Nessuna diagnosi di prostatite, nessun dolore e comunque terapia con Ciproxin???

Buongiorno,
da circa 40 giorni ho una situazione fastidiosa, non dolorosa, a carico del tratto urinario.
Inizia tutto con un certo dolore alla prostata, qualche eiaculazione quasi dolorosa e pollachiuria, con fino a 15/20 minzioni al giorno.
Il medico di base prescrive colturale urine: negativo.

Suggerita visita dall'urologo, dall'eco non nota alcun problema, prostata normale.
Mi prescrive degli esami di cui sto aspettando esito (micoplasma, clamidia, sifilide, uroplasma, colturale sperma ecc)

Da qualche giorno però il fastidio peggiora.
Sabato scorso passo 4/5 ore con dolori lombari in prossimità del rene dx (un anno fa durante una prima visita urologica mi si riscontra renella, confermata da seconda eco recente) e da due tre giorni il fastidio si irradia all'inguine e in zona perineale, con leggero fastidio anche a stare seduto.
Risento quindi il medico di base che, IN ATTESA degli esami e di abg, mi prescrive 10 gg di Ciproxin 500mg
Ora, lette in passato le specifiche dell'FDA e dell'EMA sui fluorochinoloni, il mio timore è che sia una cura troppo forte e rischiosa per i pochi sintomi e blandi che ho.

Mi riferisco in particolare a questa indicazione dell'EMA
"Restrictions on the use of fluoroquinolone antibiotics will mean that they should not be used:
to treat infections that might get better without treatment or are not severe"

Sono preoccupazioni esagerate? Non sarebbe stato meglio iniziare una cura diversa e meno aggressiva?
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Fondamentalmente noi non siamo qui per giudicare le prescrizioni dei nostri Colleghi. Possiamo unicamente confermare che, in base ad informazioni diffuse a livello mondiale negli ultimi mesi dalle autorità sanitarie internazionali ed opportunamente recepite dalle nostre società scientifiche riguardo gli antibiotici chinolonici, che negli ultimi 25 anni hanno avuto una enorme diffusione, specie per la terapia delle infezioni urinarie e respiratorie. Oggi questi antibiotici, a causa di taluni effetti collaterali rari ma piuttosto gravi, non dovrebbero più costituire la prima scelta in infezioni non particolarmente complesse.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Perfetto Dott. Piana,
la ringrazio per la conferma.
A questo punto, avendo purtroppo già iniziato la cura (ho assunto due sole compresse sui 10gg indicati), conviene sospenderla/richiedere di cambiarla o fino all'eventuale sopraggiungere di effetti collaterali più severi è più indicato portarla a compimento?
Non vorrei passare agli occhi del mio medico curante come un ansioso senza motivo, e non conosco effettivamente quanti casi ci siano e quanto sia quindi, a questo punto, il bilancio costi/benefici.
Tuttavia, sperando non sia semplicemente frutto della mia fervida "immaginazione", da un paio d'ore dopo l'ultima assunzione della terapia (ed è la causa per la quale mi sono informato, non l'effetto...) ho accusato oltre alla ovvia diarrea, anche capogiri e indolenzimento alle ginocchia
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Segnali questi sintomi al suo medico e vedrà che ... molto rapidamente la terapia cambierà.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottore,
spero di riuscire ad approfittare nuovamente di lei.
Come ha suggerito ho scritto alla dottoressa che mi ha sospeso la terapia e oggi ho finalmente ricevuto l'esito del colturale del seminale.
E' emersa una positività all'enterococcus faecalis con seguente abg

Amoxicillina/A.Clavulanico Sensibile <=2
Ampicillina Sensibile <=2
Ampicillina/sulbactam Sensibile <=2
Gentamicin alta conc - Neg
Imipenem Sensibile <=1
Kanamicina alta conc Sensibile SYN-S
Streptomicin alta c. Sensibile SYN-S
Teicoplanina. Sensibile <=0,5
Tigeciclina Sensibile <=0,12
Vancomicina Sensibile 2

Ho iniziato terapia con Clavulin 1g, 3/die
Vorrei chiedere alcune delucidazioni, in quanto sono a malapena riuscito a farmi prescrivere dal mio medico di base:
- non essendo scritto a referto quali quantità siano state riscontrate è possibile capire in quanto tempo dovrei riscontrare i primi benefici?
- è davvero così tosto da debellare questo batterio?
- può servire integrare con mannosio? Nel caso quanto?
- come posso essermi "contagiato" non avendo praticato sesso anale ed essendo io una persona molto scrupolosa nell'igiene personale e nell'utilizzo di bagni pubblici?
- come mai da colturale urine fatto 20 gg fa non risultava alcuna coltura batterica?

La ringrazio molto
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
La positività colturale a batteri gram positivi lascia sempre interdetto lo specialista, poiché molto spesso la presenza di questi batteri è dovuta a contaminazione del campione piuttosto che per reale presenza di infezione a livello urogenitale interno. urine e liquido seminale ytransitano nell'ultimo tratto dell'uretera e qui possono caricarsi di batteri ospiti innocui tanto da positivizzare la coltura. In un quadro simile la terapia sarebbe inutile, di questo ci si accorge a ritroso quando l'antibiotic non sortisc l'effetto sperato, cos che accade purtroppo abbastanza spesso. D'ogni modo, ora lei dovrà comunque completrae la cura con amoxicillina. In quanto alle sue domande:
1. questo è impossible da prevedere;
2. assolutamente no, posto che la coltura sia veramente positiva; l'antibiotico non debella invece i battri superficiai ospiti dell'area genitale;
3. il mannosio non è utile in questi casi;
4: si tratta di batteri che provengono sostanzialmente dal proprio intestino, specie quando la flora batterica e la funzione non sono ottimali;
5. Il flusso delle urine è più veloce e non fa in tempo a caricarsi di codesti contaminanti.
[#6]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Ah, molto bene.
Leggevo in suo altro consulto che ritiene abbastanza soggetto a falsi positivi anche il tampone uretrale.

Ribadendo la mia sintomatologia:
- fastidio (ogni tanto dolore) pelvico
- fastidio (ogni tanto dolore) inguinale
- pollachiuria (fino a 20 volte, in alcuni giorni)
- un giorno di dolore testicolare
- un giorno di dolore lombare (in corrispondenza del rene dx)

"Diagnosi" pregresse:
- sospetto polipo alla vescica poi rientrato dato il citologico urine fatto due volte (sto aspettando i risultati del terzo) negli ultimi 18 mesi
- leggera sabbiolina a carico del rene dx

Esami già fatti:
- eco addome (luglio '18 e 30/05/19)
- visita urologica (luglio '18 e giugno '19)
- esame prostata (giugno '19)
- psa (giugno '19)
e tutti negli ultimi 40 gg
- urinocoltura
- spermiocoltura
- hpv
- hbv
- hcv
- hiv
- chlamydia trachomatis
- treponema pallidum
- mycoplasma

E ribadendo che non ho mai avuto:
- dolore minzionale
- bruciori vari

L'unica positività riscontrata fin qui è quella all'enterococcus faecalis.

Se la cura non dovesse malauguratamente fare effetto, in quale direzione mi dovrei muovere secondo lei?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Mantenere uno stretto contatto di comunicazione e fiducia con il suo urologo di riferimneto.
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dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottore,
scrivo per comunicare che la sintomatologia non è solamente regredita ma anche peggiorata, con il dolore inguinale che mi impedisce una totale e indolore deambulazione.
Chiedo un suo parere, nell'ottica di poter intraprendere, come mi ha suggerito, un rapporto di totale fiducia con il mio urologo, che non può prescindere dal fatto che la terapia sia corretta.

Guardando il mio abg mi ha detto che il mio medico di base ha totalmente sbagliato la cura e mi ha fatto perdere solamente 50 giorni.
Ora la terapia a cui mi ha sottoposto è:
Bassado (2 cp subito, insieme, e 1/die x 8gg)
Topster (1 supposta al giorno per 10 gg)
Permixon (1 cp al giorno per 2 mesi)

La sua diagnosi è incontrovertibilmente prostatite batterica.
Mi ha sottoposto a eco testicolare, negativa. Esame obiettivo della prostata non evidenzia problemi.
Ieri ho ricevuto gli esiti del citologico, anch'esso negativo.

Essendo le due terapie molto diverse tra loro, e non essendo la doxiciclina tra gli antibiotici emersi da abg, sarebbe così gentile da darmi il suo parere?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
A distanza non possiamo certamente dire più di quanto espresso dal suo urologo di riferimento. Si tratta di una terapia molto cimune per la prostatite, spesso intrapresa anche in modo empirico. Si valuteranno i risultati, ma non prima di alcune settimane.
[#10]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
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Buongiorno dottore,
richiedo nuovamente consulto.
I sintomi dopo una leggera attenuazione, si sono leggermente acuiti, modificandosi.
Mi è rimasto il dolore all'inguine, ora mi sembra quasi di avere una leggera incontinenza: per spiegarmi meglio, mi sento sempre come se stringessi le pelvi per non urinare e nel momento in cui mi rilasso mi sembra che stia per iniziare la minzione. Non ho però perdite.
Settimana scorsa, prima del ri-acuirsi di questi sintomi, sono stato da un nuovo urologo su suggerimento del mio medico di base.
Mi ha detto che non c'è prostatite, ma solo uno stato flogistico dell'area, dovuto a suo dire dalla mia sindrome del colon irritabile. E che non c'è motivo per fare ulteriori esami (oltre a conferma di varicocele di I grado e un angioma al testicolo sn). Rivalutazione tra un mese.
Io però non sto bene. L'inguine mi duole, i linfonodi sono reattivi, il senso di dover andare in bagno ogni 5 minuti. Insomma, sono tre mesi che faccio cure ma nessuna mi ha realmente fatto stare meglio. Sto continuando a assumere permixon e terminerò i due mesi.
Ha suggerimenti?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Se i sintomi sono veramente importanti, a fronte di accertamenti poco suggestivi, talora é il caso di rompere gli indugi e controllare endoscopicamente.
[#12]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Grazie dottore, temevo questa risposta, ma vorrei solo concludere al più presto questo calvario e seguirò sicuramente la sua indicazione.
Come ultimo atto per evitare indagini endoscopiche, le chiedo inoltre se secondo lei tutto ciò può essere legato a una Clamidia/ureoplasma/mycoplasma non diagnosticati e per i quali potrebbe essere utile un'indagine più approfondita.
E' un dubbio che mi attanaglia perché:
- non ho ancora fatto un tampone uretrale
- la ricerca di Chlamydia Trachomatis e Ureoplasma/mycoplasma è stata fatta solo su spermiocoltura
- ho effettuato IgG e IgM sia di Pneumoniae che di Trachomatis ed è emerso quanto segue:

Intervallo di riferimento
assenti < 20
valore dubbio da 20 a 25
presenti > 25

S-Ab ANTI-CHLAMYDIA PNEUM. (IgG) 22.3
S-Ab ANTI-CHLAMYDIA PNEUM. ( IgM) 4.7
S-Ab ANTI-CHLAMYDIA TRACHOM. ( IgG) 2
S-Ab ANTI-CHLAMYDIA TRACHOM. (IgM) 0.5

Il colturale del seminale è stato effettuato PRE cura antibiotica di cui sopra.
Questo prelievo è successivo di 6 giorni dopo l'ultima assunzione di Bassado.
Ci si può fidare di questi valori oppure potrebbe esserci un reale problema di reazione crociata degli antigeni e in realtà ci sia stata recentemente (o sia in corso) un'infezione da Trachomatis, mascherata dall'antibiotico?
Tuttavia PCR a 0.00.

Lo chiedo anche perché come dicevo, a distanza di 10 giorni dalla fine dell'antibiotico, i sintomi sono tornati imperiosi e negli ultimi tre quattro giorni ho ravvisato un nuovo sintomo: alcune leggere perdite trasparenti, viscose, che nella mia ignoranza assocerei a liquido pre eiaculatorio per intenderci.
Nuovamente, indicatomi, ho iniziato terapia con Clavulin (875mg 3/die x 10 gg), Cistalgan (2/die) e continuo con Permixon.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Gli esami effettuati escluderebbero in via teorica la presenza di una infezione attiva da batteri intracellulari. Noi siamo sostanzialmente contrari alle terapie antibiotiche empiriche, tranne che in casi molto particolari. a nostro giudizio, se i disturbi restano ingiustificabilmente intensi, la valutazione endoscopica diventa indispensabile.
[#14]
dopo
Attivo dal 2015 al 2024
Ex utente
Buongiorno dottore,
le scrivo nuovamente per avere un suo ulteriore consulto.
A distanza di mesi gli specialisti visitati sono 3.
Con il terzo specialista si è andati oltre la diagnosi di angioma, secondo lui poteva essere una massa anche maligna, sostenendo che i marker negativi purtroppo possono confortare fino a un certo punto.
Il radiologo non si è espresso definitivamente, mi vuole rivedere tra qualche mese per capire.
Tuttavia, a distanza di 6 mesi dall’inizio del calvario, sono praticamente al punto di partenza.
Ogni specialista mi fa fare colturali sperma e urine, sempre negativi (tranne il primo, della cui positività lei già dubitò).
Nessuno (e di questo son felice) mi dice di fare endoscopie perché i sintomi sono troppo blandi.
Tutti mi dicono che visto che i sintomi non si sono mai presentati la notte (vero, da quando chiudo gli occhi a dopo pranzo sto benissimo) è un problema mentale.
Fin qui ho assunto 3 antibiotici diversi (bassado, ciproxin sospeso presto e clavulin) più una miriade di farmaci, a intermittenza e a bisogno (permixon, topster, cistalgan, d mannosio).
La sintomatologia è rimasta abbastanza invariata, comprendendo per 12h al giorno una certa urgenza minzionale che non riesco a correlare a nulla (alcol, caffè, tabacco, acqua, bibite) e un fastidio pelvico (non più dolore). Noto che più sto sdraiato o seduto, di giorno, più si accentua.
La mia domanda è, visto che gli specialisti che continuo a visitare non sono in grado di darmi risposte:
cosa posso fare? Può essere un problema spinale? Può essere un problema batterico che non viene intercettato da (TRE) spermiogramma?
Può trattarsi di prostatite batterica o non se non una volta ho avuto né ematuria né bruciore minzionale?
Può essere una stupidissima cistite non curata?
La ringrazio
[#15]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Pensiamo di averle già espresso le nosre considerazioni, forzatamente generali, non avendo la possibilità di un riscontro diretto che in questi casi è particolarmente indispensabile.
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