ( ho ovviamente trascurato le minzioni successive che avvengono dopo qualche minuto per svuotare definitivamente o quasi la verscica che costituiscono il mio attuale distirbo minzionale principale come già descritto ) rilevando valori molto simili nelle varie prove a tutti nettamente inferiori a quello ritenuto accettabile che ho letto essere pari a 10 ml/ per il Qmed..

I valori che ho rilevato oscillano tra 1,5-2 ml/s di Qmed, ottenuti con volumi svuotati che oscillano tra 150 e 250 ml in circa 90-120 secondi di media di durata della minzione...si tratta evidentemente di valori estremamente bassi, penso...

Queste rilevazioni mi hanno sorpreso non poco poichè il mio getto è sempre stato questo dacchè io mi ricordi, la comparsa dei disturbi non ha indebolito nè la gittata che credo sia buona (posso tranquillamente centrare il wc a più di un metro di distanza il getto esce molto forte all' inzio e non ho mai esitazione minzionale iniziale) nè il calibro (che è sempre stato molto sottile quasi filiforme ma io nella mia ignoranza, non avendo mai avuto disturbi urinari in vita mia fino a marzo si quest'anno, non ci ho mai dato peso) , ha solo causato il fatto che dopo il primo getto la minzione si blocca e poi riprende dopo qualche minuto in seguito a nuovo stimolo...

Mi è venuto in mente allora subito lo stupore che provai quando sotto le armi , negli orinatoi comuni, vedevo molto spesso miei commilitoni che , al mio confronto , parevano dei rubinetti e svuotavano in pochi secondi mentre io ci impiegavo 1-2 minuti con il mio getto minuto e filiforme..

Ricordando quegli episodi mi sono spiegato subito il valore così basso del mio Q rispetto al valore normale , è causato dallo spessore molto ridotto del getto che limita la portata nonostante la valocità di uscita , e quindi la pressione, credo siano normali o buone ..

A questo punto pare evidente la presenza di una stenosi congenita o del fatto che l' uretra abbia un calibro molto ridotto ( effettivamente il meato uretrale appare puntiforme ed è sempre stato così)...

Quanto può aver inciso questo difetto ( a questo punto credo congenito visto che me ne sono accorto per caso dal rilevamento molto scarso del Qmed) nella genesi e nello sviluppo della sindrome di cui sto soffrendo ?

Quali sono eventuali rimendi (farmacologici e o chirirgici) che possono porvi rimendio ( sempre se sia necssario operare visto che in 45 anni di vita urinando così non ho mai avuto alcun problema a svuotare la vescica ci mettevo solo il quadruplo del tempo normale ma la facevo tutta in un colpo solo senza minzioni in più tempi, prima della comparsa della sintomatologia multiforme che mi affligge) ?
GraZIE per l' attenzione
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dopo
Utente
Utente
Dimenticavo di riferire sugli effetti della cura di cistalgan :ho preso il farmaco per 3-4 giorni con buon risultato sulla riduzione dei sintomi irritattivi post minzionali e algici del pavimento pelvico, ma l'ho dovuto sospendere perchè peggioravano i disturbi minzionali di dificoltà di svuotamento

In questi mesi ,inoltre, quando i sintomi pelvici e minzionali si facevano più intensi ho spesso tratto giovamento dall' assunzione di una compressa da 0,25 mg di xanax ( ho ancora qualche scatola avanzata da una per attacchi di panico di cui ho sofferto un paio di anni orsono) : l' effetto antidolorifico ed antiirritativo è anche più potente di quello del cistalgan e permane per la durata dell' effetto del farmaco, circa 8 ore : i miglioramenti sui dolori pelvici sono sensibili e anche quelli sui bruciori , irritazioni post minzionali tanto da farmi quasi scordare , in quelle ore , di soffrire di questa sindrome,,,migliora anche l' autonomia tra una minzione e l' altra ( posso superare anche 5 ore senza che lo stimolo diventi impellenete) ed a volte anche lo svuotamento ne giova ( in qualche caso riesco addirittura a completare la minzione in un solo colpo come prima del mese di marzo, o comunque le minzioni successive per completare lo svuotamento sono in unmero minore e più "produttive")...

Il fatto è che non mi fido a prendere farmaci così pericolosi come lo xanax di continuo senza controllo medico, mi limito solo a tamponare durante i momenti più critici, in attea di vedere di ottenere delle diagnosi e cure più definitive soprattutto alla luce dei nuiovi fatti emersi con l' uroflussometria casalinga di cui ho refierito
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.1k 1.7k 17
Le sue osservazioni sono certamente interessannti, le esponga chiaramente al suo urologo di riferimento al prossimo controllo.
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Utente
Utente
Grazie Dottore...ma a suo avviso che peso può avere nella vicenda questo nuovo dato (seppur rilevato non ufficialmente...ma francamente credo che anche anche in caso di prova ufficiale i risultati sarebbero stati molto simili) che prova un valore di flussometria medio molto scarso ?

Le confesso che quando ho rilevato i dati ( ed ho fatto 3-4 prove tutte più o meno con lo stesso risultato, margini di variazone del 5-10% max) e sono andato a vedere i valori di riferimento ritenuti normali mi sono abbastanza preoccupato ma sopratutto mi sono molto stupito del fatto che con una uroflussometria del genere ( che indicherebbe una severa ostruzione stando ai valori rilevati e che ha spiegato il mio stupore quando vedevo altri uomini mingere che mi parevano dei rubinetti al mio confronto) non ho mai avuto alcun tipo di problema minzionale fino al marzo di quest'anno( che si sono manifestati al' accentuarsi della sindrome pelvica...chissà se è una conseguenza di questa o è puro caso di correlazione spuria..), ho sempre svuotato tranquillamente senza uso del torchio addominale fino ad oggi ( eccetto quando avevo feci dure da elimninare), l'unica cosa che è mutata i questi 3 mesi è stata la comparsa dei fastidi post minzionali (che si sono ridotti ultimamente) e soprattutto della necessità di mingere più volte per comptare lo svuotamento vescicale...

Gradirei sapere ( nei limiti del possibile stante la non ufficialità dei dati rilevati dalle prove casalinghe) come vede lei questa nuova questione