Cistite dovuta a renella

Buongiorno, circa un anno fa il mio compagno 50enne ha avuto forti coliche renali seguite da una diagnosi di renella, inoltre una ipertrofia prostatica seguita da terapia con specifici integratori.
Il suo lavoro lo porta a bere poca acqua malgrado ci provi, e negli ultimi mesi si sono susseguite varie cistiti.
La scorsa settimana il Monuril non è sevito, e al termine del successivo antibiotico prescritto, stamane ha avuto una minzione dolorosissima che lui ha descritto come se l'urina lo "tagliasse" uscendo.
Ha attribuito questa sensazione ad eventuale emissione di calcolo.

Credo sia arrivato il.
momento di essere un pò più incisivi nell'affrontare la faccenda e vorrei prenotargli degli esami.

-Chiedo: è possibile che la renella dia questo problema?

-Può esserci relazione tra prostata ingrossata e questi sintomi?
Va valutata una nuova diagnostica anche della prostata?

-É spesso fuori sede per lavoro: quale é la prima azione da intraprendere per chiarire il problema?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Dopo alcuni decenni di esperienza specifica nella calcolosi urinaria, ci troviamo sempre qui ad affermare che codesta "sabbia" nei reni nella maggior parte di casi sia la giustificazione addotta da molti medici per dare un motivo a disturbi per i quali non si riesce ad individuare una causa più precisa. La "renella" tipica si accompagna unicamente alla calcolosi di acido urico, che è una condizione particolare e meno comune, può essere raramente causa di coliche renali ma certamente non può essere irritante per le basse vie urinarie. Purtroppo ancora molti nostri Colleghi ne sono convinti, ma noi non possiamo che smentire questa opinione errata. Evenuali disturbi alle basse vie urinarie causa dal passaggio di un calcolo sono tutto sommato piuttosto rari, è molto più comune che i disturbi irritativi siano causati dalla prostata. In ogni caso, è inutile perdersi fra le ipotesi, ovviamente suo marito deve essere visitato da un nostro Collega specialista in urologia, nel frayyempo si potrebbe già eseguire un'ecografia dell'addome ed un semplice esame delle urine, accertamenti che saranno senz'altro utili.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio.
Immagino che per l'urinocultura occorra far passare qualche giorno dall'ultimo antibiotico.
Ma l'ecografia é invece già praticabile nell'immediatezza, visto che l'ultimo episodio doloroso é odierno?
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Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
L’ecografia può essere effettuata in qualsiasi momento. L’urocoltura almeno 7 giorni dopo la sospensione dell’antibiotico. Ma come abbiamo scritto, la visita diretta è spesso assai più importante di tutti gli accertamenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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