Uretrite cronica
Salve.
6 mesi fa ho avuto una uretrite acuta durata alcuni giorni con disuria, bruciore uretrale, sintomi tipo cistite la notte e piccole perdite ematiche e di muco chiaro dall'uretra.
Il mio specialista ha prescritto levofloxacina x 10 giorni.
La fase acuta è passata e le perdite sono scomparse, tuttavia il bruciore e il dolore pelvico non è mai passato.
Esame urine ed urinocultura fatte a questo punto ed in seguito più volte risultavano sempre negative.
Il dottore allora mi prescrive Bactrim che però devo sospendere dopo 2 giorni in quanto causa un netto peggioramento dei sintomi.
Nesssun antidolorifico è efficace e neppure integratori come pelvilen e mi si prescrive cortisone x 10 giorni.
Il dolore persiste alternando periodi di male più intenso soprattutto durante la notte a periodi in cui va un pò meglio.
Mi viene prescritto neofurantadin ma anche questo mi causa un grave peggioramento dei sintomi e lo devo interrompere.
Eseguo un tampone uretrale che evidenzia candida sensibile ai comuni antimicotici.
Mi viene prescritto diflucan 150 x 2 giorni ma il male non passa.
Dopo 1 mese eseguo secondo tampone uretrale che evidenzia ancora candida sensibile ma anche staph aureus resistente a quasi tutto tranne fosfomicina e rifampicina.
Mi viene prescritto sia diflucan 150 che monuril x 5 giorni che io prendo ma dopo i 5 gg i sintomi ancora una volta si aggravano.
Non sono + presenti perdite dai primi tempi cmq.
Disperata mi reco da altro specialista che richiede tampone uretrale e vaginale x clamidia e micoplasmi, ed entrambi risultano positivi ad ureaplasma ureal.
sensibile a molti antib.
tra cui bassado e zitromax.
Mi viene prescritto bassado 100 2/d ma dopo 10 gg.
anche questo fa precipitare i sintomi e mi viene detto di sospenderlo.
Ecografia pelvi non rivela nulla.
RMN con MC fatta accuratamente non rileva nulla.
Siccome il dolore uretrale si estende al retto eseguo anche rettoscopia che non evidenzia nulla se non lieve irritazione a 4 cm che lo specialista definisce proctite idiopatica che non sa spiegare.
La qualità della mia vita è compromessa.
Devo precisare che sono nata con un problema genetico per cui ho genitali esterni di tipo femminile ma priva di utero ed ovaie e residuo di tessuto prostatico.
Per questo con mia grande umiliazione mi è stato anche detto di eseguire psa (insondabile) ed eco t/r che tuttavia così come la rmn non evidenzia nulla.
Esame citologico urine ed emocromo tutti negativi.
Fumatrice (elettronica).
Non altri problemi medici.
Però ho appetito azzerato e spesso nausea e generale debilitazione, non so se sia solo x il forte stress.
Non febbre.
Sto assumendo codex e fermenti vaginali da mesi.
Aiutatemi, sono 6 mesi che soffro.
È possibile che ogni antibiotico mi peggiori i sintomi?
Forse il mio problema è solo la candida?
Quali altri esami dovrei fare?
Non rispondetemi di rivolgermi allo specialista perchè come ho detto fin'ora non è servito e non sanno più che pesci pigliare!
Ringrazio per ogni consiglio.
6 mesi fa ho avuto una uretrite acuta durata alcuni giorni con disuria, bruciore uretrale, sintomi tipo cistite la notte e piccole perdite ematiche e di muco chiaro dall'uretra.
Il mio specialista ha prescritto levofloxacina x 10 giorni.
La fase acuta è passata e le perdite sono scomparse, tuttavia il bruciore e il dolore pelvico non è mai passato.
Esame urine ed urinocultura fatte a questo punto ed in seguito più volte risultavano sempre negative.
Il dottore allora mi prescrive Bactrim che però devo sospendere dopo 2 giorni in quanto causa un netto peggioramento dei sintomi.
Nesssun antidolorifico è efficace e neppure integratori come pelvilen e mi si prescrive cortisone x 10 giorni.
Il dolore persiste alternando periodi di male più intenso soprattutto durante la notte a periodi in cui va un pò meglio.
Mi viene prescritto neofurantadin ma anche questo mi causa un grave peggioramento dei sintomi e lo devo interrompere.
Eseguo un tampone uretrale che evidenzia candida sensibile ai comuni antimicotici.
Mi viene prescritto diflucan 150 x 2 giorni ma il male non passa.
Dopo 1 mese eseguo secondo tampone uretrale che evidenzia ancora candida sensibile ma anche staph aureus resistente a quasi tutto tranne fosfomicina e rifampicina.
Mi viene prescritto sia diflucan 150 che monuril x 5 giorni che io prendo ma dopo i 5 gg i sintomi ancora una volta si aggravano.
Non sono + presenti perdite dai primi tempi cmq.
Disperata mi reco da altro specialista che richiede tampone uretrale e vaginale x clamidia e micoplasmi, ed entrambi risultano positivi ad ureaplasma ureal.
sensibile a molti antib.
tra cui bassado e zitromax.
Mi viene prescritto bassado 100 2/d ma dopo 10 gg.
anche questo fa precipitare i sintomi e mi viene detto di sospenderlo.
Ecografia pelvi non rivela nulla.
RMN con MC fatta accuratamente non rileva nulla.
Siccome il dolore uretrale si estende al retto eseguo anche rettoscopia che non evidenzia nulla se non lieve irritazione a 4 cm che lo specialista definisce proctite idiopatica che non sa spiegare.
La qualità della mia vita è compromessa.
Devo precisare che sono nata con un problema genetico per cui ho genitali esterni di tipo femminile ma priva di utero ed ovaie e residuo di tessuto prostatico.
Per questo con mia grande umiliazione mi è stato anche detto di eseguire psa (insondabile) ed eco t/r che tuttavia così come la rmn non evidenzia nulla.
Esame citologico urine ed emocromo tutti negativi.
Fumatrice (elettronica).
Non altri problemi medici.
Però ho appetito azzerato e spesso nausea e generale debilitazione, non so se sia solo x il forte stress.
Non febbre.
Sto assumendo codex e fermenti vaginali da mesi.
Aiutatemi, sono 6 mesi che soffro.
È possibile che ogni antibiotico mi peggiori i sintomi?
Forse il mio problema è solo la candida?
Quali altri esami dovrei fare?
Non rispondetemi di rivolgermi allo specialista perchè come ho detto fin'ora non è servito e non sanno più che pesci pigliare!
Ringrazio per ogni consiglio.
[#1]
Le siamo grati per la fiducia accordataci, ma per noi a distanza è assolutamente arduo esprimere un gudizio, laddove si sono già espressi numerosi nostri Colleghi che hanno avuto l'insostituibile vantaggio di valutarla direttamente. L'uuretra femminile è talmente breve (3 cm) che parlare di uretrite pare sempre molto vano, in effetti tutti le patologie delle basse vie urinarie della femmina non possono essere così selettive e devono per forza coinvolgere anche la vescica. Piuttosto singolare il fatto che tutti gli antibiotici portino ad un peggioramento dei sintomi, questo comunque conferma l'ipotesi che la causa non sia infettiva, quantomeno in prima battuta. Considerata anche la sua situazione genetica, pensermmo di valutare il suo assetto ormonale, se non è stato già fatto. Non escluderemmo che lei abbia bisogno di un supporto, che dovrebbe però valutare e decidere un endocrinologo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie della sua risposta. Infatti sospettavo ormai anch'io che sopra una causa probabilmente infettiva iniziale si fosse instaurato magari un processo infiammatorio cronico o qualcosa del genere. Avevo già prenotato una visita endocrinologica per il mese prossimo quindi ho la conferma di aver fatto la scelta giusta. Nel mentre il mio medico mi ha consigliato di provare con il Lyrica nel caso fosse un dolore di tipo pelvico / neurologico. Cordiali saluti
[#3]
Ex utente
Salve dottori, in aggiornamento alla situazione da esami endocrinologici non si rivela nulla di anomalo. Tuttavia mi è stata diagnosticata neuropatia periferica a carico del nervo pudendo, con elettromiografia che rivela sostanziale latenza dello stesso con demielizzazione.
Terapia: pregabalin 100 mg/d per tempo indefinito.
La diagnosi condivisa sia da urologo che proctologo che medico di base è anche supportata dal fatto che ogni antibiotico peggiorasse i sintomi.
Quindi non si trattava di una infezione se non forse all'inizio (l'episodio di bruciore uretrale con lievi perdite attenuatosi con levofloxacina suggerirebbe questo)
Allora la mia domanda è: siccome non mi risulta di aver subito dei traumi alla zona pelvica al momento della comparsa dei sintomi ormai 7 mesi fa, è possibile che una infezione abbia scatenato una neuropatia al pudendo ?
Inoltre domando: guarirò ? Perchè il pregabalin a quel dosaggio è difficile da tollerare in quanto mi crea molta stanchezza quasi insopportabile.
Grazie
Terapia: pregabalin 100 mg/d per tempo indefinito.
La diagnosi condivisa sia da urologo che proctologo che medico di base è anche supportata dal fatto che ogni antibiotico peggiorasse i sintomi.
Quindi non si trattava di una infezione se non forse all'inizio (l'episodio di bruciore uretrale con lievi perdite attenuatosi con levofloxacina suggerirebbe questo)
Allora la mia domanda è: siccome non mi risulta di aver subito dei traumi alla zona pelvica al momento della comparsa dei sintomi ormai 7 mesi fa, è possibile che una infezione abbia scatenato una neuropatia al pudendo ?
Inoltre domando: guarirò ? Perchè il pregabalin a quel dosaggio è difficile da tollerare in quanto mi crea molta stanchezza quasi insopportabile.
Grazie
[#4]
La gestione della terapia deve essere regolata in base alla tollerabilità, ovviamente. Questo è il compto di chi gliela ha prescritta. Sull'origine del suo disturbo non è ragionevolmente possibile avere delle certezze, fare solo delle ipotesi è purtroppo molto vano.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.1k visite dal 13/04/2022.
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