Diagnosi ipb e ipertensione

Spettabile dottore,

Riporto qui la mia storia clinica recente per un consulto, eta di anni 50, lavoro sedentario come programmatore.
In seguito a un recente attacco ipertensivo, che ha mostrato una pressione normale nelle ore diurne e dei picchi di 190/110 nelle ore notture associato a un lieve fastidio in zona renale e brividi, con cui mi sono recato al prontosoccorso dove hanno abbattuto forzatamente la pressione con una iniezione di clonidina.

Da li, ho eseguito una lunga serie di esami prescrittomi in parte dal medico di base e in parte da un cardiologo.
Dopo aver ruotato alcuni anti ipertensivi associati a calcio inibitori, che però mi hanno dato seri problemi di vertigini e tachicardia, un antipertensivo (perindopril) ha mostrato stabilità, associato al bisogno da alcune gocce di nifedipina nel caso di nuovi attacchi ipertensivi ed effettivamente questa terapia ha contribuito a mantenere la pressione stabile.

Tutti gli esami ematici hanno mostrato normalità, con eccezioni (ma non fuori scala), rispettivamente in difetto e in eccesso di potassio e uricemia.

Tutti i numerosi esami cardiaci, tra cui elettrocardio, ecocardio e test sotto sforzo, hanno mostrato un cuore privo di problemi.

Il cardiologo ha girato il problema ad un urologo, che mi ha prescritto vari esami, tra cui eco renale ed ecodoppler vasi, eco prostatica, uroflussometria.

Da questi ultimi esami purtroppo è emersa una discreta quantità di sabbia renale, una prostata di 4. 5cm ed un esame di uroflussometria molto basso (gocce) di 4, sinceramente per molti anni ho avuto la minzione a gocce con sortite in bagno anche di 10 volte a notte, ma ho sempre gestito la cosa.

L'urologo, non essendo presenti indicatori di patologie cardiache o altre anomalie (sono normopeso, colesterolo 140) che possano giustificare crisi ipertensive notturne, visto che poi nel diurno la pressione è normale, mi ha suggerito di eliminare i farmaci ipertensivi e per ora mi ha prescritto Tamsulosin una compressa al giorno e di bere almeno 2L di acqua al giorno e continuare così per alcuni mesi e vedere se minzione e pressione restano gestibili, tornare da lui successivamente per un controllo e se la situazione non è migliorata sensibilmente, reinserire un farmaco anti ipertensivo dal prossimo inverno e per sempre e prenotare un intervento al laser per disostruire la prostata.

In associazione al tamsulosin prescrittomi, dopo essermi documentato, di mia iniziativa ho deciso di assumere anche tre integratori, uno di serenoa repens, uno di cedracca e uno di fillanto che ho visto sono compatibili con il mio problema.

Chiedo se il protocollo che sto adottando è corretto, se è migliorabile e se ha ulteriori consigli da darmi.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Le due situazioni, ipertensione e difficoltà minzionale, ci paiono perlopiù distinte e da affrontare separatamente. Siamo stupiti che lei consideri "gestibile" urinare a gocce e 10 volte per notte e chelei abbia trascinato la situazione per così tanto tempo. La comune terapia empirica con tamsulosina è condivisiobile, ma dal nostro punto di vista è di primaria ed inderogabile importanza definire con maggiore certezza cosa le possa causare un disturbo minzionale assolutamente sproporzionato alla sua età. Riteniamo pertanto che lei debba essere sottoposto ad una endoscopia delle basse vie urinarie (uretro-cistoscopia) ed una valutazione finzionale (indagine urodinamica - studio pressione/flusso). Per quanto riguarda gli integratori, abbiamo parecchi dubbi posano fare la differenza in una situazione come la sua e come sempre ci sentiamo di sconsigliare l'assunzione di prodotti al di fuori dalle prescrizionispecialistiche.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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