Ritorno prostatite e problematiche sensibilita' pene ed erezione

Buongiorno,

Sono un ragazzo di 33 anni.

A 20 anni mi e' stata diagnosticata una prostatite dal mio medico curante, il quale senza farmi fare alcuni tipo di analisi, a parte una visita rettale da parte sua, mi ha somministrato una cura di antibiotico (di cui non ricordo il nome) per 10 giorni, poi stop di 10 giorni e poi di nuovo somministrazione di 10 giorni.

Dopo la fine totale della cura, sono rimasti dei sintomi urgenza di minzione, senso di sgocciolamento costante con bisogno di andar in bagno.
In alcuni casi, realmente l'erezione era contemporanea al bruciore anale.

Mi sono rivolto a piu' urologi, i quali mi dicevano che non c'era infiammazione e che non c'era altro da fare.

L'ultimo urologo, che mi visito', mi fece fare un tampone uretrale, oltre ad esami di uroflussometria ed urine, da dove non emersero batteri o ostruzioni.

Tuttavia mi disse che dall'ecografia emergeva un leggero rialzo del collo uretrale e che, in un'eta avanzata, sicuramente avrebbe dovuto operarmi, per permettere il flusso urinario, sebbene in quel momento non apparissero problemi per il mio flusso.
Tuttavia, neanche lui mi diede altri farmaci per i sintomi.

Finalmente nel tempo, dopo mesi, i sintomi erano scomparsi tutti da soli e l'erezione era tornata quella di prima.

Venendo ad oggi, circa 3 mesi fa, in seguito ad un periodo di forte stress lavorativo, all'improvviso sono emersi bruciore a livello anale, bisogno di andar urgentemente piu volte in bagno, bruciore e dolori a livello anale, soprattutto da seduto e problemi nell'erezione.

Sono andato dove vivo da un urologo il quale mi ha prescritto: esame urine, spermiogramma e tampone uretrale.

E' emerso questa volta un batterio, Ureaplasma Urealyticum dal tampone e dallo spermiogramma.

L'urologo mi ha dato 3 settimane di cura di Levofloxacin.
M iha fatto anche ecografia vescicale e prostatica ed uroflussometria.
Tutto nella norma.

La cosa che piu' mi ha fatto preoccupare e mi continua a far preoccupare e' come se il mio pene, con questa prostatite si sia rammollito completamente in fase di non erezione ed e' come se fosse meno sensibile.
Noto como che se' alla base del pene ci sia meno durezza nella fase dell'erezione e l'erezione durasse anche molto meno rispetto a prima, con dolori e bruciori nell'ano al momento dell'atto erettivo e a volte anche nel pene stesso.
In fase inizio erezione, quando ancora un po mollo, il mio pene se ne va tutto a destra
Finita la cura, le analisi del secondo tampone uretrale e spermiogramma, rifatte dopo 8 giorni da fine antibiotico sono negative ma sintomi persistono.

Lurologo mi dice che il problema dell'erezione dipende dalla mia testa, ma io non credo visto che i sintomi persistono.

Ho paura di non recuperare piu' l'erezione come prima e la sensibilita' del pene.
Pensate che questi sintomi nel tempo possano sparire?
Dato che non c'e' piu un batterio, come e' possibile che persistano i sintomi?
E' possibile che tutto cio' dipende dalla prostatite?


Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
I disturbi da prostatite non sono unicamente causati dall'infezine, tant'è che buona parte delle prostatiti sono abatteriche praticamente fin dall'inizio. L'infiammazione locale persitente e la congestione della ghiandola possono sostenere qualsiasi tipo di manifestazione, sia dolorosa che funzionale. E' però molto importante che al suo ipeteico deficit erettivo non si sovrapponga un'ansia da prestazione, che non mancherebbe di complicare ulteriormente le cose. Le raccomanderemmo pertanto di cercare di allentare quanto possibile la tensione emotiva, evitare di osservarsi e testarsi continuamente, divergendo i pensieri dalla sfera genitale.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Secondo leí, potrei stare tranquillo, sul fatto Che questi sintomi spariranno prima o poi, una volta Che si sfiammi la ghiandola prostatica? Ormai me ne so fatto una ragione che potrei portarmeli per mesi avanti.


Grazie in anticipo
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 38.3k 1.7k 17
Certamente vi potranno essere dei lunghi periodi liberi da sintomi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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