Cistouretrografia retrograda e minzionale neonato classe ii

Buongiorno
Al mio piccolo già mentre era ancora nel pancione della mamma durante l ecografia Morfologica hanno evidenziato una dilatazione dei bacinetti e delle pelvi renali.

Durante il percorso di follow up è stata confermata la diagnosi di "pielectasia renale bilaterale.

Profilassi di Augmentin alla sera e in caso di febbre esami urine
Nessun episodio di infezione del tratto urinario e febbre
Agosto 2021 ecografia di controllo: dilatazione assente e terapia sospesa
Nuovo controllo a Dicembre 2021 e dilatazione riapparsa con diagnosi: pielectasia renale bilaterale.

Dx con diametro so 18mm
Sx con so 10 mm
Programmata cistografia minzionale

Esame effettuato e referto pronto.
Chiedo a voi se potete in quanto possibile con i dati in vostro possesso darmi qualche indicazione
Riporto il testo del referto
Cistouretrografia minzionale
indicazione l'esame: Pielectasia renale ingravescente bilaterale
esame eseguito mediante iniezione tramite catetere di Foley precedentemente allogato in vescica di circa 50 ml di m.
d.c.
uroangiografico (Iopamiro300)
Il m.
d.c.
opacizza la vescica che presenta profili regolari senza evidenza di alterazioni morfologiche o di aggetti intraluminali.

Non reflusso vescico ureterale in fase di riempimento.

Alla rimozione del catetere di foley avviene parziale minzione senza evidenziarsi di episodi di reflusso
Pur attendendo le fasi più tardive dell'esame la fase iniziale non viene completata.

Il medico che segue il piccolo (10 mesi) ci dirà qualcosa la prossima settimana.

Vorrei sapere se possiamo stare tranquilli e terminare la terapia o se è il caso di continuare e soprattutto se l esame è andato bene
Certo di in vostro interesse vi ringrazio
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
La dilatazione non è così grave, la cistografia non ha evidenziato reflussi, che fore erano il sospetto più concreto. La dilatazione renale può anche essere causata da una ostruzione congenita "alta" (sindrome giuntale). Il nostro Colleghe deciderà se sia opportuno approfondire gli accertamenti anche in quel senso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e grazie per la risposta.
Corretto anche secondo lei la sospensione della terapia di Augmentin?
Cordialmente
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
In assenza di febbre ed altri sintomi, non ci pare il caso di eccedere con gli antibiotici, per evitare di indurre resistenze.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie grazie grazie
Buona giornata
[#5]
dopo
Utente
Utente
Buonasera.. .il medico nefrologo ci ha risposto.
Allego testuali parole così da poter avere un vostro riscontro e/o parere.

La Cums ha permesso di escludere la presenza di reflusso vescico ureterale.
In considerazione della entità della pielectasia all'ultimo controllo si consiglia comunque di continuare la profilassi antibiotica di Augmentin .
Proseguiremo il follow-up ecografico e valuteremo in base al andamento se eseguire una scintigrafia renale con Mag3 per escludere una ostruzione della via escretrice.
Sinceramente non riesco a capire se il fatto di assenza di reflusso sia da considerarsi una buona notizia rispetto a una presunta ostruzione.
In sostanza se questa ostruzione fosse confermata sarebbe il male peggiore??
Spero di essere riuscito a spiegarmi al meglio
Attendo vostre se potete
Cordialmente
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.4k 1.7k 18
Si tratta di due patologie congenite distinte, che entrambe possono pirtare ad una sofferenza renale. Il reflusso si valuta con la cistografia retrograda, l’ostruzione con la scintigrafia renale. Evidentemente sugli antibiotici non abbiamo lo stesso punto di vista, comunque voi seguite certamente le indicazioni del Collega che vi segue direttamente. In queste situazioni è particolarmente importante che il bimbo abbia una funzione intestinale il più regolare possibile. Disturbi funzionali dell’intestino portano ad uno squilibrio della flora batterica locale (microbiòta) che porta molto spesso ad un aumento del rischio di infezione delle vie urinarie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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