Masturbarsi e pornografia più facili dei rapporti reali

Gentili Dottori, io e lui siamo insieme da 10 anni, conviviamo da 7, io ho 29 anni e lui 35. Non è mai stato o non si è mai mostrato un amante del sesso, ha sempre dato o dimostrato poca importanza all'aspetto sessuale della nostra vita. Le motivazioni per le quali ogni volta si entra in crisi riguardano sempre l'aspetto sessuale della nostra vita.
Da quando conviviamo le cose non sono mai migliorate né cambiate: facciamo sesso massimo una volta alla settimana, solitamente nel week end, solitamente sempre quando ha voglia lui... Io non mi sono mai tirata indietro, al contrario sono molto interessata a migliorare la mia vita sessuale (anche se ammetto di avere poca esperienza al riguardo), perciò in parte mi piacerebbe scoprire di più con lui anziché dover ricorrere solo all'autoerotismo. Lui ha sempre recitato la parte dell'uomo atipico: "io non mi masturbo quasi mai, non ho bisogno" oppure "io non guardo porno, non mi provocano nessuna reazione perché le cose preferisco farle io piuttosto che guardare gli altri".
Io non ci ho mai creduto fino in fondo e difatti ne ho avuto l'ennesima prova avendo casualmente visto delle pagine che aveva visitato dal cellulare. Porno di ogni tipo,e non è la prima volta. La cosa mi ha fatto davvero schifo e mi sono sentita davvero stupida per avergli quasi creduto. Anche io pratico l'autoerotismo con qualche porno ogni tanto, non ci vedo nulla di male, non voglio crocifiggere nessuno ma io l'ho sempre dichiarato apertamente, a volte gli ho anche proposto di farlo insieme e lui mi ha sempre detto di no perché non gli provocava nessuna reazione (a suo dire).Questo suo atteggiamento di chiusura l'ha ribaltato addosso a me perché recitando la parte dell'uomo irremovibile sessualmente parlando mi ha fatto sentire inadeguata... per ogni volta che ho cercato di inventarmi l'impossibile per fargli capire il mio desiderio e lui ha fatto finta di non capirlo e io mi sentivo sbagliata, poco carina, poco desiderabile. Eh ma in realtà solo ora comprendo che lui invece le mie intenzioni ogni santa volta che ci tentavo le capiva benissimo... è solo che dopo essersi già masturbati e sistemati un ora prima, mi sembra ovvio che poi quando la tua compagna alle 10 di sera arriva da te e cerca di smuovere le acque, tu preferisca dormire...
Mi sento così sconfitta e davvero delusa. Abbiamo affrontato l'argomento un sacco di volte, gliel'ho sempre detto di mostrarsi normale di dirmi le cose e di non chiudermi la porta, questo è il risultato, tanto fiato e serate sprecate a parlare per nulla. Ieri sera ennesima litigata per l'argomento... all'inizio mi ha persino detto che lo fa per cercare l'ispirazione per noi... poi si è giustificato dicendo che non è colpa sua se quando gli viene voglia io non ci sono, che non me l'ha mai detto perché si vergognava.
A questo punto credo abbiamo bisogno di aiuto perché c'è qualcosa che non funziona di fondo. Qualcuno può aiutarmi? A chi possiamo rivolgerci?
Grazie in anticipo per chi risponderà
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

è possibile che il suo compagno viva dei sensi di colpa nel confronti del sesso che gli rendono difficile se non impossibile essere chiaro e aperto su questo tema e quindi parlare apertamente di ciò che fa e di ciò che prova.

E' al contempo anche possibile che abbia sviluppato una dipendenza dal porno e che per questo non provi particolare interesse ad avere dei rapporti fisici con lei (cosa che accadrebbe anche se la partner fosse non lei, ma un'altra ragazza):
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1616-il-porno-causa-disfunzioni-sessuali.html

Non ho capito se in fin dei conti anche lui sta riconoscendo l'esistenza di un problema: come stanno le cose?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Innanzitutto grazie del riscontro.
Io non so proprio cosa pensare.
Ne abbiamo parlato tante volte, gli ho spiegato che per me era un problema non poter vivere più serenamente il rapporto, non poter sperimentare qualcosa di più perché lui la maggior parte delle volte si rifiutava di fare l'amore. Ho persino pensato che mi tradisse ad un certo punto perché non sarebbe stato umano il suo comportamento di rifiuto davanti ad una donna che ti tocca e vuole farti capire che ti desidera. Poi la scoperta. In passato l'avevo già scoperto, ma si trattava di un episodio isolato e già allora mi aveva mentito dicendomi che era solo curiosità. Io già li lo avevo rassicurato e gli avevo detto che non c'era nulla di male che avrebbe potuto confidarmelo. Tutto negato. Ora di nuovo, solo che qua le ricerche erano a colpo sicuro, sapeva perfettamente dove andare, quale sito e quale categoria cercare... indice di un chiaro comportamento abituale...
lui ha capito che c'è un problema, ma probabilmente non riesce a risolverlo, io forse non riesco ad aiutarlo. Forse è più comodo fare finta di essere superman e farmi sentire inadeguata piuttosto che ammettere di avere un problema? Non lo so sono molto confusa... la cosa che mi fa stare più male è il fatto che questo suo comportamento abbia tolto qualcosa a noi, perché ci ha negato di poter crescere sessualmente parlando. Se lui si masturbasse ma poi vivesse anche i rapporti con me senza eccezioni non ne avrei fatto un dramma ma così davvero mi distrugge...
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi associo alle indicazioni della dott. Massaro.
L' autoerotismo, talvolta, può rappresentare una fuga dall' intimità, una sorta di surrogato e di scorciatoia per non affrontare la cause, spesso poliedriche, del calo del desiderio sessuale.

La mancanza di sessualità in una coppia, denuncia di sicuro la perdita delle prime foglie.....
Un nostro collega potrà aiutarvi a comprendere cosa vi sta accadendo, perché è soprattutto come arginare il processo separativo.


Le allego qualche letture su pornografia ed autoerotismo




https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4391-e-se-la-pornografia-non-facesse-poi-cosi-male.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1518-sesso-e-rete.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1548-sesso-e-rete-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/647-pornografia-dipendenza-senza-sostanza-e-calo-del-desiderio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2985-pornografia-ed-immaginario-erotico-come-internet-ha-stravolto-le-fantasie.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
" Forse è più comodo fare finta di essere superman e farmi sentire inadeguata piuttosto che ammettere di avere un problema? "

Gent.le Sig.ra,
spesso la resistenza a condividere questo tipo di disagio, deriva dalla paura del giudizio da parte del partner, come il suo compagno le ha già confermato, si vergognava di confessare le sue abitudini perché immaginava che non le avrebbe fatto piacere.
E' molto importante che lui comprenda che il problema non riguarda soltanto "lui", ma la relazione di coppia, quindi è necessario rinunciare alla caccia al "colpevole" e partire dalla disponibilità di entrambi a mettersi in discussione.
Se il suo partner non avvertirà un atteggiamento giudicante da parte sua, potranno crearsi le condizioni favorevoli all'avvio di un percorso che vi coinvolga entrambi e in modo attivo nella ricerca di uno Psicologo-Psicoterapeuta che si occupa di terapia di coppia, con il quale fare un primo colloquio e concordare insieme l'eventuale avvio di un percorso terapeutico.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Forse è più comodo fare finta di essere superman e farmi sentire inadeguata piuttosto che ammettere di avere un problema?"

E' sicuramente più comodo far pensare a lei di essere "sbagliata" che ammettere una dipendenza da pornografia e il conseguente calo del desiderio (e magari anche deficit erettile).

Questo tipo di dinamica (lui che non riconosce le proprie mancanze e ne addebita a lei la colpa) accade anche in altri ambiti o solo in questo?
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Utente
Utente
Grazie davvero a tutti, ieri sera per la prima volta lui ha ammesso che anche secondo lui abbiamo bisogno di aiuto da qualcuno esterno.
Avete anche ragione sul fatto che io senza rendermi conto, lo accuso... ma questo succede perché ho sopportato da tanto di non sentirmi più desiderata come volevo, e quindi sono arrabbiata e ho bisogno di dare la colpa a qualcosa, di capire i reali motivi e come stanno davvero le cose...
ora che tutto sembra chiaro, mi sembra quasi impossibile... forse dentro di me sarebbe stato meglio essere tradita realmente piuttosto che essere preferita ad un self davanti a un filmetto (di nascosto)?
io non credo che lui si renda conto seriamente di come mi sono sentita io per tutto questo tempo, come donna.
Io ho sbagliato perché ho creduto alle sue bugie al fatto che lui davvero fosse poco interessato al sesso e non ho fatto abbastanza per capire come stavano le cose veramente per poter fare qualcosa.
Io lo amo, ma ora ogni volta che lo guardo o ci penso mi sembra di guardare una persona che non conosco più così tanto bene... e provo rabbia e dispiacere e disgusto per una realtà non detta che poteva essere detta prima senza arrivare ad essere scoperti... (manco fossero dei crimini efferati!)
Ero persino arrivata a credere che fosse omosessuale... ma che stupida... gli piacciono le donne e come se gli piacciano... L'argomento disfunzioni l'abbiamo affrontato. Certamente c'è un problema di eiaculazione precoce, sul fatto che sia dipendente dall'autoerotismo e dalla pornografia a questo punto non lo so proprio...
Oggi riaffronteremo sicuramente l'argomento, gli ho chiesto per favore di aprirsi e dirmi tutto... Faccio male a voler sapere tutta la verità?

Io credo che qualcosa si sia rotto, non so proprio da dove cominciare... Abbiamo bisogno di aiuto.
Voi potreste indicaci come fare per mettermi in contatto con qualche specialista della mia zona?
Non so proprio da dove partire.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che sia importante che lei possa conoscere la verità per intero, sia per una questione di onestà da parte di lui sia perchè l'unico modo per capire di che problema si tratta è analizzarlo a fondo.

Riguardo alla richiesta di un nominativo non possiamo darle indicazioni precise, ma può iniziare con il consultare l'elenco degli psicologi iscritti a questo sito:
www.medicitalia.it/specialisti/Psicologia
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille,
nel contempo rispondo al suo quesito Dott.sa Massaro,
"Questo tipo di dinamica (lui che non riconosce le proprie mancanze e ne addebita a lei la colpa) accade anche in altri ambiti o solo in questo?"
in realtà è una dinamica che non accade nel vero senso del termine perché alla fine è un meccanismo di comodità ed egoismo di fondo secondo me:
"io ho voglia adesso, tu non ci sei, mi masturbo, quando ci provi io sono stanco, faccio finta che non capisco che mi stai proponendo un rapporto (in realtà lo capisco benissimo anche se nego per non far rimanere male nessuno), ma visto che mi sono già masturbato con facilità e mi sento apposto così sono troppo pigro per condividere con te dell'altro" risultato finale = me ne frego se tu ti senti inadeguata e ti fai mille problemi mentali perché per me è tutto così semplice e mi va bene così.

Se sto interpretando correttamente il suo atteggiamento, credo sia più grave dello scaricare una colpa... è proprio pigrizia, dare per scontato la presenza costante della partner nella propria vita, ed egoismo per non dover affrontare e dichiarare la verità per non dover dare spiegazioni.
Per lui il problema forse manco ci sarebbe... il problema c'è solo se io pianto una grana...(ecco perché fino ad ora ha continuato per questa strada chiudendomi la porta in faccia). Se non l'avessi scoperto forse non l'avrebbe mai ammesso?

Mille volte gli ho detto che preferisco mi si dica "guarda non ho voglia perché ho già dato..." piuttosto che "ah cacchio... mi sta proprio venendo mal di testa"...
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
quella che lei definisce "pigrizia" potrebbe essere connessa ad una scarsa considerazione dei bisogni affettivi del partner, che determina un approccio individuale alla sessualità che è funzionale solo alla gratificazione immediata del desiderio sessuale. Inoltre, la presenza dell'eiaculazione precoce confermerebbe tale una modalità relazionale: è possibile che il suo compagno, sentendosi accusato e provando vergogna e sensi di colpa, abbia difficoltà a condividere con lei l'intimità in modo gratificante.
Tuttavia, non si tratta di interpretare atteggiamenti e comportamenti dell'altro, ma di avviare un confronto facilitato da uno Psicologo, che vi consenta di sperimentare modalità relazionali nuove nelle quali ciascuno si senta libero di condividere con l'altro il proprio vissuto e le difficoltà che sta vivendo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"è proprio pigrizia, dare per scontato la presenza costante della partner nella propria vita, ed egoismo per non dover affrontare e dichiarare la verità per non dover dare spiegazioni."

Se il problema dello scarso interesse per la vita sessuale di coppia è stato presente di fatto fin dall'inizio, come lei ci ha detto nel primo post, penso che si vada oltre la questione dell'egoismo, della pigrizia e dal dare per scontato la partner.

Anche non escludendo che questi aspetti siano presenti è altrettanto importante non escludere gli effetti dell'abuso di pornografia (calo del desiderio, deficit erettile) che potrebbe essere iniziato molti anni fa.
Se infatti lei è aperta a certe esperienze, ma lui tende ugualmente a escluderla e a negare, penso che ci sia dell'altro rispetto al solo egoismo/pigrizia.
Lo ha messo nelle condizioni di dire tranquillamente quello che fa e lui non vuole comunque aprirsi: questo a mio avviso può denotare vergogna per una possibile dipendenza e/o senso di colpa.

Di tutto questo comunque dovete parlare di persona con un nostro collega perchè si possa chiarire cosa sta davvero succedendo e intervenire di conseguenza.
[#11]
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Utente
Utente
Grazie a tutti,

vi aggiorno. Abbiamo parlato tutto il pomeriggio. Gli ho detto che se voleva un minimo tentare di recuperare il tutto doveva aprirsi con me totalmente.
Ora, non so se questo sia avvenuto davvero al 100% oppure no, non so più molto a cosa credere. In sostanza quello che ho capito è che la cosa va avanti da molto che a suo dire l'uso di pornografia è marginale, nel senso che non per forza ne fa uso, che alle volte le fantasie sono anche solo mentali e basta (ma potrebbe anche essere che non riesce ad ammettere di farne un uso frequente... visto che la sua lontananza dura da anni)
Che per tutto questo tempo si è messo addosso un abito che forse non gli apparteneva granché, che in realtà lui è abbastanza fissato con il sesso... tanto da arrivare a masturbarsi quasi ogni giorno.
che però non trova appagante il rapporto con me, in primis perché soffre a causa del fatto che spesso il tutto si risolve in pochi minuti, e poi perché mi vede che anche io non sono troppo contenta della frequenza, che alle volte mi freno anche io (perché ho paura io di non piacergli) e perciò butta la spugna...
mi ha detto una frase che mi ha colpito molto "quando si fanno associazioni negative ad un esperienza è normale non volerla rifare con troppo entusiasmo"...
l'autoerotismo invece è semplice, non deve rendere conto a nessuno, non deve preoccuparsi di nessuno, pensa quello che vuole senza pensare di venire giudicato da nessuno. Inoltre mi ha esposto un problema che in realtà io credevo marginale e cioè il fatto che io non utilizzo anticoncezionali e che pertanto ogni volta ci sono troppi rischi di concepimento. Preservativo non ne vuol sentir parlare.
Ok, ora io non so proprio cosa devo fare... dopo che abbiamo parlato ha insistito per voler fare l'amore, io da stupida ho ceduto, forse non dovevo... non lo so... sono molto confusa, felice e triste allo stesso tempo. Felice perché almeno ho capito le varie dinamiche e con lui posso provare comunque a lasciarmi andare di più e osare senza paura di non provocare gli effetti sperati; triste perché comunque ho riposto per tanti anni fiducia in una figura che mi ha mentito e perciò ora so già che farò una fatica immane a fidarmi. Cosa ne so se oltre questo ci sono anche altri segreti? Magari è andato con delle prostitute? Magari mi ha tradito? In sostanza non so davvero cosa devo fare. Se sia il caso almeno di tentare di sistemare quelle poche cose che posso (anche ad esempio il problema degli anticoncezionali - soffro di emicrania e la pillola mi da seri problemi) e cercare io di fare qualcosa e cambiare prima io atteggiamento.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75


"non trova appagante il rapporto con me, in primis perché soffre a causa del fatto che spesso il tutto si risolve in pochi minuti, e poi perché mi vede che anche io non sono troppo contenta della frequenza, che alle volte mi freno anche io (perché ho paura io di non piacergli) e perciò butta la spugna..."

Gent.le Sig.ra,
credo che da questo confronto siano emersi molti aspetti significativi che potrebbero essere approfonditi durante un colloqui di coppia con uno Psicologo, in particolare lei ci riferisce che il suo compagno:
Infatti nella replica precedente le dicevo:


"quella che lei definisce "pigrizia" potrebbe essere connessa ad una scarsa considerazione dei bisogni affettivi del partner, che determina un approccio individuale alla sessualità che è funzionale solo alla gratificazione immediata del desiderio sessuale. Inoltre, la presenza dell'eiaculazione precoce confermerebbe tale una modalità relazionale: è possibile che il suo compagno, sentendosi accusato e provando vergogna e sensi di colpa, abbia difficoltà a condividere con lei l'intimità in modo gratificante."
[#13]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio davvero molto per il sostegno iniziale e per gli spunti riflessivi...
mi sto muovendo per individuare un professionista che possa seguirci anche se sto cercando almeno in questi primi giorni di far calmierare un attimo gli animi e prendere un bel respiro, soprattutto perchè è davvero complicato digerire tutto in una volta sola... e non vorrei appesantire il clima più di quanto non lo sia già

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se ultimamente avete discusso a causa di questo problema è preferibile che lasci calmare un po' le acque, senza lasciar cadere il discorso, prima di proporre questa soluzione, per evitare che lui la respinga a causa della tensione presente in questo momento fra voi.

Se lo desidera ci aggiorni sulla situazione.
Un caro saluto,
[#15]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori
scrivo per aggiornarvi sulla situazione attuale. Dal momento del "botto" fino ad oggi le cose sembrano aver preso una piega diversa.
Io ho davvero sorpassato il problema del sentirmi inadeguata, perciò mi sento finalmente libera di esprimermi sessualmente come meglio mi piace, automaticamente anche lui si sente più libero di fare o propormi cose diverse.
Inoltre, da che si faceva sesso una volta alla settimana siamo passati a quasi tutti i giorni... il che a me fa soltanto un immenso piacere! Inoltre ci siamo resi conto insieme che aumentando la frequenza dei rapporti automaticamente anche la durata è decisamente ottima (e questo certamente migliorerà la sua autostima).
Io nel contempo sto muovendomi anche per trovare una soluzione anticoncezionale che sia adatta a me così da eliminare definitivamente anche questo pensiero che riconosco che effettivamente incide in maniera pesante sul tutto.
Ma tutto ciò detto, resta (almeno per me) la necessità di capire le sfumature di ciò che è successo... perchè siamo arrivati a questo punto? ora si, c'è volontà di sistemare il tutto e superare il problema, ma sarà un percorso difficile, soprattutto per me... perchè diciamocelo... non è che sia facile lasciarsi alle spalle un pezzo di vita con una persona che faceva finta di esserne un altra... tutti i segreti, le bugie, e le cose non dette per paura di chissà quale litigio o altro... e se ci fosse dell'altro?
come faccio a sapere che non accadrà ancora?
un amica mi ha detto che devo fare una scelta, o continuo, perdono e con fatica riacquisto fiducia, oppure davvero potrebbe essere il caso di prendersi una pausa...
voi cosa ne pensate?
Grazie mille in anticipo
[#16]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"e se ci fosse dell'altro?
come faccio a sapere che non accadrà ancora?"

Cara Utente,

lei ci pone delle domande alle quali è impossibile rispondere da qui, non conoscendo direttamente la situazione.

Anche se il quadro è migliorato, come lei ci riferisce, le suggerisco comunque di richiedere un consulto psicologico di coppia per parlare di tutto quello che ancora la preoccupa e degli interrogativi che ci ha posto oggi, perchè è importante che tutto sia chiarito e che non rimanga nulla in sospeso.
[#17]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Mettersi in discussione all'inizio può essere un desiderio che si si intreccia alla paura dell' incognita che il cambiamento porta con sé; nella relazione di coppia la rottura di un equilibrio genera spesso ansia pur essendo un'opportunità che solo i partners possono scegliere di cogliere o di lasciar andare
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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,
e se vi prendeste una pausa di... piacere? Avete ritrovato la strada dell'intimità, lasciate che il corpo parli per Voi, per qualche tempo.
Una riacquistata confidenza, intimità, calore, potrebbe essere un efficace "motore" per una psicoterapia.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#19]
dopo
Utente
Utente
Cari dottori vi scrivo dopo qualche mese dai fatti precedentemente raccontati per riportarvi alcuni aggiornamenti e chiedervi un eventuale parere.

Dopo diverse settimane in cui ci siamo per così dire rimessi in gioco sessualmente, siamo anche partiti per un viaggio insieme abbiamo sperimentato il sesso nei luoghi più disparati, siamo tornati alla vita normale.
Io da parte mia ho cercato di poter fare tutto quanto in mio potere per essere più presente, più disinibita e superare i miei piccoli limiti. Ho perfino richiesto di poter cambiare orario al lavoro per poter tornare prima la sera a casa ed essere più presente con lui.
In tutta risposta però credo di aver ottenuto un riscontro da parte di una persona che davvero non ha compreso la gravità del problema.
Ed anzi durante il rapporto l'ho visto comunque fin troppo "finto" quasi come a voler emulare i porno... Senza capire che la sessualità di coppia (almeno dal mio punto di vista) nulla ha a che vedere con i meccanismi di un semplice e finto porno...

L'ultimo episodio è avvenuto qualche settimana fa quando una mattina, prendendomi qualche ora dal lavoro e sapendo che era da solo in ufficio gli ho fatto una sorpresa piccante presentandomi al lavoro.
Lui non ha reagito come mi aspettavo, era impacciato, si sentiva non a proprio agio. Alla fine siamo anche stati interroti da una visita imprevista. Ma fin qui nulla di strano.
Purtroppo io sono dovuta andare via e abbiamo lasciato il tutto in sospeso. Ora io dal canto mio, l'ho vissuta come "non vedo l'ora di tornare a casa e finire insieme a te", lui da parte sua a distanza di qualche ora dal rapporto incompleto si è collegato con il cellulare ad un sito porno e suppongo abbia completato da solo...
A succesiva mia richiesta esplicita se avesse o meno provveduto da solo (e premetto non ci sarebbe stato nulla di male dal momento che posso capire che per un uomo interrompersi a metà possa rappresentare un problema) mi ha negato ancora; per l'ennesima volta. Anche davanti all'evidenza.
Mi sono sentita estramamente ferita.
Ho davvero provato tutto. Ho persino cambiato i miei orari lavorativi (con grandi sacrifici perchè faccio un lavoro di responsabilità e perciò non mi è facile mettere da parte il lavoro) e cosa ricevo in cambio?
Ancora le stesse bugie... senza nessun motivo tra l'altro!!!

Ho dovuto per il mio bene mandarlo via di casa.
Non ce la facevo più a vivere con l'angoscia, doverlo tenere sotto stretto controllo per capire... mi sembravo un nuovo detective del CSI... questa non è vita.
Ora siamo separati, lui è dovuto tornare momentaneamente dai suoi in attesa di trovare una casa in affitto.
La terapia di coppia all'inzio anche lui era d'accordo, poi appena ha evidentemente visto che la situazione si stava calmierando, chi se ne frega...
Ora che se ne è andato dice di soffrire, di aver capito, di avermi data troppo per scontato... Ora dice che ha capito che aveva un blocco, che ora riesce a vivere il sesso senza inibizioni.
Ci siamo anche rivisti e siamo finiti a letto insieme, è stato molto bello, certamente diverso, lui era più coinvolto, l'ho visto davvero interessato ed il desiderio certamente con questo distacco ne ha davvero guadagnato... ma non mi basta...
Forse ora per me è troppo tardi per fare un passo indietro, ho perso molta fiducia e e le ferite sono troppo profonde e tornerebbero a tormentarmi subito. Dovrò prima superare i miei drammi per conto mio perchè di colpe ne avrò certamente anche io.

Io però sento almeno di averci provato con tutte le mie forze per aiutarlo, aiutarmi, aiutarci. Lui però non ha fatto lo stesso e la cosa mi fa molto male.
Lui ha un evidente problema con il sesso credo debba chiedere aiuto e risolverlo per primo con se stesso, poi forse potremo riprovarci e proseguire qualcosa insieme, ma ora sono troppo arrabbiata e delusa e voglio solo starmene con me stessa.
Forse tutto questo disagio sessuale è solo una conseguenza di una profonda incompatibilità nel vivere il rapporto a due... non so...
sono molto combattuta.

ringrazio chi vorrà ancora portare il proprio contributo