Ritenzione acuta di urine

Buongiorno,
a mio padre (82 anni) malato di Alzheimer, in seguito ad episodio di ritenzione acuta di urine (globo vescicale), è stato posizionato il catetere vescicale.

Per noi familiari è l'inizio di un incubo (e di sorveglianza 24 ore su 24) per i continui tentativi di mio padre di autorimozione del CV, strappi, ingressi e dimissioni dal Pronto Soccorso.

Essendo mio padre affetto da ipertrofia prostatica benigna, in un precedente consulto, ci erano state consigliate le procedure mini-invasive Echo-laser e Rezum.


Purtroppo ho scoperto che Rezum é indicato per prostate fino a 80 cc di volume mentre, da ultima ecografica dell'addome, la prostata di mio padre risulta circa 160 cc.

L'urologo ci ha consigliato l'enucleazione prostatica con laser HoLEP, ma con l'Alzheimer il problema è l'anestesia generale.

Nel frattempo abbiamo fatto due tentativi di svezzamento dal catetere vescicale a distanza di un mese uno dall'altro.

In entrambi i casi il giorno in cui veniva tolto il catetere mio padre riusciva a urinare più volte durante la giornata, di notte inzuppava il pannolone (circa le 4 del mattino) e poi, dalla mattina seguente, di nuovo il blocco, costringendoci a malincuore al riposizionamento del CV nel pomeriggio.

Il fatto che appena tolto il catetere riesca ad urinare, ci può far escludere che la causa della ritenzione acuta di urine sia di tipo neurologico?

Questo è stato il primo episodio di RAU nella vita di mio padre, ma consultando le ecografie dell'addome di 8 anni fa la dimensione della prostata non è aumentata, già allora risultava di 160 cc.

Tutto ciò può far pensare che sia sopraggiunto un problema nuovo, ad esempio una stenosi uretrale?

Tra i due tentativi di svezzamento la cura farmacologica è stata:
- Tamsulosin 0, 4 mg 1 compressa
- Finastid 5 mg 1 compressa
- Cistiduo 1 bustina al giorno

Può essere utile un nuovo tentativo?
Cosa potremmo ancora provare per riuscire a togliere a mio padre il fastidioso CV?


Grazie in anticipo per ogni suggerimento o indicazione.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Se ci fosse una stenosi uretrale, l’inserimento del catetere sarebbe difficoltoso od impossibile, pertanto possiamo escludere questa evenienza.
La percezione dello stimolo ad urinare e la gestione della minzione hanno una componente psichica cognitiva che è certamente alterata nella demenza senile avanzata. Questo può giustificare il fatto che, a verosimile parità di volume dell’ingrossamento prostatico, anni fa suo Padre urinava spontaneamente mentre la ritenzione è insorta solo ora.
Per la stessa ragione, posto che un intervento disostruttivo avesse successo, si auspicherebbe una incontinenza completa gestibile con il pannolone, poiché la percezione di stimoli urinari magari frequenti o notturni renderebbe comunque molto impegnativo il controllo, in particolare per il moltiplicarsi delle occasioni di caduta.
L’intervento disostruttivo endoscopico laser (HOLEP e simili) può essere eseguito anche in anestesia periferica (spinale) anzi, molti anestesisti prediligono questa tecnica nel grande anziano, appunto per i possibili problemi collegati ad una narcosi.
Gli interventi mini-invasivi che lei cita sono ovviamente da considerarsi palliativi e con possibilità di riuscita abbastanza incerte. Il volume dell'ingrossamento prostatico incide certamente parecchio sul risultato idraulico , l’esperienza generale è ancora piuttosto scarsa e non ci pare renda possibile esprimersi su quale dei due interventi potrebbe essere più efficace.
Con questo riteniamo di aver chiarito almeno alcuni dei dubbi che ci ha espresso. Per esprimere un giudizio finale è però indispensabile conoscere il caso in tutti i suoi dettagli, cosa impossibile per noi a distanza.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Piana della pronta e soprattutto esauriente risposta.
Leggendo tra le righe mi sembra di capire che purtroppo ritiene inutile un nuovo tentativo di svezzamento dal catetere e che farmacologicamente non c'è nulla che si può aggiungere o provare.
Per quanto riguarda l'enucleazione prostatica con laser HoLEP, volevo sapere se lei ha mai operato o seguito pazienti malati di Alzheimer, se sì, come è andato il post operatorio e in generale una stima della percentuale di successo dell'intervento sui pazienti con demenza (ovviamente accettando l'incontinenza).

Di nuovo grazie del prezioso servizio fornito.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.5k 1.7k 18
Il post-operatorio delle disostruzioni endoscopiche che utilizzano il laser (olmio, tullio, KTP verde ) - eseguite in anestesia periferica - è generalmente molto abbreviato e mediamente dopo 48 ore si arriva alla rimozione del catetere vescicale. Cosa succederà in quel momento dal punto di vista funzionale, di fatto non si può prevedere. Questo poiché entra in ballo la percezione e la gestione cognitiva dello stimolo ad urinare, che come abbiamo scritto ci si attende nella demenza sia più o meno alterata. Vale la pena affrontare questa incertezza? Generalmente parlando si direbbe di sì, ma nel caso specifico dipende da una valutazione esaustiva del caso e da un consenso informato molto ben ragionato da concordare tra l’operatore ed i congiunti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Piana delle utili informazioni fornite.
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