Consulto per istologico carcinoma prostata

Buongiorno, ho appena ricevuto esito istologico della biopsia di mio papà:

- anni 77,
- PSA 4, 47ng/ml (settembre 2022)
- Ratio F/T 18%
- volume prostata 32 ml
- RM area Pirads 5 (posteriore medio apicale sn), + Pirads 4 (posteriore mediale, medio basale dx)

Per me si apre un nuovo mondo, nonché incubo, mio papà mai avuto alcun sintomo, se non il
normale aumento di nicturia, PSA nonché visita urologica sempre nella norma.

Nelle analisi di routine fatte a fine settembre esce questo PSA alterato e da li poi RM multiparametrica, biopsia e tra 10 giorni PET/TC con PSMA al Può XI (Roma)

Allego esito istologico e ringrazio anticipatamente se può aiutarmi nella comprensione del referto.
Si evince se ci sono metastasi?

Grazie di cuore!
Anna

Esame istologico
77 anni
73 kg


Materiale in esame campionato:
1.
Biopsia prostata target lobo sinistro: dieci frustoli e frammenti agobioptici di mm 2-12;
2.
Biopsia prostata target lobo destro: cinque frustoli agobioptici di mm 5-14.


Materiale interamente incluso (totale inclusioni: 3)


Diagnosi isopatologica:
1.
adenocarcinoma di tipo acinare della prostata, somma 9 (4+5) sec.
Gleason, prognostic grade group 5 (consensus ISUP 2014) con pattern di crescita cribriforme e focale necrosi.
La neoplasia è presente in nove dei dieci frustoli e frammenti inviati, ha dimensioni variabili da 2 a 9 mm (lunghezza lineare totale mm39) e infiltra rispettivamente il 100% (mm 2/2; mm 3/3; mm 7/7; mm 4/4), il 42, 8% (mm3/7), il 40% (mm 2/5), il 50% (mm 6/12), il 75% (mm 9/12) e il 37, 5% (mm 3/8) dei frustoli, complessivamente il 59% (mm 39/66) del tessuto in esame.

Sono presenti focolai di invasione neoplastica perineurale e focali reperti di carcinoma intraduttale (presenza di uno strato intatto di cellule basali evidenziate con la colorazione immunoistochimica p63).


2.
Adenocarcinoma di tipo acinare della prostata, somma 9 (4+5) sec.
Gleason, prognostic grade group 5 (consensus ISUP 2014).
La neoplasia è presente in tutti i cinque frustoli inviati, ha dimensioni variabili da 4 a 11 mm (lunghezza lineare totale mm 33) e infiltra rispettivamente il 100% (mm 5/5), l’80% (mm 4/5), l’83, 3% (mm 5/6), il 57, 1% (mm 8/14) e il 91, 6% (mm 11/12) dei frustoli, complessivamente il 78, 5% del materiale in esame (mm 33/42)
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 575 34 7
Buongiorno,
dalla biopsia prostatica e dalla Risonanza non si puo' evincere se il tumore e' metastatico o no. Sara' la PET TC con PSMA a dare questa risposta.
L'esame istologico mostra un tumore ad aggressività' molto elevata (Gleason score 9) e ben diffuso nella prostata considerando il numero elevato di campioni bioptici positivi.
Un tumore di questa aggressività' e diffusione locale potrebbe aver già' determinato ripetizioni a distanza e quindi e' fondamentale avere la risposta della PET TC.
Considerando l'eta' del paziente l'opzione chirurgica e' da scartare.
In assenza di metastasi l'opzione migliore potrebbe essere una radioterapia esterna estesa a alla pelvi associata a 24-36 mesi di blocco androgenico.
In caso invece di ripetizioni a distanza, in particolare se superiori a 3 in numero, anche la radioterapia sulla prostata non e' in grado di dare un vantaggio e la terapia sara' unicamente medica sistemica per cercare di rallentare il più' possibile la progressione della malattia. Per esempio un associazione del blocco androgenico con chemioterapia docetaxel o farmaci a nuova azione ormonale come abiraterone od altri.

Sicuramente e' consigliabile un centro ad alto volume e specializzazione nel trattamento delle neoplasie prostatiche con esperienza sulle nuove terapie sistemiche più' che sulla tecnica chirurgica.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra
Professore Ordinario Urologia
Chirurgia Robotica
Gruppo Multidisciplinare Prostata
Universita' Sapienza Roma

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, nel ringraziarla per la tempestività della risposta, mi permetto di chiederle qual’è in Italia il miglior centro specializzato in terapie sistemiche per neoplasie prostatiche, perché solitamente le eccellenze vedo essere valutate più sulla chirurgia robotica che non sulle terapie.
Grazie di cuore Anna

P.s. abitiamo a Roma, ma ovviamente lo spostamento in altra città non è un problema.
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