Pressione non scende nonostante tripliam

Gentilissimi dottori,
chiedo questo consulto per mia madre, donna di 65 anni, non fumatrice, alta 157 cm x 62 kg, con ECG nella norma, colesterolo totale 141, colesterolo HDL 57, trigliceridi nella norma, in terapia antipertensiva da circa 10 anni (dal momento della menopausa).


Ogni anno, in concomitanza con la stagione invernale, la sua pressione arteriosa subisce un incremento.
Quest'anno il fenomeno si è ripresentato e lo specialista un mese fa ha portato il tripliam (farmaco che mia madre già assume da qualche anno) al dosaggio di 10 - 2, 5 - 5, da assumere al mattino subito prima della colazione.


Nonostante questo la pressione non è ancora ben controllata.

Durante il giorno si aggira intorno ai 130 su 65 e puntualmente dalle 19 alle 21 si alza - facendole accusare formicolii e vampate di calore al capo - fino a toccare 140/150/160/170 su 70 per poi rientrar verso le 22 nei valori intorno a 135/65.

Questo però non sempre accade.

Quando i valori non rientrano spontaneamente e/o quando la massima supera i 170, mia madre assume un Lasix da 25 mg, spesso unitamente a 20 gocce di Lexotan per calmare l'agitazione scatenata da questo ricorrente incremento pressorio.
A seguito di questo la pressione scende, a volte nell'arco di 2 ore, altre volte nell'arco di più ore.


Il medico le ha suggerito di spostare, anziché subito prima della colazione, alle 12 l'assunzione del tripliam per avere una copertura anche nelle ore serali e di monitorare ancora per una settimana la situazione.


Volevo chiedere:

1) Ci sono le condizioni per incrementare ulteriormente il dosaggio del tripliam, visto che i valori non sono ancora ben controllati?


2) Anche quando la massima si alza intorno ai 170 o più, la minima si mantiene sempre sui 70, determinando una differenziale abbastanza alta.
Può essere questo considerato un fattore di rischio?


3) Quali altre soluzioni potrebbero esserci per ridurre il picco ipertensivo e la comprensibile ansia che ne deriva?


4) Possono giovare gli integratori naturali a base di biancospino, olivo e aglio?


Nel ringraziare della disponibilità, i più cordiali saluti.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Il LAsix e' controindicato nella ipertensione, specie in chi assuma gia' un diuretico contenuto nel tripliam.
Eventualmente piccole dosi di nebvololo (2,5 mg al mattino) potrebbero esserle utili.

Ne apèrli con il suo medico.
Butti il Lasix dalla finestra ()badando che non passi nessuno)

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille della risposta.

Quindi se ho ben capito, lei suggerisce di mantenere l'attuale dosaggio del Tripliam da 10 mg + 2,5 mg + 5 mg ( senza passare a quello più alto da 10 mg + 2,5 mg + 10 mg) ed aggiungere il betabloccante (nebivololo) al mattino.

E in caso di picco ipertensivo, se non posso usare il Lasix come diuretico, cosa potrei usare?

Grazie ancora.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
Il LAsix e' CONTROINICATO nel trattamento della ipertensione e npn soplo perche' la paziente assume gia' 2,5 mg di indapamide....

Arrivederci
[#4]
dopo
Utente
Utente
Certo, dottore, su questo è stato chiarissimo: no Lasix.

La mia domanda era un'altra: stante la terapia assunta quotidianamente, se si verifica un picco ipertensivo durante la giornata che si protrae per qualche ora, quale farmaco posso usare al bisogno per farla scendere in un tempo considerevolmente breve?

Grazie.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
deve aggiungerei, al buon farmaco che lei asta assumendo, piccole dosi di beta bloccanti enon succederà più che lei abbia abbia valori elevati di PA

arrivederci
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille.
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